FCA: pronta la modifica dei 3.0 diesel nel mirino dell'EPA

FCA: pronta la modifica dei 3.0 diesel nel mirino dell'EPA Messa alle strette da EPA e CARB

Messa alle strette da EPA e CARB, FCA propone una modifica alle tarature dei suoi diesel da 3 litri: basterà ad evitare le multe?

22 Maggio 2017 - 12:05

Emissioni, il vero Tallone d'Achille dei diesel. L'umile gasolio ha trovato nuova vita nei propulsori di ultima generazione, capaci di prestazioni notevoli e grandi economie nel consumo del combustibile. La quadratura di questo cerchio implica però alte temperature in camera di scoppio e quindi la formazione dei pericolosi ossidi d'Azoto che, una volta creati, non è facile eliminare. Il Dieselgate è venuto alla luce quando si è scoperto un software che capiva quando il veicolo era in fase di test e così, su strada, “allentava” i freni delle emissioni. Il sospetto si è poi esteso ad altri Costruttori e l'EPA ha messo sotto il microscopio anche FCA per i diesel da 3 litri (leggi del Dieselgate FCA e della possibile multa da 4,5 miliardi). L'Azienda ha però preparato un fix che spera possa disinnescare la paventata maxi multa.

SOFTWARE VARI (ED EVENTUALI) Ricordiamo bene le accuse mosse dall'EPA: FCA avrebbe inserito nel software di controllo del suo grosso V6 ben 8 software definiti auxiliary emission control devices, assimilati dagli Enti di controllo ai defeat device usati da Volkswagen. Questo motore, da molti definito fra i migliori della categoria (leggi dei timori nella fabbrica italiana che lo produce), ha equipaggiato circa 104 mila veicoli negli USA, le Jeep Grand Cherokee e i pickup Ram 1500 Model Year 2014/15/16. Le Case automobilistiche possono legittimamente utilizzare dispositivi di controllo che disattivino/modulino i sistemi di controllo delle emissioni di un veicolo in certe condizioni, per proteggere il motore e i sistemi stessi. Questi software devono però essere dichiarati agli Enti regolatori in fase di richiesta delle certificazioni necessari per vendere le automobili negli USA.

IL FIX DELLA SALVEZZA? La mossa di FCA, arrivata pochi giorni fa e riportata da Bloomberg, consiste nel chiedere l'approvazione di un nuovo software per le Jeep Grand Cherokee e Ram 1500 MY 2017: la Casa quindi ci riprova, a differenza di Mercedes che non venderà diesel MY 2017 negli USA. Questo fix, secondo la Casa, può anche dissipare i dubbi dei Regolatori riguardo le versioni 2014-2016 di questi veicoli, quelli che hanno scatenato le accuse dell'EPA.

Anche se la linea di FCA è sempre stata di sostenere che i suoi veicoli sono pienamente conformi alle normative, venerdì essa ha dichiarato che i suoi nuovi diesel “saranno dotati di calibrazioni aggiornate per il software che regola le emissioni”. L'Azienda ostenta fiducia: “la richiesta di omologazione per questo software è il risultato di mesi di stretta collaborazione tra FCA USA, EPA e California Air Resources Board. Sono stati effettuati approfonditi test sui veicoli per chiarire le questioni legate alle nostre tecnologia di controllo delle emissioni. FCA, con l'autorizzazione di EPA e CARB, intende installare lo stesso software modificato nei MY 2014-2016 delle Jeep Grand Cherokee e dei Ram 1500 diesel. L'Azienda ritiene che questa azione possa rispondere ai dubbi delle Agenzie relative alle calibrazioni del software che controlla le emissioni di questi veicoli”.

IN OGNI CASO, STATE PRONTI FCA si è difesa, sin da subito e con veemenza, dalle accuse dei Regolatori federali, mentre ad aprile Sergio Marchionne ha detto che FCA potrebbe aver commesso errori involontari.

In ogni caso la Società alla fine di febbraio ha avvertito i suoi azionisti che potrebbe dover affrontare multe fino a 4,6 miliardi di dollari nel caso i Regolatori federali ritenessero che la società avesse installato dei defeat device nei veicoli sotto indagine. Una portavoce dell'EPA non ha voluto commentare, citando la politica dell'Agenzia che non rilascia dichiarazioni su veicoli in corso di certificazione. Analogo riserbo da parte di Wyn Hornbuckle, un portavoce del Dipartimento di Giustizia contattato da Autonews: su FCA pende infatti la minaccia di un'azione legale da parte del Justice Department qualora le presente violazioni dovessero essere confermate. In effetti FCA ha bisogno di abbassare le sue emissioni (leggi che EPA avverte FCA sulle emissioni che potrebbero mettere a rischio i SUV più venduti) e la Pacifica Hybrid, nei concessionari a breve, sarà molto utile allo scopo. Così utile che FCA premierà, con una Visa da 500 dollari o un caricabatterie di Livello 2, chi ha prenotato entro il 30 marzo.

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