Consumo olio motore: questo sconosciuto La spia olio motore è ancora un tabù per molti automobilisti: ecco a cosa serve

Consumo olio motore: questo sconosciuto

Il consumo di olio motore non è sempre il preludio di un motore fuso: facciamo chiarezza sulle cause e le condizioni che influenzano il livello di lubrificante

14 Gennaio 2021 - 07:01

Di recente ho risposto, sul Forum di SicurAUTO.it, ad un quesito di un utente sul consumo d’olio della sua nuova vettura. Le frequenti domande ed i malintesi sul consumo olio motore, confermano che esiste ancora molta disinformazione. Alla luce della attuale variegata tipologia di utenza motorizzata, va subito precisato che solo una ridotta percentuale di guidatori oggi provvede personalmente al controllo del livello olio motore. Molti automobilisti credono non sia più necessario o si affidano alla occasionale e spesso errata verifica del benzinaio di turno ( “Dottò.. una controllatina ad acqua e olio?”). Oppure aspettano il tagliando auto, ormai sempre più distanziato nelle scadenze chilometriche e nel tempo. Facciamo chiarezza sul consumo olio motore: quando è normale e cosa favorisce il fenomeno.

Articolo scritto da Bruno Pellegrini il 29 gennaio 2010 e aggiornato il 14 gennaio 2021

CONSUMO OLIO MOTORE: RINVIARE I CONTROLLI E’ RISCHIOSO

Rinviare il controllo livello olio motore al successivo tagliando è un’abitudine rischiosa. Infatti, viste le scadenze chilometriche dei tagliandi, ormai molto distanziate (mediamente ogni 20 mila km o un anno), può accadere di rimanere con poco olio nel motore. E’ sufficiente, ad esempio, un consumo olio motore di 200 cc ogni 1000 km (consumo normale per un propulsore brillante o di notevole potenza e cilindrata) per ritrovarsi, in assenza di aggiunte con 4 litri di olio in meno dopo 20 mila km! Per molti propulsori ciò significherebbe la sicura fusione delle bronzine di banco e biella con possibili danni all’albero motore ed ai pistoni. Insomma un motore da buttare o da revisionare profondamente. E il danno non è riconoscibile in garanzia poiché causato da negligenza dell’utente. Morale: non fidarsi dei benzinai (salvo persone note ed affidabili). Controllare personalmente, se potete, il livello dell’olio motore almeno ogni 1000 km, a motore freddo e vettura in piano.

CONSUMO OLIO MOTORE: QUANDO E’ NORMALE?

In vari manuali uso e manutenzione è indicata la differenza in volume tra il livello max. e il min. (in genere varia da ½ litro a 1 litro). Per cui è facile regolarsi nel caso sia necessaria un’aggiunta di lubrificante (di pari viscosità SAE e specifiche. E’ un errore ritenere che un motore moderno non debba avere un consumo olio motore. L’entità di tale consumo sarà estremamente variabile a seconda di:

– Tipo di motore;

– Modo in cui viene utilizzato;

– Caratteristiche dell’olio motore.

Avremo consumi assai ridotti o quasi impercettibili su molti propulsori di vetture di serie di piccola e media cilindrata sottoposte ad uso normale. Mentre su motori di grossa cilindrata e potenza, alti regimi di rotazione o raffreddamento ad aria, è verosimile attendersi consumi di olio motrore superiori. In base agli attuali standard si può arrivare, in certi casi, a consumi olio massimi dell’ordine di 1 litro x 1000 km o poco più. Tenendo conto che gli attuali oli motore sintetici a bassa viscosità SAE, pur mantenendo una efficienza e stabilità chilometrica notevoli, presentano in genere, a parità di condizioni, un consumo superiore rispetto ad un classico 20W-40 a base minerale.

CONSUMO OLIO MOTORE: LE INDICAZIONI DELLE CASE

Per alcune Case automobilistiche il valore massimo accettabile del consumo olio motore sui manuali d’uso, è maggiore nel periodo di rodaggio del motore nuovo (i primi 4000-8000 Km). Spesso il limite di 1 litro x 1000 km viene ufficializzato anche per auto di limitata cilindrata e potenza, come forma di autotutela. In altri termini, il costruttore riterrà negli standard consumi di lubrificante al di sotto di tale valore e non accetterà richieste di interventi in garanzia. Altre Case non dichiarano valori di consumo limite e genericamente spiegano che il consumo d’olio motore può variare molto in funzione dello stile di guida. Sui motori da competizione (es. F1, Moto GP, Superbike) caratterizzati da potenze e regimi di rotazione elevatissimi (18-19 mila giri/min), il consumo di olio motore raggiunge i massimi livelli (circa 1 litro x 100 km o anche di più). Le principali cause del consumo olio motore:

– commbustione in camera di scoppio;

– evaporazione tramite i vapori di sfiato;

– decomposizione (in minima percentuale).

CONSUMO OLIO MOTORE SU AUTO DIESEL

Nei motori di serie moderni, costruiti con ottimi materiali e tolleranze molto strette , la quantità di olio che trafila nella camera di combustione attraverso le fasce elastiche e le valvole, è molto ridotta rispetto al passato. Inoltre, i vapori di olio provenienti dal sistema di ricircolo ed EGR vengono reimmessi in camera di scoppio tramite i condotti di aspirazione. Appositi paraoli inseriti negli steli delle valvole, impediscono il trafilamento abbondante di olio in camera di combustione, consentendo tuttavia la necessaria lubrificazione degli steli sottoposti a velocissimo movimento alterno. In assenza di detti paraoli o a seguito di loro usura, avremmo un consumo d’olio esorbitante poiché il lubrificante verrebbe aspirato in abbondanza nei cilindri e bruciato in camera di combustione.

CONSUMO OLIO MOTORE E TOLLERANZE

Altro elemento determinante ai fini della massima riduzione del consumo d’olio motore è il corretto accoppiamento tra cilindro e pistone e un accurato studio delle fasce elastiche e degli anelli raschiaolio. I motori moderni hanno un gioco di accoppiamento canna/pistone dell’ordine di appena 2 centesimi di mm. Le fasce elastiche e le relative cave sono molto sottili per ridurre giochi ed attriti nonchè l’effetto di pompaggio dell’olio verso la camera di combustione. I motori più evoluti sono inoltre dotati di canne cilindri trattate con riporto galvanico del tipo NICASIL (Nichel, Carburo di Silicio) per aumentarne la durata e la capacità di trattenimento d’olio. I parametri che influenzano maggiormente il consumo d’olio motore sono:

– Regime di rotazione del motore;

– Cilindrata del motore;

– Quantità di olio in circolazione;

– Viscosità, qualità e temperatura dell’olio motore.

CONSUMO OLIO MOTORE E TEMPERATURE DI ESERCIZIO

La temperatura media di esercizio dell’olio motore varia dagli 80 ai 120° C. Per mantenerla il più possibile costante si possono inserire nel circuito di lubrificazione radiatori aria-olio o scambiatori di calore acqua-olio. Negli ultimi 50 anni gli oli motore hanno subito una continua e rapida evoluzione. Si è passati dai lubrificanti a gradazione fissa (SAE 30, 40, 50) di origine minerale e durata limitata, ai multigrade “Long Life”. Successivamente sono stati introdotti i multigrade a base minerale con percentuali variabili di olio di sintesi. Infine ai lubrificanti totalmente sintetici e fortemente additivati dei giorni nostri. La viscosità dell’olio motore indica la capacità di scorrimento delle molecole dell’olio ad una data temperatura. Tenendo conto che l’olio scorre con più difficoltà quando è freddo e diventa più fluido con l’aumentare del calore. E’ necessario, subito dopo l’avviamento a freddo, che l’olio raggiunga rapidamente e con minimo attrito, tutti gli organi del motore da lubrificare. A tale scopo occorre un olio con viscosità a freddo molto bassa: si è passati dai 20W di 20 anni fa agli attuali 15, 10, 5 W per climi normali fino ad arrivare a 0W per i climi più freddi (W sta per “winter”, inverno).

TEMPERATURA OLIO E SPECIFICHE SAE

Per contro, a motore caldo ed elevati regimi di rotazione, è necessaria una viscosità dell’olio maggiore onde ottenere un velo lubrificante che resista a carichi e temperature elevati. Dunque, a caldo sono necessarie viscosità in gradazione SAE di 40, 50 nel caso di oli minerali o semisintetici ma un sintetico di ultima generazione può essere solo un SAE 30 a caldo.Quindi un olio motore multigrado SAE 10W- 40 avrà una viscosità 10 a bassa temperatura (circa -18° C) e 40 in condizioni di alta temperatura (circa +100°C). Per motori di alte prestazioni (specie motociclistici) sono in commercio oli sintetici o semisintetici ad alta viscosità (es. 20W-60). Per le competizioni riservate ad auto e moto storiche e per i motori a 2 tempi molto spinti sono sempre disponibili i classici oli “ricinati” a gradazione fissa (40,50) additivati ed aggiornati con basi sintetiche. Questi ottimi lubrificanti a base di olio di ricino, dal tipico odore allo scarico, sono stati ampiamente utilizzati nelle competizioni a tutti i livelli fino agli inizi degli anni ’70. Gli oli a base minerale, allo stato dell’arte, non erano ancora in grado di garantire gli stessi livelli di viscosità, stabilità alle alte temperature e protezione in corsa.

CONCLUSIONI SUL CONSUMO OLIO MOTORE

Tornando alla problematica relativa alle auto di normale produzione, giova altresì ricordare che, a seguito di certi fenomeni, il livello dell’olio può anche aumentare in modo ingannevole. Nei motori diesel dotati di filtro antiparticolato, si verifica la inevitabile diluizione dell’olio motore con il gasolio derivante dalle post-iniezioni. Tale indesiderato fenomeno crea, com’è noto un innalzamento del livello olio in coppa, segnalato da apposita spia o display. L’olio deve essere necessariamente sostituito per eccesso di contaminazione. Nei motori a benzina utilizzati spesso a freddo per brevi percorsi a bassi regimi, può invece verificarsi la diluizione dell’olio motore a causa di trafilamento di benzina o condensa ristagnante. Anche in questi casi si riscontra un innalzamento del livello olio che potrebbe compensare visivamente il normale consumo di lubrificante.

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4 Commenti

Marco
19:46, 29 Maggio 2010

Da come scrivete sembrerebbe che nel lontano 1980 le auto erano lubrificate con petrolio grezzo e che non esisteva olio motore sintetico o semisintetico .Strano il primo cambio di olio motore che ho fatto sulla mia prima auto ho usato l”agip Sint 2000 sae 10-40 .Inoltre era quasi impossibile trovare in commercio olio motore minerale sae 20-40 e sae 20-50 di vecchio tipo .Ho l”impressione che abbiate copiato qualche vecchia rivista del 1980 più o meno e scrivete qualcosa che ho già letto nel 1980 .

Claudio
18:16, 26 Novembre 2011

Egregio dr. pellegrini, sono interessato all'acquisto dello yeti skoda 1.6 tdi fap greenline. per essere fedele al marchio avendo gia' possedfuto i modelli Fabia diesel, però senza filtro antiparticolato, verso il quale sentendo molteplici problemi, nutro scarsa simpatia. Ora le chiedo un suo specifico parere sull'auto sopra citata, usandola su percorsi vari di provincia. La ringrazio e cortesemente saluto. Claudio Gallina

Bruno
19:05, 20 Marzo 2013

Se il motore non è molto usurato per notevole chilometraggio, un consumo di olio di 0,8 litri x 1000 km è da considerare eccessivo per una vettura come la Panda.

Teodora
17:45, 8 Aprile 2017

ho acquistato una ford c max 1600 bifuel (gpl) è del luglio 2015, dopo il primo tagliando con sostituzione olio motore 4 Litricastrolmagnatecpr a 6900 km (ne faccio pochi l'anno di km) me l'hanno rabboccato in ford a 12900 km di 1 kg perchè era al minimo. A 13600 Km. ne mancava mezzo Kg circa. L'assistenza dice che la macchina nuova può dare questi consumi, peccato che sul libretto c'è specificato che consumi anomali possono verificarsi nei primi 5000 km. E' normale? O sono le Ford che danno problemi? ho letto di parecchi utenti proprietari della fiesta bifuel 1400 con gli stessi problemi. Grazie

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