Incidenti stradali: si muore anche nel giorno dedicato alle vittime della strada
Uno schianto mortale in Calabria e un altro a Lodi proprio nella giornata europea in ricordo delle vittime
Domenica 16 novembre doveva essere la giornata della memoria delle vittime della strada, invece è stato il giorno in cui si è consumata un'altra tragedia stradale, dovuta all'alta velocità e all'incoscienza. A Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, due auto si sono scontrate frontalmente e sei persone, di cui cinque ragazzi, sono morte sul colpo. L'incidente è avvenuto su un viadotto della statale Jonio-Tirreno e le due auto coinvolte si sono praticamente disintegrate. Una delle due vetture è stata anche sbalzata oltre il guard-rail, compiendo un volo di 40 metri e finendo in un burrone.
IMPATTO FRONTALE A 210 KM/H – Dai primi rilevamenti della Polizia Stradale, sembra che l'impatto sia stato violentissimo. La Mini Cooper S con quattro ragazzi a bordo, sarebbe stata impegnata in un sorpasso azzardato, in un tratto di strada con linea continua e avrebbe incontrato sulla sua linea la Yaris con a bordo padre e figlio. Quello che non è chiaro è se l'impatto sia avvenuto in piena velocità o dopo una sbandata della Mini, ma la strumentazione dell'auto, che è rimasta bloccata al momento dell'incidente, fornisce indizi eloquenti. Il tachimetro della potente compatta inglese, infatti, è rimasto bloccato sui 210 km/h, allo stesso modo del contagiri che segna 6.500 giri. Ad ogni modo, la forza generata dall'impatto ha fatto si che la Yaris fosse sbalzata oltre il guard-rail, compiendo un volo di 40 metri nel burrone sottostante.
CINQUE GIOVANI VITE SPEZZATE – Una corsa folle e priva di alcun senso logico. Secondo quanto riportato dal Quotidiano della Calabria, i quattro ragazzi a bordo della Mini Cooper S stavano andando a vedere la partita di calcio Rosarnese-Siderno, mentre le altre due vittime, che viaggiavano a bordo della Yaris, stavano tornando a casa dopo aver fatto acquisti in un supermercato della zona. Nella Toyota c'erano padre e figlio, Pasquale e Francesco Barbaro, di 53 e 29 anni, originari di Plati e residenti a Locri. Nella Mini si trovavano quattro ragazzi, Luigi Moro, di 26 anni, Giuseppe Figliomeni, 25 anni, ed i fratelli Gabriele e Napoleone Luciano, di 23 e 31 anni, tutti di Siderno.
ITALIA ANCORA MAGLIA NERA D'EUROPA – Sebbene gli incidenti mortali siano in calo (-9,8 nel 2013 rispetto al 2012, con 368 morti in meno), l'Italia rimane ancora il paese europeo dove si perdono più vite in incidenti stradali: 3.385 nel 2013. La maggior parte degli incidenti sono causati dall'alta velocità, dalla distrazione e dalla condotta di guida inadeguata, per questo ogni anno, nella terza domenica di novembre si ricordano tutte le vittime della strada, con tante iniziative, volte soprattutto a sensibilizzare quante più persone possibile e ad aumentare la consapevolezza circa i pericoli della circolazione stradale, soprattutto quelli che derivano dal mancato rispetto delle regole, sia del codice della strada che del buonsenso.
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