Bambini e seggiolini, come ridurre gli incidenti mortali

Bambini e seggiolini, come ridurre gli incidenti mortali SicurAUTO

SicurAUTO, Aci e Assogiocattoli dalla parte dei bambini ricordano ai genitori l'importanza dei seggiolini in auto

6 Giugno 2012 - 09:06

Tutti quanti conosciamo i seggiolini per i bambini e tutti sappiamo quanto questi siano importanti per la loro sicurezza, ma forse molti non sanno che, purtroppo, due italiani su tre non li utilizzano, mettendo così a rischio la vita dei loro figli.

ACI E I SEGGIOLINI – A riportare alla luce una questione di cui SicurAUTO si è spesso occupato in maniera approfondita, è ACI che, in occasione di un convegno organizzato da Assogiocattoli, a Roma, presso la Camera dei Deputati, ricorda che solo 4 bambini su 10 viaggiano regolarmente sul seggiolino (dati rilevati da SicurAUTO per l'indagine Bimbisicuramente). Ma la percentuale di utilizzo si riduce al 50% in occasione dei brevi spostamenti in città, dove in realtà si concentra il 70% degli incidenti. Ciò significa che, se consideriamo che in Italia ci sono circa 6.100.000 bambini, più di 3,5 milioni di loro ogni giorno rischiano la vita.

LA MOTIVAZIONE DEL MANCATO UTILIZZO – Ma perché i genitori non utilizzano i seggiolini? Le motivazioni, secondo la campagna nazionale “TrasportACI Sicuri” sono svariate, ma le principali riguardano la fretta e la poca pazienza dimostrata dai bambini nei confronti dei seggiolini stessi. Si tratta dunque di due problematiche che potrebbero essere risolte con lo sviluppo di nuovi seggiolini di facile installazione, resi magari più comodi per il piccolo passeggero. Ad ogni modo non si tratta di motivazioni in grado di giustificare il mancato utilizzo, che può dunque essere considerato un atto di pigrizia irresponsabile.

IL CONVEGNO – Vista e considerata dunque le situazione italiana, ACI e Assogiocattoli hanno deciso di muoversi verso una strada di sensibilizzazione dell'opinione pubblica che dovrà essere sempre meglio informata sui rischi che si corrono non utilizzando questo dispositivo di sicurezza. Ecco perché hanno sviluppato un opuscolo informativo che spiega nel dettaglio come scegliere il seggiolino più adatto alle proprie esigenze e come riconoscere quelli che garantiscono la massima sicurezza. 

NON E' VERO CHE – Interessante è la sezione 'Non è vero che…' presente sul matieriale informativo che fa luce anche su alcune convinzioni dei genitori automobilisti, per esempio “non è vero che stare seduti dietro in braccio alla mamma può fornire una protezione sufficiente: in caso di urto, non è in alcun modo possibile trattenere il bambino”. SicurAUTO, da sempre in prima linea con Bimbisicuramente più volte ha affrontato questa problematica, ecco perché siamo contenti che ACI e Assogiocattoli abbiano sottolineato l'importanza dell'utilizzo dei seggiolini. È solo attraverso attività di informazione ed educazione di questo tipo che possiamo sperare che i genitori automobilisti prendano sempre più coscienza dei rischi che corrono non munendosi e non utilizzando i seggiolini per i loro figli.

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2 Commenti

oscar
18:37, 6 Giugno 2012

Chi fa queste norme forse non ha bimbi o non li porta in giro spesso. In teoria sono cose giuste, in pratica:- si perdono lavori e opportunità per i ritardi dovuti all'accomodamento dei lamenti dei bimbi. Meno soldi=niente seggiolino= a volte neanche più l'auto- aumentano gli incidenti per lo stress generato dai bimbi (pianti continui e reiterati, aggravati dal piccolo ambiente e dal rifrangersi dei suoni sui vetri in auto)- si perde concentrazione e ci si distrae di più, se sottoposti ai suplizi dei bimbi incatenati. Risultato: più incidenti, morti, forse anche di più di quelli che si prevengono.Come in ogni cosa, ci vuole equilibrio quando si adottano provvedimenti, valutando correttamente i veri costi spesso nascosti in mille effetti secondari, e i benefici, spesso più facilmente valutabili.

Daniele
23:03, 22 Febbraio 2013

ci vuole equilibrio??? Oscar, ma stai scherzando? non si stà parlando di obbligare i propri figli a mangiar il passato di verdure contro la loro volontà a rischio di farli rimettere sul tappeto. Qui c'è in ballo la loro sicurezza, quindi le cinture o le metti o non le metti (il termine “equilibrio” non esiste proprio in questo contesto).Io ho due figli più che agitati, ma ti posso garantire che se arrivo al lavoro stressato o sono distratto alla guida non è certo per le loro urla o pianti. Un padre è responsabile quando cerca di ridurre il più possibile i rischi cui vanno incontro i propri figli.p.s. senza offesa, ma se per te mettere in sicurezza i bimbi significa “perdere lavori e opportunità”, beh.., svegliati 10 minuti prima

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