
L'appuntamento, organizzzato alla Fiera di Roma, è servito a far toccare con mano ai politici e agli amministratori locali a che punto siamo con la mobilità elettrica
Renault ha organizzato ieri a Roma un test drive a favore di un gruppo di parlamentari. Oggetto della prova sono stati due modelli della gamma elettrica che il costruttore francese introdurrà prossimamente sul mercato mondiale e italiano, la berline Fluence Z. E. e il veicolo commerciale Kangoo Z. E. La rappresentanza di parlamentari è stata selezionata con criteri rigorosamente bipartisan: per la IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) hanno partecipato il suo presidente, Mario Valducci, e gli onorevoli Vincenzo Garofano e Carlo Monai; per la X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) gli onorevoli Andrea Lulli, Fabio Gava e Lido Scarpetti. Presente anche l'assessore all'Ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei. Il percorso di prova è stato allestito presso la Fiera di Roma.
SOLLECITAZIONI – L'iniziativa di Renault, come quella analoga di Nissan svoltasi qualche settimana fa che ha avuto come protagonista la berlina a batteria Leaf, ha voluto offrire la possibilità di far toccare con mano ai presenti la realtà della trazione elettrica con l'ovvio scopo di sollecitare gli esponenti parlamentari e la pubblica amministrazione a definire politiche governative utili a favorirne la diffusione. I politici presenti, del resto, hanno confermato l'attività parlamentare in corso per elaborare un piano di sviluppo per una mobilità più eco-compatibile. In particolare, l'assessore Marco Mattei ha sottolineato l'importante ruolo che il Parlamento può assumere nel definire le norme nell'ambito delle quali le amministrazioni locali dovranno essere chiamate a investire i fondi a loro disposizione per le politiche mirate alla mobilità sostenibile.
NIENTE SOLDI – Al di là delle dichiarazioni di circostanza, però, ci pare che nessuno dei parlamentari presenti si sia sbilanciato sul “quando”, sul “quanto” e soprattutto sul “come” questi fondi saranno reperiti e investiti, condizione necessaria e sufficiente affinché la mobilità elettrica in Italia possa quantomeno tentare di affermarsi. In realtà, sia l'ospite sia gli invitati alla manifestazione romana erano ben coscienti di una realtà che difficilmente può essere smentita: al momento, di soldi da investire sulla mobilità elettrica in Italia non ce ne sono.