L'Autorità dei trasporti è già cambiata

L'Autorità dei trasporti è già cambiata Non ha neppure fatto in tempo a nascere

Non ha neppure fatto in tempo a nascere, ed è già cambiata: ecco come sarà l'Autorità dei trasporti

24 Febbraio 2012 - 11:02

Sarà un'Autorità di regolazione dei trasporti che opererà in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione: così vuole un possibile emendamento all'articolo 36 del Decreto liberalizzazioni. Che in origine, per la sua istituzione, rimandava a un successivo Disegno di legge del Governo; mentre per la fase transitoria affidava i poteri alla già esistente Autorità per l'Energia. Adesso invece pare che il collegio della nuova struttura verrà costituito entro il 31 maggio 2012.

MULTE – L'Autorità dei trasporti sarà composta dal presidente e da due componenti, più il segretario generale, con requisiti precisi: di indiscussa moralità e indipendenza e di comprovata professionalità e competenza nei settori in cui opera. Ma soprattutto, in caso di inosservanza dei suoi provvedimenti, spesso avrà il potere di irrogare sanzioni, che andranno a rimpinguare un fondo per i consumatori.

RUOLI – Sarà un'Authority che garantirà concorrenza, efficienza produttiva delle gestioni e contenimento dei costi per utenti, Imprese e consumatori, nonché condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali. L'Autorità assicurerà criteri equi per la fissazione di tariffe, canoni e pedaggi, oltre a condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto. Nel settore autostradale, la bozza di emendamento fissa per le nuove concessioni sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap (in due parole, aumentano le tariffe solo se si dimostrano gli investimenti).

TAXI, PASSO INDIETRO – È vero: nel servizio taxi provvede a monitorare e verificare la corrispondenza dei livelli di offerta del servizio delle tariffe e della qualità delle prestazioni, alle esigenze dei diversi contesti urbani. Però, saranno i Comuni a fissare le tariffe previa acquisizione di preventivo parere obbligatorio e non vincolante da parte dell'Autorità: in origine, era l'inverso.

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