Anteprima IIHS. Il nuovo crash test small overlap

Anteprima IIHS. Il nuovo crash test small overlap Il nuovo crash test del programma IIHS andrà ad analizzare la sicurezza offerta dalle auto in caso di impatto frontale con offset al 25%

Il nuovo crash test del programma IIHS andrà ad analizzare la sicurezza offerta dalle auto in caso di impatto frontale con offset al 25%

16 Aprile 2012 - 10:04

La nuova frontiera dei crash test comparativi verrà esplorata da IIHS durante il corso dell'anno. Se la possibilità di rimanere gravemente feriti o subire lesioni letali in un impatto fedele ai crash test eseguiti con il protocollo IIHS o NHTSA è cosa rara, in America sarà introdotta una nuova prova più severa per verificare e migliorare la protezione generale in caso d'impatto frontale.

ANALISI SUL CAMPO – IIHS ha analizzato i dati degli incidenti stradali avvenuti fra il 2000 e il 2006, più specificamente sono stati studiati gli impatti frontali che hanno coinvolto solo il 25% del frontale o meno. Il risultato di queste analisi è stato di 116 tra feriti gravi o vittime. Sia il pilota che il passeggero di questi impatti indossavano correttamente le cinture di sicurezza e, nonostante le buone performances ottenute nei crash test IIHS e NHTSA, i passeggeri posizionati dal lato di frontale coinvolto hanno subito lesioni importanti o sono morti. David Zuby, vice presidente di IIHS ha affermato che molti incidenti avvengono in configurazioni differenti dal classico crash test offset col 40% del frontale o dal crash con tutto il muso, quindi la necessità di un nuovo test che rappresenti un incidente come quelli analizzati nello studio si fa sempre più necessaria.

IL NUOVO TEST – Sono stati rilasciati i primi documenti ufficiali del nuovo protocollo IIHS, dove è descritto il nuovo crash test frontale “small overlap”, che si aggiunge al classico test offset al 40% e al crash test laterale già presenti nel programma di valutazione. La barriera dove andrà a scontrarsi l'auto sarà rigida, e non deformabile come nel crash test offset, e anziché colpirla con il 40% del frontale, l'impatto interesserà solo il 25% della superficie totale. La velocità di 64 km/h non varierà rispetto al classico test effettuato fino ad oggi. A bordo dell'auto sarà sistemato un manichino Hybrid III 50percentile, che simulerà il pilota. La valutazione finale sarà sempre la combinazione della resistenza strutturale dell'auto, le lesioni registrate dal manichino e la capacità dei sistemi di ritenuta di controllare i movimenti del pilota durane il crash.

STRUTTURA PIU' STRESSATA – La principale differenza del nuovo test sta nell'avere una sovrapposizione fra il frontale dell'auto e la barriera più piccola rispetto a prima (dal 40% al 25%). Da ciò ne deriva un aggravio di energia da assorbire con solamente una piccola parte della superficie frontale, in una zona dove il longherone principale (parte strutturale destinata all'assorbimento dell'energia) non è coinvolto, o lo è solamente in parte. Il rischio di intrusioni nell'abitacolo è elevato per via delle scarse strutture presenti e per la presenza della ruota, che potrebbe penetrare pericolosamente nella cabina. Anche il volante potrebbe spostarsi molto verso il centro, impedendo all'airbag di svolgere correttamente il proprio lavoro. Abbondanti intrusioni della cellula di sicurezza potrebbero, nel peggiore dei casi, portare al completo collasso della zona dove siede il pilota, con tutte le conseguenze del caso.

RITENUTA CRITICA – Anche i sistemi di ritenuta (airbag e cinture) non lavoreranno come previsto nel classico test offset. Il manichino si sposterà molto di più verso l'esterno dell'auto e le cinture e gli airbag (compresi quelli a tendina) dovranno lavorare bene per trattenere il pilota durante la collisione. Alcune prove sperimentali hanno evidenziato il problema dell'intrusione del volante verso il centro dell'auto. Questa anomalia, unita al maggiore spostamento verso l'esterno dell'abitacolo del manichino, porterà la testa del pilota a non colpire l'airbag e urtare la plancia, con conseguenze spesso letali. Nei casi meno gravi la testa scivolerà sul lato dell'airbag con il conseguente movimento in avanti ma senza il contatto con il volante o la plancia. Nei casi migliori, dove il volante si sposterà poco o nulla, la testa rimarrà stabilmente in contatto con l'airbag senza subire lesioni gravi. Saranno da valutare le lesioni alle gambe, che si aggraveranno di considerate le maggiori intrusioni.

PRIMI TEST – E' attualmente in corso la prima fase del nuovo programma, con i test della categoria delle berline medie di lusso, i risultati saranno resi disponibili questa primavera. E' già stato dichiarato che molto presto il crash test verrà effettuato con il nuovo manichino THOR, che sarà molto più fedele all'uomo rispetto all'Hybrid III e riuscirà a fornire molte più informazioni sulle lesioni del pilota nel nuovo crash test.

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1 Commento

spara
18:59, 4 Maggio 2012

povere BMW ed mercedes con questo test, le strutture rinforzate stanno al 35 % del telaio

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