«Grazie di fermarti per me!», la nuova campagna del TC svizzero

«Grazie di fermarti per me!», la nuova campagna del TC svizzero Lo slogan verrà ripetuto da cartelloni

Lo slogan verrà ripetuto da cartelloni, spot radiotelevisivi e anche da un disco orario. La campagna, rivolta alla sicurezza dei bimbi, partirà all'inizio dell'anno scolastico

22 Agosto 2011 - 08:08

Sulle strade svizzere, le persone di età compresa tra i 5 e i 14 anni coinvolte nel 2010 in incidenti mentre circolavano a piedi o in bicicletta sono state 180 contro ile 225 del 2009. Insomma, risultati incoraggianti (anche se il numero di vittime è risultato elevato), che però non fanno abbassare la guardia alle autorità e alle istituzioni della Confederazione, le quali ritengono giustamente che i bimbi e gli adolescenti rimangano comunque troppo esposti ai pericoli della circolazione e che quindi sia necessario fare il massimo per ridurre le vittime.

LO SLOGAN DI LARISSA – Per questo motivo, il Touring Club svizzero, l'Ufficio prevenzione infortuni (Upi) e le Polizie cantonali hanno messo a punto una campagna di prevenzione che partirà a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico e i cui contenuti potrebber benissimo essere adottati anche in Italia, e certo  a costi non proibitivi. Il filo conduttore dell'iniziativa sarà lo slogan «Grazie di fermarti per me!», che verrà lanciato da una giovane, Larissa, che parlerà dai cartelloni stradali e da brevi spot televisivi e radiofonici. Larissa si rivolgerà ad automobilisti, motociclisti e ciclisti ricordando loro la massima attenzione e la più grande prudenza specialmente in prossimità degli istituti scolastici e proprio in virtù del fatto che la riapertura delle scuole è imminente. Inoltre, durante la settimana di inizio della scuola i bambini, aiutati dagli agenti, distribuiranno dischi orari che riportano anch'essi lo slogan.

IL TRAFFICO VISTO DAI PICCOLI – Oltre ad insegnare loro ad attraversare la strada solo utilizzando i passaggi pedonali, gli agenti della Polizia svizzera iinsistono affinché i piccoli si arrestino sempre prima dell'attraversamento e prestino attenzione a che l'auto che sopraggiunge sia completamente ferma. Questo perché un bambino fatica a prevedere se l'auto si fermerà o meno e non è in grado di stimarne bene la velocità. Infatti, per decidere se attraversare o no una strada, un bimbo impiega anche 10 secondi più di un adulto e pure i suoi tempi di reazione al pericolo sono più lunghi. Inoltre, la sua bassa statura fa sì che abbia un campo visivo ridotto e che anche il conducente di un'auto lo veda in ritardo.

I CONSIGLI DEL TCS AI CONDUCENTI… – I bambini sono spesso distratti, reagiscono in modo imprevedibile e non sono in grado di valutare correttamente i pericoli della strada. Il TCS, quindi, sconsiglia ai conducenti di fare dei gesti con la mano o di utilizzare gli abbaglianti per invitare i bambini ad attraversare la strada: potrebbero lanciarsi sulla carreggiata senza fare attenzione al traffico proveniente da altre direzioni.

…E ANCHE AI GENITORI – È noto che i bimbi abituati a essere accompagnati a scuola in auto sono meno coscienti dei pericoli della strada di quelli che vi si recano a piedi. Quindi, qualora dovessero farlo, saranno più esposti a tali pericoli perché non li conoscono e non sapranno farvi fronte. Proprio per questo motivo è meglio accompagnarli a scuola più volte, e a piedi, prima dell'inizio delle lezioni, scegliendo il percorso più sicuro e non il più breve. In questo modo i bimbi si abitueranno a conoscere il tragitto e le eventuali insidie e saranno più preparati ad affrontare una situazione d'emergenza.

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