Autovelox illegali a Firenze, Renzi resiste. Per intimidire chi vuol fare ricorso?

Autovelox illegali a Firenze, Renzi resiste. Per intimidire chi vuol fare ricorso? Matteo Renzi

Matteo Renzi, sindaco di Firenze, passa al contrattacco.

1 Febbraio 2011 - 08:02

Matteo Renzi, sindaco di Firenze,  passa al contrattacco – Dopo le polemiche sugli autovelox illegali e le prime sentenze dei giudici di pace sfavorevoli al Comune di Firenze, il sindaco in carriera dichiara che l'amministrazione impugnerà queste decisioni ed è sicura di vincere fino alla fine, perché gli atti sarebbero regolari. Le cronache che riportano queste dichiarazioni, segnalatemi da Paolo Giachetti, non scendono in dettagli. Quindi non è chiaro su quali elementi giuridici Renzi fondi la sua pubblicizzata convinzione.

Solo un tentativo di “intimidazione”? – Credo che sia anche per questo che l'Aduc (l'associazione di consumatori che più si è impegnata su questo fronte fiorentino) ha un timore: che Renzi voglia solo dare un segnale di resistenza, per scoraggiare i cittadini dal fare ricorso. E questo non sarebbe bello. Ecco la dichiarazione integrale dell'Aduc.

Sarebbe una grave decisione politica – “Se il Comune ricorrerà in appello contro tutte le decisioni dei giudici di pace favorevoli ai cittadini, si tratterebbe di una decisione politica grave. Una cosa è ricorrere contro una decisione specifica che si reputa sbagliata, un'altra è annunciare ricorsi a tappeto contro ogni decisione favorevole al cittadino nella piena e maliziosa consapevolezza che quest'ultimo sarebbe costretto a rinunciare ai propri diritti pur di evitare i costi legali che ne conseguono. Sarebbe una prova di prepotenza difficilmente digeribile: da una parte il Comune, sostenuto dai soldi dei contribuenti e guidato da colui che ha fatto campagna elettorale contro il “multificio” fiorentino per poi triplicare il numero di multe rispetto alla precedente amministrazione; dall'altra il singolo cittadino che sarebbe costretto a pagare le multe e tacere piuttosto che sostenere i costi legali di due ulteriori gradi di giudizio, Tribunale e Cassazione. Ci auguriamo davvero che il Sindaco non voglia insistere sulla strada percorsa fino ad ora, all'insegna del maggior incasso possibile. Siamo coscienti che nella politica italiana, nazionale e a quanto pare anche locale, ammettere un errore è evento raro. Ma addirittura approfittare di un sistema giudiziario costoso, lento e poco amichevole nei confronti del cittadino al fine di scoraggiarlo nel difendere i propri diritti, sarebbe un affronto insopportabile alla cittadinanza”.

Fonte – mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com

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