
Arriva la nuova famiglia di motori Honda che uniscono il turbo alla tecnologia VTEC
Anche Honda mette il turbo, annunciando l'arrivo della prossima generazione di motori VTEC, che saranno tutti sovralimentati. Le norme antinquinamento sempre più stringenti e il cambiamento dei gusti degli automobilisti stanno facendo tornare prepotentemente alla moda i motori turbocompressi. Non si tratta più dei vecchi propulsori degli anni 80, con la loro erogazione “o tutto o niente” che risultavano fruibili in un arco limitato di giri, i nuovi motori turbo sono campioni di efficienza e permettono di ottenere buone prestazioni già con un filo di gas. Del resto se anche un colosso come Honda, che nel campo dei motori aspirati – automobilistici ma anche motociclistici – ha fatto scuola, si converte all'uso del turbo, vuol dire che evidentemente il gioco vale la candela.
DA 3 A 4 CILINDRI – Motori sovralimentati si, ma secondo la ricetta giapponese, quindi ecco che i nuovi motori Honda sono marchiati VTEC Turbo. Si tratta di tre unità che potenzialmente possono coprire quasi l'intera produzione della Casa giapponese. Il motore più piccolo è un tre cilindri turbo da un litro di cilindrata, ideale quindi per le auto dei segmenti A,B e C. Si passa poi al 1.5 quattro cilindri (sempre turbo), idealmente adatto ai segmenti B, C e D, per chiudere con il nuovo 2.0 quattro cilindri turbo. Quest'ultimo propulsore, già omologato Euro 6, andrà sotto il cofano della prossima Civic Type-R ed erogherà una potenza di 280 CV nella versione europea.
INIEZIONE DIRETTA – I nuovi motori VTEC Turbo condividono le stesse tecnologie pensate per ottenere la massima efficienza di funzionamento. L'alimentazione è a iniezione diretta, gli attriti interni sono stati ridotti al minimo è la tecnologia VTEC è stata ulteriormente sviluppata. Presentato per la prima volta nel 1983 sulla motocicletta CBR 400, il sistema VTEC è stato applicato per la prima volta su un'automobile nel 1989. Era la Honda Civic CRX ed era spinta da un 1.6 quattro cilindri aspirato che erogava 160 CV a 7.600 giri e 152 Nm di coppia a 4.000 giri. Si trattava di dati eccezionali per l'epoca e di assoluto valore ancora oggi.
COME FUNZIONA IL VTEC? – Ma come funziona il sistema VTEC Honda? L'idea originale è quella di avere un albero a camme con due profili, uno ottimizzato per i bassi regimi e uno per gli alti. Invece di un lobo della camma per l'azionamento d'ogni valvola, ce ne sono due a cui corrispondono due diverse leggi d'alzata delle valvole. La gestione elettronica, tenendo conto di tutta una serie di parametri (pressione olio, temperatura, giri motore, apertura farfalla), attiva una valvola a solenoide che aumenta la pressione dell'olio e sposta un perno che lega i due lobi. In questo modo, fino a un certo numero di giri vengono utilizzate le camme con un profilo ridotto, ottimizzando l'erogazione ai regimi più bassi; quando, invece, si attivano i profili più pronunciati, il motore dà il meglio di sé agli alti regimi.