
Per la Cassazione, danneggiare i cartelli non è reato. Ma occhio alla sicurezza stradale
La Cassazione (sezione seconda), con sentenza 20789 del 14 maggio 2013, interviene in materia di cartelli stradali danneggiati, sancendo che non si tratta di reato.
UNA VICENDA A TAPPE – Con sentenza del 4 luglio 2011, la Corte di appello di Genova, in riforma della sentenza del Tribunale di Massa appellata dal Procuratore Generale della Repubblica, dichiarava B.L. colpevole del delitto di danneggiamento e lo condannava alla pena di sei mesi di reclusione che sostituiva con la multa di € 6.840. Assieme ad altri, aveva spruzzato vernice sul cartelli della segnaletica stradale. La vernice aveva reso inutilizzabili i cartelli, tanto da determinarne la sostituzione, per come riferito dai responsabile del settore Lavori pubblici del Comune di Montignoso. Contro tale decisione aveva proposto ricorso l'imputato, a mezzo del difensore, che ne aveva chiesto l'annullamento perché il fatto ha determinato il semplice imbrattamento dei cartelli. Secondo la Cassazione, il ricorso è fondato.
SANZIONE AMMINISTRATIVA – Il Codice della strada, ricorda la Cassazione, punisce con una sanzione amministrativa il danneggiamento o l'imbrattamento della segnaletica stradale. E riveste natura di norma speciale rispetto alla disposizione di cui all'articolo 635 del Codice penale. Il motivo? Riguarda la disciplina relativa a una specifica categoria di beni: ai sensi dell'articolo 9 della legge 689 del 1981, la relativa condotta costituisce illecito amministrativo (si vedano anche il precedente della Cassazione, 9541/2012). È stato quindi imposto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato.
RESTA IL GUAIO DELLA SICUREZZA – Al di là della sentenza della Cassazione, la quale non fa altro che interpretare la legge (e casomai sarebbe questa da discurere), e appurato che imbrattare cartelli non è reato, resta un fatto: si tratta di un atto vandalico che mette a repentaglio la sicurezza stradale. Un segnale stradale rovinato può distrarre il guidatore, disorientarlo, senza contare che già di per sé da anni – in Italia – c'è il problema della segnaletica vecchia, inefficiente, “fuori-legge“.
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