Il car sharing e il ride sharing, nuove formule di mobilità

Il car sharing e il ride sharing, nuove formule di mobilità Cambia il modo di utilizzare l'auto e

Cambia il modo di utilizzare l'auto e, grazie a smartphone ed internet, sta cambiando la mobilità globale

6 Ottobre 2014 - 08:10

Il Ride sharing, specchietto per le allodole per attirare i giovani poco propensi alla proprietà dell'auto, è l'ultimo grido in materia di mobilità. E' la nuova scommessa ideata da Daimler, progetto che va oltre il car sharing. Una sirena che vuole ammaliare i giovani, quelli poco propensi ad acquistare l'auto. Programma basato su app e smartphone. Il colosso tedesco, gioca d'anticipo e va oltre il suo Car2Go: quest'ultimo entrato in servizio in Italia nell'agosto del 2013 ha superato dopo un anno il milione di noleggi grazie ai 130 mila milanesi e romani iscritti con una percorrenza globale delle 1.100 smart che ha superato i 6 milioni di km. La durata media dei noleggi è compresa fra i 20 ed i 60 minuti, con una percorrenza compresa fra i 5 e i 15 km. Allargando il quadro del Car2Go alle altre 25 città dove il sistema di Daimler è operativo, gli iscritti superano le 800.000 unità, i km percorsi sono stati 130 milioni e i noleggi hanno sfiorato i 20 milioni con l'utilizzo di 11.200 vetture, parte delle quali elettriche. In questo settore l'azienda più nota è l'americana Uber che opera in 45 Paesi fra cui una filiale operativa a Milano molto contestata dai tassisti.

NEL 2020 SARANNO 26 MILIONI NEL MONDO AD UTILIZZARE IL CAR SHARING – Per i ricercatori della Frost&Sullivan, nel 2020, saranno 26 milioni nel mondo (15 in Europa) che utilizzeranno il car sharing per muoversi nelle città. Oggi sono all'incirca 2,5 milioni (uno in Europa). Ovvio che le Case costruttrici vedono del business a riguardo. Daimler, come già anticipato, con il Car2Go alimentato dalle smart, Bmw con DriveNext e la collaborazione con Sixt, Fiat come partner dell'Eni nel progetto EnJoy, Volkswage, Peugeot, Citroen, Renault e Toyota sono le più operative. Siamo ai primordi di un nuovo modo d'usare l'auto ed il car sharing si appresta a giocare un ruolo importante nella mobilità.

BMW VEDE I PRIMI UTILI CON SIXT – Con l'impiego di Mini e di Bmw Si 1 e X1 l'attività di Car sharing del Gruppo tedesco con l'autonoleggio marcia a passo spedito con 300.000 iscritti al programma. Poi Bmw ha presentato in Italia AlphaCity, altro programma di condivisione di vetture in ambito azierndale lanciato da Alphabet, azienda della galassia Bmw.

TEST EUROPEO IN FRANCIA PER TOYOTA – Il car sharing Toyota punta su un sistema integrato di mobilità urbana dove i suoi veicoli elettrici i-Road, a tre ruote, e COMS verranno messi a disposizione degli 800.000 abitanti di Grenoble, la città francese leader nella ricerca di una eco mobilità in grado di proteggere anche l'ambiente. I test dureranno tre anni per capire se i veicoli e le strategie sono quelle vincenti. La chiave che personalizza il sistema di Grenoble è quello di prenotare in anticipo il veicolo ma anche lo spazio di parcheggio.

GHENZER: IL GHENZER: IL TRAFFICO EXTRAURBANO BOCCIA IL CAR SHARING – Ecco come la pensa a riguardo Massimo Ghenzer che anni addietro è stato presidente e amministratore delegato di Ford Italia, un manager molto stimato nell'Automotive: “Stiamo parlando di un sistema car sharing che già si era affacciato nel mondo dell'auto all'inizio degli anni Novanta. Ma guardato subito con diffidenza. Direi, piuttosto, che è il digitale che sta cambiando alcune regole del gioco e non solo per quel che riguarda la gestione della mobilità urbana. Per me il car sharing è la soluzione ideale per la circolazione nelle grandi città me ntre non ne vedo i vantaggi nei centri urbani minori nè tantomeno nel traffico extraurbano”.

PER FIAT-CHRYSLER LA FORMULA ENJOY E' VINCENTE – Secondo alcuni esperti del settore, le proposte di mobilità privata concorrono ad una contrazione delle vendite delle auto. Secondo una ricerca europea nel 2013 si sono perse 250.000 vendite. Ma non tutti cavalcano questa ipotesi. Gianluca Italia (Fiat-Chrysler) sostiene che a Milano e Roma, dove funziona il car sharing EnJoy, le vendite di Fiat 500 sono aumentate “perchè un numero molto elevato di persone ha avuto modo di guidare la nostra vettura, promuovendola”. Agli automobilisti italiani piace Enjoy. A Roma il servizio ha raggiunto il record di 25.000 iscrizioni. Milano, prima città in cui è stato lanciato il servizio, taglia il traguardo dei centomila iscritti con più di settecentomila noleggi effettuati in sette mesi dal debutto. Cifre che confermano l'elevato gradimento per il car sharing Enjoy sia per l'impiego della Fiat 500 rossa, l'auto trendy diventata uno status symbol dell'Italia, sia per l'iscrizione gratuita online e con check della patente e della carta di pagamento, passando per le tariffe più competitive sul mercato (25 cent/minuto e 10 cent/minuto in sosta).

PER IL SINDACO ORLANDO A PALERMO SI RECUPERA SPAZIO URBANO – “Il car sharing – ha detto il Sindaco Orlando – è ormai una valida alternativa all'auto privata, perché crea risparmio, riduce la percorrenza media chilometrica individuale e il numero delle auto in sosta, recuperando spazio urbano”. Collegandosi al sito carsharingpalermo.it si potranno scaricare le modalità di utilizzo del servizio e le tariffe, o contattare il gestore per avere informazioni. Dall'aeroporto, ad esempio, sarà possibile prelevare l'auto in modalità convenzionale, ovvero con rilascio obbligatorio nella stessa area aeroportuale, o in Oneway, con la possibilità di rilascio a Palermo, in cinque dei 40 parcheggi dislocati in città: via De Gasperi, via Notarbartolo, piazzale Ungheria, via Campania e via Libertà. Viceversa, da questi cinque parcheggi, si potrà prelevare l'auto per il rilascio di fine corsa a Punta Raisi, con un evidente risparmio.

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