Parcheggiatori abusivi: nemmeno il Questore può fermarli

Parcheggiatori abusivi: nemmeno il Questore può fermarli Per la Cassazione non è reato fare il parcheggiatore abusivo

Per la Cassazione non è reato fare il parcheggiatore abusivo, nemmeno se c'è un ordine del questore di "non molestare gli automobilisti"

20 Dicembre 2011 - 06:12

La Corte di Cassazione, prima sezione penale, con la sentenza n. 45935/11, depositata il 12 dicembre 2011, respinge il ricorso del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, contro la decisione del Giudice per le indagini preliminari di non procedere contro un parcheggiatore abusivo. Quest'ultimo, nonostante avesse ricevuto un'ordinanza dalla questura che gli vietava di esercitare l'attività di parcheggiatore abusivo sul territorio campano, aveva continuato imperterrito e per questo era stato indagato per inottemperanza agli ordini dell'Autorità (art. 650 c.p.). Ciononostante, per il GIP di Salerno e per i Giudici di Piazza Cavour, non c'è reato.

SOLO SANZIONE AMMINISTRATIVA – L'art. 7, co 15 bis, del Codice della Strada, prevede espressamente la punibilità di chi esercita abusivamente l'attività di parcheggiatore o guardiamacchine, con una sanzione che va dai 709 ai 2.850 euro. Per quanto questa norma sia disapplicata, la sua presenza nel Codice della Strada impedisce, secondo una consolidata giurisprudenza, l'applicazione della norma penale che punisce chi disobbedisce agli ordini dell'Autorità. Infatti tale norma, contenuta nell'art. 650 del codice penale, è da ritenersi “sussidiaria” ovvero da applicarsi solo quando il caso di specie non sia sanzionato in nessun altro modo. Per questo, alla Suprema Corte non rimaneva altro che concordare con il GIP di Salerno e respingere il ricorso del Procuratore della Repubblica.

LA SANZIONI NON MANCANO, IL PROBLEMA E' APPLICARLE – Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, periodicamente oggetto di servizi di denuncia televisiva per il suo carattere di “violazione alla luce del sole”, è radicato in vaste zone del paese, maggiormente, inutile dirlo, dove l'economia è più depressa. Gli strumenti per reprimerlo non mancano, la sanzione prevista dall'art. 7 co 15 bis del C.d.S. è salata, eppure, come ormai è risaputo grazie alle inchieste giornalistiche, ci sono parcheggiatori che esercitano abusivamente la loro attività da diversi decenni e sempre nella stessa zona (essendo, spesso, nullatenenti di fatto le sanzioni economiche restano sulla carta). Impensabile che le Autorità preposte a garantire il rispetto del C.d.S. non sappiano che uno stesso soggetto fa il parcheggiatore abusivo per venti o trent'anni. Lo sanno bene ma non intervengono, evidentemente non considerano rilevante l'infrazione, se non si vuol pensare peggio. Questa sentenza non elimina certo gli strumenti per reprimere il fenomeno, ma chiude a una scorciatoia, quella del reato penale, che certo sarebbe stata più efficace.

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