
Compri la mia auto a rate, e io ti regalo la polizza contro il furto: ecco le promozioni di molte Case. Però non è tutto oro quel che luccica...
L'Unrae (l'unione dei Costruttori esteri) lo ha ribadito anche di recente: per dare ossigeno al mercato auto, serve pure il credito al consumo. E così le Case stesso stringono accordi con banche e finanziarie (quando l'istituto di credito non appartiene allo stesso Produttore), lanciando anche promozioni particolari, che coinvolgono le Assicurazioni. Un'offerta che va di moda s'ispira a un principio semplice: compri la mia auto a rate, e io ti regalo la polizza contro il furto e l'incendio. Per un anno, più spesso tre anni; ma la Chevrolet arriva perfino a 10 anni. Detta così, sembra una pacchia per il consumatore. In realtà, senza voler demonizzare né le Case né le Compagnie, talvolta può esservi una sorpresa sgradita. Indaghiamo assieme.
IL SUD? POCO – Raramente le polizze contro furto e incendio vengono concesse a chi abita in Regioni come Campania, Puglia, Calabria, Sicilia. Davvero difficile avere quella promozione se si vive a Napoli e Caserta. Il motivo lo si intuisce facilmente: sono zone ad alto rischio di furto dell'auto, e le Compagnie non vogliono assumere rischi troppo elevati. Quindi, il cliente meridionale può essere indotto a entrare in concessionaria e a valutare la promozione, che magari ha sentito in tv; ma poi si sente dire dal venditore che per lui quell'iniziativa non vale.
FRANCHIGIE ALTISSIME – In alternativa, per chi vive al Sud Italia, le Assicurazioni forniscono sì la polizza contro furto e incendio, ma inseriscono nei contratti clausole che “scottano”. La prima è la franchigia, ossia la parte del “danno” che resta a carico dell'automobilista se si verifica l'evento, ossia se i ladri gli fanno sparire il veicolo: si arriva a 3.000 euro di franchigia. Per una macchina di 15.000 euro, il risarcimento è di 12.000 euro. Oppure c'è lo scoperto del 30% che si mangia il rimborso: nel nostro esempio, la parte che rimane sul gobbone del cliente è di 4.500 euro, con un indennizzo di 10.500 euro.
NESSUN INGANNO – Chiariamo: sta tutto scritto nel contratto. Magari in piccolo, in clausole non molto evidenti. Ma alla fine “carta canta”, e l'Assicurazione (così come la Casa) ha rispettato la legge. Solo che se quella polizza non è stata letta con la massima attenzione, è cocente la delusione per il consumatore che si vede offrire un mini indennizzo.
KASKO – Discorso analogo per le polizze Kasko: franchigie e scoperti sono altissimi al Sud. E poi si deve valutare cosa copra esattamente la Kasko offerta: tutti gli eventi, qualsiasi incidente, oppure solo le uscite di strada? Non sempre quella polizza è un “santo” che protegge contro qualsiasi evenienza: non stancatevi mai di snidare i cavilli peggiori del contratto.
NON UN ASSICURATORE – Senza nulla togliere ai venditori in concessionaria, il loro mestiere è – appunto – quello di vendere auto, non polizze contro il furto. È improbabile che sappiano entrare in dettaglio con la massima precisione: in materia, non hanno la preparazione di un agente assicurativo. Tenetene conto quando chiedete informazioni nell'autosalone.
CONFRONTI – Per essere pienamente consapevoli della vostra scelta, fate anche un paio di confronti. Anzitutto, potete ottenere quello stesso finanziamento senza la polizza furto? Se sì, paragonate la rata del debito senza la garanzia furto, con la rata che include quell'assicurazione: deve esserci una differenza di prezzo. Non devono cioè far pagare la polizza contro il furto nel finanziamento: in questo caso, la garanzia contro i ladri è gratuita. Un altro “trucco” per orientarsi è chiedere a una qualsiasi Compagnia (magari quella che già vi vende la Rc auto) un preventivo: la polizza contro il furto su quella macchina che volete comprare. Confrontate il prezzo e le condizioni contrattuali di questa polizza, con costo e le clausole dell'assicurazione offerta dalla Casa. Così avrete le idee più chiare su quanto e cosa il Costruttore vi sta regalando.