Consumi dichiarati irreali? In Germania puoi restituire l'auto

Consumi dichiarati irreali? In Germania puoi restituire l'auto Un automobilista tedesco ha ottenuto il diritto di recesso perché l'auto nuova consumava più di quanto dichiarato

Un automobilista tedesco ha ottenuto il diritto di recesso perché l'auto nuova consumava più di quanto dichiarato

15 Marzo 2013 - 05:03

In Germania un automobilista deluso dai consumi dichiarati da Renault per la sua nuova auto ha deciso di farsi giustizia ricorrendo al tribunale. La sentenza gli ha dato ragione, poiché l'auto consumava più del 10% di quanto pubblicizzato, e ora potrà riavere i soldi indietro.

UN VIZIO CONCESSO – Non è una novità che le auto nuove millantino consumi più vantaggiosi di quelli che in realtà si registrano una volta pagata e ritirata l'auto. Tra i casi più eclatanti che hanno costretto Kia e Hyundai al maxi risarcimento in America, ci sono quelli che fanno meno rumore ma ottengono ugualmente giustizia. D'altro canto le normative vigenti che consentono ai Costruttori di omologare i nuovi modelli in condizioni di prova ideali, non agevolano ne chi si esprime in giudizio ne i consumatori, nonostante SicurAUTO cerchi da tempo d'informarli su questo fenomeno. La sentenza della Corte d'Appello di Hamm ha liquidato in breve tempo la vicenda giudiziaria che vedeva in lotta l'automobilista insoddisfatto contro Renault.

LA RENAULT DAL NASO LUNGO – La Renault Scénic Dynamique 2.0 16V da 140 cavalli CVT, acquistata dal cliente tedesco, prometteva una percorrenza di 7,7 litri/100 km, cioè poco meno di 13 km per ogni litro di benzina. Dopo averla guidata per una distanza non definita, si accorge che i consumi sono sensibilmente diversi da quelli attesi e chiede di poter restituire l'auto e riavere indietro i soldi. La vicenda, come si poteva immaginare, è finita in tribunale nel febbraio scorso, dove l'uomo ha impugnato il suo diritto di poter recedere dal contratto d'acquisto dell'auto. Sono state necessarie delle perizie tecniche eseguite sulla vettura per emanare la sentenza a favore del consumatore.

IL TUV CHIAMATO IN CAUSA – Poiché i consumi di un'auto possono variare sensibilmente in base a molti fattori, tra cui lo stile di guida adottato, il Tribunale tedesco ha commissionato al TUV Nord le prove sui consumi reali dell'auto, oggetto di malcontento. Il report dei test effettuati ha evidenziato che la Scénic in esame consumava 8,49 litri/100 km (oltre un chilometro in meno per ogni litro di benzina di quanto prospettato), cioè il 10,35% in più. La vicenda ha così creato un precedente che, per quanto circoscritto alla Germania, evidenzia ancora una volta la necessità di fare luce sulle zone d'ombra delle normative che legalizzano alcune pratiche scorrette di mercato. Con molta probabilità in Italia un caso analogo avrebbe avuto esito diverso, poiché la differenza riscontrata rispetto al valore di consumo dichiarato sarebbe stata giudicata come “normale ” tolleranza. Per non parlare dell'assenza di un ente neutrale e riconosciuto come il TUV, che sostituisca vantaggiosamente il classico CTU (consulente tecnico d'ufficio) nostrano (spesso incompetente), nominato dal giudice ma pagato dal ricorrente.

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