ACI, il TAR conferma la mega multa: niente tassa se si paga il bollo online

ACI, il TAR conferma la mega multa: niente tassa se si paga il bollo online Il TAR conferma la multa inflitta ad ACI da 3 milioni di euro e boccia la tassa applicata a chi decideva di pagare il bollo auto con carta o bancomat

Il TAR conferma la multa inflitta ad ACI da 3 milioni di euro e boccia la tassa applicata a chi decideva di pagare il bollo auto con carta o bancomat

31 Gennaio 2018 - 09:01

Per molti automobilisti pagare il bollo auto con i servizi online di bollonet tramite carta di credito o bancomat è inevitabile, piuttosto che recarsi presso gli sportelli ACI o in Posta con le tasche piene di soldi in contanti (scopri qui come il costo del bollo auto è aumentato negli anni). Peccato che questa comodità costasse ai consumatori una sovrattassa ritenuta ingiusta e  dall'Antitrust che sollevò la questione comminando una pesante multa da 3 milioni di euro all'Automobile Club d'Italia, poi sospesa dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio in attesa di ragguagliarsi sulla vicenda. Ora il TAR torna sulla vicenda e fa dietrofront sulla sospensiva, confermando la multa irrogata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Vediamo cosa ha spinto anche i giudici del TAR a bocciare la commissione sul pagamento del bollo auto online applicata da ACI ai consumatori.

QUANTO SI PAGA IN PIU' CON LA CARTA DI CREDITO Per i lettori che non hanno seguito gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda ACI e bollonet facciamo un passo indietro. Nel dicembre 2016 l'Antitrust, nelle sue funzioni di garante dei diritti dei consumatori, apre un procedimento istruttorio nei confronti di ACI e ACI Informatica dopo le segnalazioni di molti automobilisti che si sono visti applicare una commissione accessoria per la riscossione del bollo pagato tramite carta di credito o bancomat. A conti fatti il balzello ulteriore pari a circa 1,2% in più si traduceva in 20 centesimi di  euro che si sommavano al costo fisso di 1,87 euro di riscossione del pagamento del bollo. Nel corso del procedimento istruttorio dell'Antitrust, l'ACI corregge il tiro, ma la manovra non sortisce l'effetto sperato.

ACI ABBASSA LA TASSA, MA ALL'ANTITRUST NON BASTA L'indagine del Garante aveva condotto ACI verso un ridimensionamento delle commissioni sul pagamento del bollo online a 75 centesimi di euro, meglio di niente – forse – ma non secondo l'Antitrust, che ha trovato la maggiorazione un balzello non dovuto spiegando “l'Autorità non ha considerato cessata la condotta contestata in quanto ai sensi del Codice del Consumo rileva l'applicazione in sé di detto sovrapprezzo a prescindere dall'entità dello stesso”. Da lì la decisione di irrogare una sanzione di 2,8 milioni di euro ad ACI e 200 mila euro ad ACI Informatica la violazione dell'art.62 del Codice del Consumo. Una sanzione congelata dal TAR del Lazio verso cui l'ACI, non condividendo il provvedimento del Garante, ha fatto ricorso. A distanza di quasi un anno però il TAR riapre il procedimento e si pronuncia a favore dei consumatori appoggiando il provvedimento dell'Antitrust.

IL PARERE DEL TAR Il Tribunale Regionale Amministrativo del Lazio ha dettagliato il suo parere in favore dell'Antitrust valutando “la volontà del legislatore italiano di rinforzare la tutela dei consumatori, prevedendo un divieto di imporre costi di qualunque genere per l'uso di un determinato strumento di pagamento”, in riferimento al pagamento del bollo auto tramite dispositivi P.O.S., carta di credito o carta bancomat. Inoltre, non è ben identificata neppure la motivazione per cui solo ACI  – secondo il TAR – applichi maggiorazioni di prezzo per i fruitori del pagamento bollo auto online o tramite moneta elettronica e perchè “solo Aci debba fruire della possibilità di addossare quelli che definisce costi terzi ed esterni ai consumatori, laddove non risulta che gli altri esercizi in concorrenza applichino uguale payment card surcharge per il pagamento tramite moneta elettronica”. In altre parole l'operato dell'Antitrust è legittimo secondo i giudici amministrativi e la sanzione giusta, poiché “volta impedire che la scelta di un metodo di pagamento possa gravare sul consumatore esponendolo a costi imprevedibili derivanti dall'utilizzo o meno di un determinato mezzo di pagamento”. Ora sta ad ACI e ACI Informatica decidere se impugnare la sentenza del TAR e fare appello al Consiglio di Stato contro la multa dell'Antitrust sulle commissioni del pagamento del bollo auto online. Restate collegati poiché continueremo a seguire la vicenda.

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