Mercedes S 450 SEL 1978, l'ABS per la prima volta su strada

Mercedes S 450 SEL 1978, l'ABS per la prima volta su strada Nel 1978 la versione top dell'ammiraglia Mercedes fu la prima auto di serie a montare l'ABS. Ecco la S 450 SEL

Nel 1978 la versione top dell'ammiraglia Mercedes fu la prima auto di serie a montare l'ABS. Ecco la S 450 SEL

24 Ottobre 2014 - 09:10

Ecco la seconda puntata della nostra nuova rubrica dedicata alle auto storiche, in particolare a tutti quei modelli che hanno fatto la storia della sicurezza stradale, portando per la prima volta sul mercato nuovi equipaggiamenti o adottando soluzioni tecniche che precorrevano i tempi. Dopo avervi raccontato della Oldsmobile Toronado, che nel 1973 fu la prima auto a montare gli airbag per il guidatore e per il passeggero, oggi ci dedichiamo a un'altra pietra miliare degli equipaggiamenti di sicurezza. Ci riferiamo all'ABS – Antilock Braking System, obbligatorio su tutte le auto di prima immatricolazione dal 2004, ma disponibile per la prima volta sulla Mercedes Serie S, in particolare sulla versione 450 SEL. Correva l'anno 1978.

IN ITALIA LA THEMA DEL 1984 – L'ABS, in italiano 'sistema anti-bloccaggio in frenata', è un dispositivo di sicurezza che oggi si da per scontato, tanto che almeno una generazione di neopatentati ha conseguito la licenza di guida su auto che ne sono dotate. Ma solo due decenni fa la sua presenza era tutt'altro che scontata, se si considera che la prima auto italiana ad adottarlo è stata la Lancia Thema, solo su alcune versioni, a partire dal 1984. Un altro passaggio importante fu quello del 1989, quando Bosch presentò il primo sistema ABS relativamente compatto e leggero, che, anche grazie al primo abbattimento dei costi, iniziò a diffondersi sulle auto dei segmenti inferiori.

NON SI BLOCCA PIU' – L'utilità dell'ABS è ormai comprovata, ma oltre trenta anni fa non era facile far digerire ad appassionati e addetti ai lavori la presenza di un sistema per la frenata che lavorava in maniera indipendente dal volere del guidatore. Questi doveva limitarsi a esercitare la maggiore forza frenante possibile sul pedale centrale, senza preoccuparsi di eventuali bloccaggi e senza, però, sollevare il piede durante la fase di lavoro dell'ABS. Infatti, soprattutto nei primi sistemi, le pulsazioni sul pedale erano nettamente avvertibili e non era infrequente sentire storie di incidenti dovuti a un infausto rilascio del pedale del freno, dovuto appunto alla percezione di queste vibrazioni, che potevano ingannare dando la sensazione di una rottura imminente.

LA SICUREZZA DELLA SCOCCA – Ad ogni modo, era necessario abituarsi, ma l'ABS era l'unico sistema per continuare ad avere direzionalità anche in una situazione di emergenza, evitando il bloccaggio delle ruote. Tornando alla Serie S del 1979, si trattava di una vettura a fine carriera, visto che era sul mercato dal 1972, ma rappresentava anche il non-plus ultra della produzione Mercedes. Infatti, era stata sviluppata secondo i canoni della massima sicurezza, adottando soluzioni tecniche che si sarebbero poi diffuse in tutta la produzione mondiale: carrozzeria a deformazione programmata con cellula indeformabile e maggiore resistenza agli urti laterali, furono le due linee guida principali nella progettazione della scocca.

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