È il momento delle 99 grammi. Ma come vanno su strada?

È il momento delle 99 grammi. Ma come vanno su strada? Le case fanno a gara per presentare "eco-vetture" che emettono poca CO2. Costano generalmente più delle altre e nessuno parla delle loro prestazioni. Ecco qualche indicazione per capirne di più.

Le case fanno a gara per presentare "eco-vetture" che emettono poca CO2. Costano generalmente più delle altre e nessuno parla delle loro prestazioni. Ecco qualche indicazione per capirne di più.

26 Aprile 2010 - 01:04

Le auto a 99g/CO2.

PRESTAZIONI IN DUBBIO – In tutto questo eco-fervore “pro-99g”, però, non si fa cenno ad  alcuni aspetti importantii: va bene inquinare meno, per carità, ma… come vanno su strada queste campionesse “verdi”? Chi le acquista preferendole alle versioni più inquinati, deve rinunciare a qualcosa in termini di prestazioni e piacevolezza nella guida oppure no? E considerato che, oltretutto, a parità di equipaggiamento, sono un po’ più costose delle altre, vale davvero la pena spendere di più per comprarle? Esaminando la questione dal punto di vista strettamente economico, all’ultima domanda risponderemmo subito con un bel “no”: il futuro risparmio dovuto al minor consumo di carburante, ammesso che ci sia, a conti fatti diventa quasi irrisorio per colpa dei costi aggiuntivi immediati dovuti alla presenza delle gomme a basso attrito di rotolamento (più costose e che, inoltre, spesso peggiorano le prestazioni in frenata) al posto di quelle normali, di appendici per migliorare l’aerodinamica e dei dispositivi start & stop che caratterizzano le versioni “99g”. Insomma, un’auto così la pagate subito di più per poi (forse) risparmiare qualcosina nel tempo. Quindi, acquistandola soddisferete magari la vostra anima “verde”, ma con effetti trascurabili per il portafoglio.Per quanto riguarda le prestazioni, poi, c’è da dire che le “99g” sono spesso modificate anche nelle centraline e nei rapporti del cambio o al ponte, che vengono allungati, e magari di parecchio. E sono proprio questi ultimi gli interventi che possono addormentare un po’ l’elasticità di marcia e la briosità, e quindi rendere meno piacevole la guida. Già, ma come fare per capire se la “99 g” che ci interessa sarà su strada poco entusiasmante? Intanto, è meglio dare un’occhiata ad alcuni valori come coppia massima e ripresa in 5a o 6a marcia (sempre che riusciate a trovare quest’ultimo dato tra quelli dichiarati…), che talvolta sono inferiori rispetto alle versioni con emissioni “normali”. Infine, occhio a un numerino che può costituire un buon indicatore delle capacità di spunto di una vettura: la massa rimorchiabile. Già, perché quando si allungano i rapporti al cambio e si “addomesticano” le centraline, proprio il traino può diventare un problema. Infatti, in qualche auto “99 g” il valore comunicato è inferiore a quello del corrispondente modello meno “verde”.

CITROEN – La Citroen DS3 1.6 HDi in edizione normale, per esempio, può rimorchiare 1150 kg, che crollano a soli 500 per la versione “eco”. Oppure, e questa è una brutta sorpresa, il valore può addirittura azzerarsi: tra i dati della Peugeot 207 1.6 HDI 99g, alla voce “massa trainabile” abbiamo trovato un perentorio “veicolo non atto al traino” che la dice lunga sulla “muscolatura stradale” dell’eco-utilitaria francese. Inoltre, abbiamo rilevato che su questo aspetto non sempre i vari siti nazionali delle case concordano.

AUDI – Su quello di Audi Italia, per esempio, la massa rimorchiabile della A3 1.6 TDIe CR FAP da 99 grammi è di 1.400 kg (lo stesso valore della sorella che emette più CO2), che scendono però a 1.200 kg sul sito tedesco. Quale sarà il valore esatto? Fatta salva l’eventuale svista, forse lo sono entrambi. Però è singolare che in due mercati comunitari i dati di omologazione per lo stesso modello di auto registrino delle differenze così marcate.

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