
Il volante di un'auto potrà diventare una fonte di preziose informazioni utili a monitorare le condizioni dei riflessi di un guidatore, e quindi a migliorare la sicurezza stradale.
Gli etilometri che servono ad accertare il tasso di alcol nel sangue sono strumenti preziosi, ma a volte imperfetti, e hanno un impiego limitato. Infatti, sono del tutto inutili a stabilire se il guidatore è sotto l'effetto di altre sostanze, non alcoliche, ma in grado di compromettere ugualmente le capacità di condurre un veicolo (per esempio droghe o farmaci), oppure se ha sonno ed è quindi in condizioni non idonee a intraprendere un viaggio. Quello che servirebbe è un ritrovato “miracoloso” che permettesse di determinare a 360° l'idoneità di un guidatore. E magari, che fosse in grado di garantire alcune prestazioni aggiuntive importanti per la sicurezza.
IL SEGRETO È NELLA PRESSIONE – Senza scomodare i miracoli, qualcosa di simile esiste già, si chiama riflessometro e ne avevamo già accennato qui. Ecco una breve spiegazione del concetto tecnologico che sta alla base dell'idea. È indubbio che uno dei segnali di scarsa attenzione o reattività da parte di un guidatore è la pressione esercitata dalle sue mani sul volante. Quando questa diminuisce, significa che l'attenzione e la reattività stanno calando. Ebbene, il riflessometro si serve di un particolare volante che all'interno della corona contiene un liquido sensibile alla pressione delle mani del conducente. Un apposito sensore la rileva e invia il segnale a una centralina che confronta continuamente la pressione rilevata con i dati immagazzinati nella sua memoria e corrispondenti a una guida normale, cioè di un conducente i cui riflessi sono al 100% . Ogni variazione di pressione al di sotto di un certo limite, quindi, corrisponderà a una guida “non normale”, cioè a quella di un guidatore con i riflessi sotto la media, una situazione di potenziale pericolo che va accertata prima di mettersi alla guida e continuamente monitorata durante la marcia. Quindi, con un volante dotato di riflessometro integrato, il guidatore può effettuare una serie di test preventivi interagendo con il volante stesso e premendolo in base alle varie “domande”. Controllando se le risposte sono esatte e la velocità con cui vengono fornite, il sistema può determinare se il guidatore è in grado di mettersi o no al volante. Se non lo è, può impedire l'avvio del motore, oppure consentire solo la marcia a velocità compatibili con i riflessi del conducente già accertati dal test.
CLACSON SUBITO – Le altre possibili applicazioni pratiche del sistema finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale sono molteplici e di grande interesse. Per esempio, il riflessometro può servire da “rilevatore di stanchezza” e generare un allarme quando registra un calo di pressione delle mani sul volante che corrisponde a una scarsa reattività del conducente. Ma può anche ricoprire ruoli più “attivi” mediante l'integrazione di un modulo denominato ARWS (acronimo di Automatic Reaction Warning System), del quale forniamo di seguito uno dei numerosi esempi di applicazioni possibili. Tutti possono comprendere che investire o no un pedone a volte è una questione di poche frazioni di secondo, magari proprio quell'intervallo di tempo che occorrerebbe al pedone stesso per scansarsi ed evitare l'auto, se solo il clacson lo avvertisse tempestivamente del suo arrivo. E proprio il riflessometro, regolato in modo da azionare automaticamente il clacson dopo che un certo livello di pressione sul volante è stata superato, potrebbe consentire un azionamento immediato del segnale acustico, senza aspettare che il guidatore raggiunga il pulsante. Oppure, con uguale modalità, potrebbe accendere le luci di stop molto prima di quanto non consenta la pressione sul pedale del freno.
LO PROVEREMO – Il dispositivo, ingegnerizzato dalla Victor Srl, si deve all'attività di un professore milanese, Gianmario Ruboli, e del trevigiano Giorgio Marcon, già noto per la sua battagia contro i T-Red illegali, che lavora per il Coordinamento Nazionale per la Sicurezza a 360° ed è consulente Tecnico dell'Unione Nazionale Consumatori. Attualmente il riflessometro è in fase di sperimentazione a bordo di un'Alfa Romeo MiTo a gasolio e nei prossimi giorni verrà presentato alla stampa. SicurAUTO, che ha collaborato alla sua realizzazione portando utili suggerimenti, fa parte degli invitati all'evento. Ovviamente, forniremo ai lettori ampi ragguagli sull'avvenimento e sulle caratteristiche del nuovo dispositivo.
graziano
23:41, 6 Marzo 2011Mi sembra che il riflessometro sia già montato sulla ultima SLK della Mercedes, al fine di dare una sveglia a chi si sta appisolando al volante: è un ausilio valido?