Blowcar, la microcar "gonfiabile?: la tecnologia aeronautica gioverà alla sicurezza?

Blowcar, la microcar "gonfiabile?: la tecnologia aeronautica gioverà alla sicurezza? In arrivo al Motor Show di Bologna la microcar della Blowcar Srl

In arrivo al Motor Show di Bologna la microcar della Blowcar Srl

25 Novembre 2011 - 08:11

Nel 2010 l'Abruzzo dichiarò che avrebbe ospitato sul suo territorio la produzione di un veicolo innovativo destinato a far parlare di sè in Italia e all'estero. Il Motor Show di Bologna 2011, che si terrà a Bologna dal 3 all'11 dicembre, sarà la vetrina di questa piccola rivoluzione automobilistica che verrà svelata in diverse versioni. 

IL PROGETTO BLOWCAR – Il progetto automobilistico nasce dall'iniziativa della Fondazione Pescarabruzzo, della Concept Inn Srl, della Domal Company Srl,  della Proma Spa e dall'idea dell'architetto Dario Di Camillo (Concept-Inn Srl). La società Blowcar Srl viene fondata con l'obiettivo di realizzare un progetto di ricerca tecnologica innovativa in grado di produrre un modelllo di veicolo a basso consumo da inserire nel mercato delle microcar. Al momento sono due i prototipi realizzati, uno viaggiante con porte apribili e uno statico. Entrambi saranno esposti a Bologna.

LE CARATTERISTICHE – Le lamiere esterne delle classiche automobili nella Blowcar sono state parzialmente sostituite da una struttura gonfiabile basata sulla tecnologia “inflatable system” che la rende leggera permettendole di rientrare nel vincolo dei 350 kg imposto alle microcar. Il materiale con il quale è realizzata tale struttura è simile a un tessuto e concede all'auto un tocco molto particolare. Inoltre, il look è personalizzabile con infinite fantasie, proprio come un capo d'abbigliamento, e del tutto ecosostenibile. Le dimensioni attualmente disponibili sono due: “small”, lunga 2,7 m e in grado di ospitare due persone, e “medium”, di 3 m e per quattro persone. La Blowcar potrà essere equipaggiata con tre propulsori: uno termico tradizionale,  uno ibrido e uno elettrico. L'architetto Di Camillo racconta che «il prototipo marciante sarà presentato al Motor Show. Contiamo di iniziare a produrre il veicolo alla fine del 2012 in Abruzzo, nell'area industriale Vestina. La società Blowcar srl darà impiego a 40 persone, più ovviamente tutte quell dell'indotto; le maestranze di Torino forniranno il know how. Questo è un periodo per noi molto intenso – prosegue – stiamo definendo gli accordi con le aziende fornitrici dei vari componenti, per esempio il motore». Alcune indiscrezioni parlano di un prezzo che dovrebbe oscillare tra gli 11 mila e i 16 mila euro, ma l'ideatore del progetto si è limitato a riferire che quella con motore termico costerà come le concorrenti, mentre quella con motore elettrico o ibrido addirittura meno. Il veicolo dovrebbe essere disponibile fin dai primi mesi del 2013 anche, salvo smentite, in versione cabrio.

TECNOLOGIA “GONFIABILE” – Il materiale che ha sostituito le classiche lamiere della carrozzeria, tecnicamente detto esacianato di cloruro, è una particolare gomma molto resistente e ignifuga. Questo prodotto è utilizzato in ambiente areonautico (negli airbag per sonde aerospaziali, negli scivoli di emergenza per aerei passeggeri e nei paracadute) e permette un'eccezionale resistenza agli urti e allo sfregamento. 

I MODELLI IN ESPOSIZIONE – Tutti i visitatori del Motor Show di Bologna potranno visionare questa microcar italiana non solo nella sua versione base, ma anche in quelle che saranno sul mercato a fine 2012: la Chameleon, la Blow Jeans, la Blow Eva e la Sugar Eva.

E LA SICUREZZA? – I pannelli dei quali è rivestito il veicolo sono di gomma bistrato ultraresistenti, gonfiati a due atmosfere come uno pneumatico e resistenti al fuoco. Essendoci per ora solo un prototipo, non sono ancora stati forniti ulteriori dettagli in merito alle garanzie di sicurezza. Al momento sono ancora in corso diversi test e la speranza è che questa Blowcar possa essere un esempio di microcar sicura in grado di cancellare l'immagine di pericolosità che molto spesso è stata accostata a questo tipo di veicoli. Rimaniamo quindi in attesa dei risultati dei test di sicurezza.

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