Crash test Euro NCAP: è strage di quadricicli

Crash test Euro NCAP: è strage di quadricicli Rischio di morte su quasi tutte le microcar testate da Euro NCAP. Nessuna supera il crash test frontale a 50 km/h

Rischio di morte su quasi tutte le microcar testate da Euro NCAP. Nessuna supera il crash test frontale a 50 km/h

4 Giugno 2014 - 08:06

Il nostro scoop internazionale è stato appena confermato. Sono, infatti, stati appena pubblicati da Euro NCAP i risultati sulla prima sessione di crash test effettuata su quattro quadricicli pesanti. I risultati, scontati, sono stati a dir poco deludenti. Nonostante la relativamente bassa velocità degli impatti, per tutti i quattro quadricicli sono state riscontrate lesioni mortali nel crash test frontale a 50 km/h. Fiancate scoperte e rischio espulsione nell'impatto laterale, sempre a 50 km/h. Sarebbe arrivato il momento che queste “microcar” vengano tolte dal mercato e sottoposte a nuove e più serie prove di omologazione. Ma vediamo nel dettaglio come sono andate le cose.

QUATTRO DIVERSE TIPOLOGIE – Come già vi avevamo anticipato in anteprima assoluta in questo articolo sono state scelti quattro quadricicli diversi, sia come filosofia che come costruzione. La Club Car Village è una vetturetta elettrica concepita per scorrazzare nei campi da golf, con alcune soluzioni che le permettono di essere condotta legalmente su strada, tra le quali quali l'impianto d'illuminazione e le cinture di sicurezza. La Renault Twizy 80 è un quadriciclo elettrico pesante costruito da Renault, casa sempre attenta alla sicurezza dei propri clienti e con vetture dalle ottime valutazioni nei crash test Euro NCAP. La Twizy 80 dispone di una cintura di sicurezza a 4 punti e dell'airbag sul volate. Due quadricicli simili a una normale vettura sono la Tazzari Zero, piccolo quadriciclo elettrico capace di una velocità massima di ben 100 km/h, e la Ligier IXO in versione 4 posti, la più simile ad un auto per linea e disponibilità di posti per più di un passeggero.

PROTOCOLLO SPECIFICO – Il protocollo specifico per i quadricicli pesanti prevede un impatto frontale contro una barriera deformabile con tutto il musetto dell'auto a 50 km/h. A bordo del veicolo è seduto un manichino Hybrid III 50percentile al posto guida. La valutazione dell'impatto è stata effettuata sulle ginocchia, femori, torace, collo e testa tramite le rilevazioni del manichino e su un'ispezione più approfondita sulle potenziali fonti di rischio del pilota. L'impatto laterale è lo stesso previsto dal protocollo Euro NCAP, un carrello con il musetto deformabile pesante 950 kg va a impattare la fiancata lato guida a 50 km/h. A bordo un manichino Euro SID II al posto guida, che rileva le lesioni su testa, torace, addome e bacino. Anche in questo caso sono analizzati i rischi non misurabili dal manichino, fonte di potenziali lesioni, anche gravi.

CLUB CAR VILLAGE 2+2 LSV

La velocità massima della Club Car è di 40 km/h, quindi l'impatto a 50 km/h rappresenta una collisione contro un altro veicolo più pesante. L'esigua struttura disponibile collassa nell'impatto frontale, causando anche l'intrusione del volante di oltre 50 cm verso il pilota. L'energia con la quale testa e torace vanno a sbattere sullo sterzo è tale da causare lesioni letali al pilota. Le cinture di sicurezza reggono l'impatto, a causa anche della quantità elevata di energia del torace assorbita dal volante arretrato verso di esso, gli ancoraggi della cintura non sono stati sollecitati in maniera significativa. La base del sedile del pilota si inclina in avanti, e combinandosi con le intrusioni della plancia provoca una sollecitazione estrema delle ginocchia e dei femori del pilota. Nessun airbag è disponibile come optional sulla Villager, l'equipaggiamento base prevede le sole cinture di sicurezza a 3 punti con arrotolatore per i posti anteriori e cinture addominali per i posti posteriori contromarcia. Il punteggio dell'impatto frontale è di 2 su 16. Nell'impatto laterale il manichino è completamente scoperto, senza alcuna protezione verso la barriera che va ad urtare la fiancata. In caso di incidente reale la testa e il torace sono a rischio di potenziali lesioni letali. La seduta elevata fa in modo che la barriera vada a colpire il bacino, evitando parti vitali del pilota, il sedile si stacca e si muove lateralmente, trascinando il manichino con se. La valutazione dell'impatto laterale è di 9 su 16 punti. La valutazione della protezione adulti fa segnare un 23% che corrisponde a zero stelle.

LIGIER IXO JL LINE 4 Posti

Il piccolo quadriciclo costruito dalla casa francese Ligier è equipaggiato esclusivamente con le cinture di sicurezza a tre punti di attacco per tutti i quattro posti. L'airbag non è disponibile neppure a richiesta. Strutturalmente la IXO si comporta male nel crash test frontale, il montante anteriore si spezza all'altezza dell'attacco inferiore del parabrezza e la zona della pedaliera, costruita in fibra di vetro, si è frantumata malamente. L'abitacolo non sarebbe in grado si sopportare ulteriori sollecitazioni senza collassare in un impatto poco più severo. L'attacco superiore della cintura di sicurezza si stacca dalla struttura lasciando praticamente il pilota senza alcuna protezione. La testa e il torace vanno a colpire il volante, che è arretrato eccessivamente nell'impatto, con conseguenze fatali sul conducente. La porzione addominale della cintura di sicurezza è posizionata troppo in alto, in aggiunta la base del sedile collassa in avanti durante la collisione, provocando lo scivolamento dell'addome del pilota sotto la cintura. Questo fenomeno si chiama tecnicamente submarining ed è pericoloso per quanto riguarda la protezione addominale. L'impatto frontale frutta solo 2 punti su 16 alla IXO. Nell'impatto laterale la portiera si strappa e il portellone si apre, lasciando a rischio espulsione un pilota non cinturato. La base del montante centrale si stacca dal pianale e gli ancoraggi del sedile si separano dal pavimento evidenziando una struttura decisamente debole in queste collisioni. Il pilota riceve una protezione mediocre, ottenendo 7,9 punti su 16 massimi. La combinazione dei due punteggi porta a una protezione adulti del 22%, quindi la IXO ottiene zero stelle.

RENAULT TWIZY 80

La robusta struttura della piccola Twizy nell'impatto frontale regge bene le sollecitazioni dell'impatto frontale, parte integrante dell'equipaggiamento anche l'airbag nel volante e la cintura di sicurezza a 4 ancoraggi per il pilota. Nonostante tutto, le sollecitazioni troppo elevate provocate dalla robusta scocca, che non assorbe l'energia dell'impatto, si ripercuotono fatalmente sul collo del pilota. Lesioni importanti anche per le ginocchia e i femori, che vanno a colpire strutture troppo rigide presenti nella plancia. Di buon livello invece la protezione della testa, grazie all'airbag che lavora correttamente. La valutazione nel crash test frontale per la Renault Twizy è di 6 punti su 16. Nell'impatto laterale la Twizy lascia scoperto completamente il fianco del pilota, rendendolo vulnerabile a gravi contatti in caso di impatto nella vita reale. Il torace viene colpito direttamente, e le rilevazioni sono relativamente elevate. Inoltre in questa prova specifica alcune zone che tecnicamente nel manichino sono diverse dal torace umano hanno deviato l'energia, quindi in un impatto reale il pilota potrebbe subire lesioni letali al torace. Il punteggio raggiunto nell'impatto laterale è di 7 punti su 16. I punteggi combinati dei crash test fanno ottenere alla Twizy il 39% della protezione adulti, pari a due stelle.

TAZZARI ZERO

Dotata solo delle cinture di sicurezza a tre punti, la Tazzari Zero mostra un buon comportamento strutturale nell'impatto frontale a prima vista. Nella più scrupolosa ispezione post impatto i tecnici di Euro NCAP hanno giudicato l'abitacolo come al limite delle sue possibilità, non in grado di sopportare sollecitazioni più elevate. Le batterie sono divise in due pacchi, uno anteriore e uno posteriore. Il primo è stato spinto nell'abitacolo nel crash test frontale, andando a schiacciare le tibie e le caviglie del pilota. La cintura di sicurezza si strappa clamorosamente in corrispondenza dell'attacco superiore, lasciando il pilota in balia dell'energia cinetica, libero di spostarsi in avanti. Testa e torace colpiscono il volante con forza sufficiente a uccidere il pilota. La Zero ottiene 4 punti su 16 nel crash test frontale. Nell'impatto laterale la protezione del pilota è mediocre, nessuna lesione mortale è stata registrata. Tuttavia la portiera del pilota si sblocca, mettendo a rischio espulsione un eventuale pilota non cinturato. L'impatto laterale è stato valutato con 8 punti su 16. La Tazzari Zero ottiene il 31% per quanto riguarda la protezione adulti, e si ferma a una sola stella.

QUADRICICLI INSICURI? – Non si può effettivamente dire che tutti i quadricicli non siano sicuri, in quanto Euro NCAP ha testato solo quattro modelli in questo crash test. Tuttavia i risultati hanno dimostrato che non essendoci vincoli legislativi i costruttori non investono adeguatamente in sicurezza, il livello mostrato in questi crash test è molto lontano anche dall'automobile più scarsa mai testata da Euro NCAP. I risultati di questa sessione non sono comparabili a quelli classici di Euro NCAP, in quanto le metodologie di impatto e valutazione sono differenti, infatti non sono state neppure assegnati i punteggi con le stelle. Comunque i quadricicli pesanti non offrono certamente la stessa protezione di un'utilitaria, in caso di indecisione sull'acquisto fra una Microcar e una vettura, la scelta più intelligente è sempre l'automobile classica. Nel caso in cui siano comparati a una motocicletta, il livello di protezione è paragonabile, ma in generale non è per nulla sufficiente.

VOGLIAMO PIU' SICUREZZA – Basterebbe rivedere i ridicoli standard di sicurezza richiesti dalla legislazione europea in materia per ottenere già ora quadricicli più sicuri. E poi bisogna vigilare sulle omologazioni, questi crash test hanno dimostrato che in almeno un paio di casi gli standard minimi previsti dalle omologazioni non sono stati rispettati. Gli utenti di questi mezzi sono pensionati o giovani che non vogliono utilizzare ciclomotori o motociclette (i quadricicli leggeri hanno medesime strutture), la sicurezza è importante ancora di più per le nuove generazioni. I risultati scioccanti di questi test Euro NCAP vogliono essere come un campanello di allarme per chi legifera e per i costruttori per investire di più nella sicurezza dei quadricicli, introducendo tecnologie ed equipaggiamenti già presenti da più di vent'anni nelle comuni automobili. La reale sicurezza non deve distinguere mezzi di serie A (automobili classiche) e mezzi di serie B (i quadricicli, leggeri o pesanti indifferentemente). Chiediamo che il Ministero dei Trasporti intervenga e costringa, attraverso una nuova legge nazionale che imponga migliori standard di sicurezza, i produttori inchiodati dai crash test a migliore i propri veicoli e a risottoporre i vari modelli che hanno evidenziato gravi problemi alle cinture all'omologazione prevista per legge. Su questo ci stiamo muovendo per organizzare una petizione online, restate sintonizzati e aiutateci a chiedere più sicurezza!

1 Commento

Cosimo
17:54, 4 Giugno 2014

Voglio vedere il crash test di un Ape 50!!! caxxo si accartoccia anche se ti appoggi con con una mano alla cabina!

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