Salta lo sciopero dei benzinai del 4 e 5 agosto 2012. Ma i gestori restano sul piede di guerra
Alla fine, lo sciopero dei benzinai annunciato per il 4 e 5 agosto 2012 non ci sarà. La sottoscrizione, nelle scorse ore, del protocollo tra il sottosegretario al ministero dello Svilippo economico, De Vincenti, le associazioni dei gestori e quelle del settore (Unione petrolifera e retisti), ha scongiurato lo sciopero. Però i gestori non hanno per nulla sotterrato l'ascia di guerra e intendono incrociare le braccia già a settembre se i problemi nati negli scorsi mesi non verranno risolti. Vediamo di che si tratta.
SCONTONE – Le ragioni del disagio che vive l'intera categoria di benzinai sono le “politiche commerciali e di prezzo dell'industria petrolifera che penalizzano lavoratori e consumatori”, spiega il sindacato Figisc. In particolare, dicono i rappresentanti, “ai benzinai la guerra dei maxisconti (iniziata da Eni) ha già reso ingiustificata economicamente la gestione di una rete che durante la settimana si va desertificando, ha già depotenziato le attività accessorie con un ulteriore danno collaterale, e, anche parlando solo di attività oil, ha già taglieggiato i gestori che non hanno difese di mercato per un ammontare di circa 40 milioni di euro di margini, senza una corrispondente riduzione di costi”. Ecco, nel protocollo fra gestori, Governo e Unione petrilifeta, con il riferimento alle politiche commerciali di sconto messe in atto dalle Compagnie, è affermato il principio della “salvaguardia del margine del gestore cosi come pattuito in sede dei singoli accordi di colore. Occorre mettere sul tavolo, spiegano i gestori, “la pesantissima questione della liceità dei meccanismi di compartecipazione agli sconti imposte a vario titolo dalle aziende petrolifere ai gestori”. Altrimenti, appunto, potrebbe scattare la serrata già a settembre. Comunque vada, la speranza è che a pagare non sia l'automobilista, cui lo scontone torna utile, specie con le accise che schizzano alle stelle. E per il portafogli del cittadino è bene che, d'estate, la promozione Eni prosegua, anche perché sta inducendo le altre Compagnie a ribassare i prezzi alla pompa, almeno nei fine settimana (il discorso cambia durante la settimana, quando i prezzi tornano elevatissimi).
PREZZI – A proposito di prezzi della benzina, la Figisc per i prossimi giorni prevede un incremento dei listini: la quotazione del greggio è rimasta stazionaria nei giorni scorsi, attestandosi sugli 87 euro/barile. L'andamento del greggio non ha trovato esatta conferma nelle dinamiche dei prodotti raffinati: le chiusure del mercato internazionale dei prodotti finiti Platt's hanno appena fatto registrare una lieve salita di 0,5 eurocent/litro per la benzina e una diminuzione di circa 1,3 per il gasolio. In un mese esatto (dal 27 giugno) il greggio è aumentato di 11,8 centesimi/litro, i prodotti finiti sono aumentati sul mercato internazionale di 8,8 (benzina) e di 6,4 (gasolio) centesimi/litro, mentre i prezzi interni, senza considerare i maxisconti dei weekend, sono aumentati di circa 6,1 centesimi/litro per la benzina e 7,5 per il gasolio. Le tendenze del mercato internazionale fanno supporre che ci siano le condizioni per un incremento dei prezzi, nell'ordine di 1,0 centesimi/litro nei prossimi giorni, mentre si sono appena replicati gli scontoni, giunti al settimo weekend.
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