Autostrade in Germania: il pedaggio per stranieri fa infuriare l'Europa

Autostrade in Germania: il pedaggio per stranieri fa infuriare l'Europa Autostrade a pagamento in Germania ma i cittadini tedeschi recuperano con gli sconti. La UE protesta e l'Austria minaccia ricorsi contro il pedaggio

Autostrade a pagamento in Germania ma i cittadini tedeschi recuperano con gli sconti. La UE protesta e l'Austria minaccia ricorsi contro il pedaggio

16 Febbraio 2017 - 05:02

Le autostrade tedesche sono quasi leggendarie: il loro essere gratis per le automobili e senza limiti di velocità in diversi tratti le ha rese protagoniste non soltanto della viabilità di un importantissimo Paese europeo ma anche di sfide di velocità e prove di veicoli di ogni tipo. La manutenzione di una rete così estesa e ben tenuta è diventata però molto onerosa e il pedaggio pagato dai veicoli con peso superiore a 7,5 tonnellate non è sufficiente a finanziarla. Ritorna così in auge la proposta di far pagare un pedaggio (leggi della UE che dà segni di risveglio contro i pedaggi solo agli stranieri) agli stranieri tramite la restituzione fiscale dei pedaggi pagati dai tedeschi: l'Europa però non ci sta e i Paesi confinanti minacciano azioni legali.

GRIDO D'ALLARME La misura viene vista come una discriminazione verso gli altri cittadini europei e ha già suscitato reazioni contrarie. Il movimento ALDE, Alliance of Liberals and Democrats for Europe, ha commentato così: “I piani della Germania di imporre pedaggi sulle autostrade verranno discussi durante il dibattito in plenaria a Strasburgo. ALDE li critica aspramente dal momento che il piano tedesco PKW-Maut discrimina i veicoli stranieri. Il sistema proposto prevede che tutti i proprietari di auto paghino i pedaggi ma i cittadini tedeschi avrebbero i loro pedaggi rimborsati tramite le loro tasse. Questo sistema creerebbe inoltre frammentazione e regole complesse all'interno dell'UE. Non sarebbe neanche ecologico perché il pagamento sarebbe indipendente dai chilometri percorsi”.

CRITICHE PERSONALI (E ISTITUZIONALI) L'Europarlamentare Gesine Meissner di ALDE ha puntualizzato: “La proposta per i pedaggio autostradali tedeschi discrimina ancora nei confronti (leggi di un'altra proposta per le autostrade tedesche a pagamento ma solo per gli stranieri) dei veicoli stranieri e infrange le norme UE che vietano la discriminazione in base alla nazionalità. Così com'è, il PKW-Maut creerebbe una mostruosa burocrazia e solleva anche seri dubbi sulla sua effettiva redditività. I Paesi confinanti sono contro questa proposta. Questa proposta tutto fa tranne che facilitare il trasporto passeggeri all'interno della UE. La bozza del Comitato Trasporti fa proposte migliori e ha un approccio non discriminatorio”. Il coordinatore di ALDE nel Comitato Trasporti Pavel Telicka rafforza il concetto: “Abbiamo bisogno di sostegno della Commissione per risolvere questo problema e spero che riusciamo a collaborare strettamente. La proposta è in forte contrasto con il principio di non discriminazione tra gli Stati membri ed è giunto il momento di affrontare la questione dei pedaggi stradali in una vera prospettiva europea”.

COALIZIONE CONTRO Questa proposta arriva a seguito di un accordo raggiunto da Berlino con l'Unione europea, che aveva criticato le prime proposte tedesche (leggi di come la Merkel, padrona d'Europa, voleva far pagare soltanto gli stranieri). La Germania ha detto che le nuove tariffe sposteranno il finanziamento delle strade verso l'utente e che saranno disponibili “dischi fiscali” per gli stranieri che rimangono poco in Germania e che costeranno meno della “vignette” annuale. Il pedaggio, che sarà più conveniente per le auto a basso impatto ambientale, dovrebbe placare il crescente risentimento dei tedeschi verso gli stranieri che utilizzano gratuitamente strade manutenute dalle loro tasse (leggi degli automobilisti stranieri che evadono i pedaggi italiani). Nel frattempo 11 paesi europei, coordinati dall'Austria, hanno contestato la proposta (il pedaggio dovrebbe entrare in vigore dopo le elezioni federali tedesche di settembre) sostenendo che discrimina i veicoli stranieri e considerano l'idea di un'azione legale comune presso la European Court of Justice. Non mancano poi malumori fra gli stessi parlamentari e politici tedeschi e il fatto che il provvedimento scatterà dopo le elezioni lo conferma.

MOLTO RUMORE PER NULLA?In maniera molto ironica, il pedaggio per come è stato tratteggiato dal Ministro dei trasporti Alexander Dobrindt potrebbe essere un business in perdita. Uno studio commissionato dall'ADAC ha stimato che il reddito annuo di circa 500 milioni di euro previsti dal Ministero potrebbe trasformarsi in un onere, per il bilancio federale, di 147 milioni di euro nel 2019 e le cose peggioreranno nel 2023 con un “peso” di 251 milioni di euro. Fra le cause l'enorme spesa per mettere in piedi caselli e infrastrutture e il fatto che molti stranieri che sono in Germania per lavoro opteranno per la vignette, proporzionalmente più conveniente. Dobrindt ha risposto alle obiezioni con le sue controdeduzioni ma la questione sembra rimanere controversa.

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