Toyota richiama la Prius: problemi al sistema ibrido

Toyota richiama la Prius: problemi al sistema ibrido La colpa sarebbe da attribuire al software che gestisce il convertitore di alimentazione di 625 mila auto. Il richiamo coinvolge anche l'Europa

La colpa sarebbe da attribuire al software che gestisce il convertitore di alimentazione di 625 mila auto. Il richiamo coinvolge anche l'Europa

16 Luglio 2015 - 10:07

Quando Toyota presentò la Prius ibrida nel 1997, il marchio nipponico non si sarebbe di certo aspettato che la sua terza generazione sarebbe andata incontro a centinaia di migliaia di richiami dopo aver venduto oltre 7 milioni di veicoli ibridi dal lancio di queste vetture benzina-elettriche. In una campagna di richiami globali per la sicurezza annunciata da Toyota, non meno di 625.000 veicoli eco-friendly dovranno andare a fare una visita alla loro concessionaria più vicina per via di un problema al software.

LA CAUSA – Secondo fonti interne a Toyota Motor Corp, alla base di questo richiamo massiccio in tutto il mondo ci sarebbe un problema al software che gestisce il sistema Hybrid Synergy Drive (ricordiamo che nel 2014 Toyota aveva richiamato quasi 2 milioni di Prius). Non ci sarebbe un collegamento meccanico diretto tra motore termico, propulsore elettrico, acceleratore e leva del cambio, di conseguenza è in qualche modo normale che un computer con tecnologia drive-by-wire vada in tilt qualora la Prius si spegnesse mentre l'auto fosse in movimento. In poche parole, è impossibile controllare manualmente un veicolo che, nato con l'assistenza elettronica, smette di funzionare di punto in bianco.

I NUMERI – In questo richiamo approssimativo di 625.000 veicoli, la divisione statunitense di Toyota dovrà occuparsi di ben 109.000 Prius ibride sulla produzione globale di auto richiamate. Il dipartimento americano annuncia che il richiamo riguarderà i modelli Prius V 2012-2014. In altri mercati, questi modelli sono anche conosciuti come Prius Alpha e Prius+ (che abbiamo avuto modo di provare su strada). Toyota ha annunciato globalmente che le Prius affette da questi richiami sono stati prodotti tra maggio 2010 e novembre 2014 con 340.000 auto vendute in Giappone e 120.000 commercializzate in Europa. Non è stato ancora ufficializzato quante e, soprattutto, se ci saranno esemplari di Prius che dovranno essere richiamati anche in Italia. Tuttavia, per il momento non sono stati riportati casi di feriti o di incidenti stradali relativi al problema che ha colpito il sistema Hybrid Synergy Drive.

EVITARE IL PEGGIO – Poiché il software attuale della centralina elettronica che controlla motore e generatore, nonché il sistema ibrido “potrebbe entrare sotto sforzo termico più elevato in alcuni transistori”, alcuni proprietari di Prius potrebbero andare incontro a due situazioni: il loro veicolo potrebbe entrare in modalità di sicurezza (con l'apposita spia che si accenderebbe sul quadro strumenti) o, ipotesi peggiore, l'auto potrebbe addirittura spegnersi durante la guida. Le concessionarie Toyota si occuperanno di aggiornare il software nelle auto affette. L'intervento non dovrebbe durare più di 30 minuti e, come sempre, il costo dei lavori non sarà a carico del cliente. In questi ultimi due mesi, Toyota ha tra l'altro dovuto richiamare 1,7 milioni di vetture in Europa a causa di airbag difettosi del suo connazionale Takata, per un totale di 12 milioni di esemplari richiamati sin dall'inizio della crisi legata ai cuscini salvavita.

LA PAROLA ALL'ESPERTO – Il nostro esperto Bruno Pellegrini si è pronunciato sull'argomento richiami Toyota sottolineando che il brand nipponico si prenderà l'impegno anche laddove non c'è bisogno, politica ben diversa rispetto ad altri marchi che spesso cercano di camuffare problemi ben più seri. Ecco la sua dichiarazione: “Il Sig. Rondolini dice cose corrette. Il problema è che la regola dei richiami non vale per tutte le Case e per tutti i mercati, come abbiamo avuto modo di vedere più volte. Negli USA le leggi locali costringono le Case a fare i richiami,in Europa no a parità di problema. Toyota vende molto in America quindi si becca tutti i richiami. Però bisogna ammettere che negli ultimi anni è stata coinvolta in problemi molto gravi per la sicurezza ( acceleratore bloccato, volante che si stacca, airbag, ecc.), inizialmente negati alle autorità americane (da qui le pesanti multe). VW dovrebbe fare un mega-richiamo in Europa per i cambi aut. 7 marce ma nessuno glielo impone…”

 

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2 Commenti

gianni
16:08, 16 Luglio 2015

Gentile redazione, scrivere un articolo con questo tono, sinceramente mi pare fuori luogo. La case automobilistiche che hanno il coraggio di richiamare le proprie auto dimostrano grande serietà. Pur di rischiare di perdere la faccia pensano alla sicurezza ed alla affidabilità degli automobilisti che guidano le loro auto. E quindi alla fine tutto questo premia. Personalmente posseggo una Prius da 3 anni e non ho mai accusato un problema. La Prius è l'auto di tanti tassisti, gente che di km ne macina. Ultima considerazione: se Toyota è il gruppo automobilistico n. 1 al mondo, ci sarà un perchè? Cordialmente

Giovanni
23:24, 16 Luglio 2015

Concordo pienamente con quanto fatto notare dal Sig. Rondolini. Magari altre case avessero il coraggio e la costanza di effettuare richiami sistematici ogni qual volta vi è una difettosità progettuale. Senza citare la marca, ho posseduto auto con problemi a centraline, servosterzo, pompe di gasolio: tutti problemi notoriamente comuni a quei specifici modelli di auto. Tutte difettosità molto gravi e potenzialmente assai pericolose. Ebbene, mai tali case si sono preoccupate di effettuare alcun richiamo (magari lo avessero fatto… a quest'ora avrei circa 2000 euro in più in tasca e non avrei rischiato la vita in almeno 3 occasioni). Questa è la differenza tra qualità percepita e qualità intrinseca.Fare un richiamo aumenta la qualità intrinseca (non è un caso in tal senso che JD Power Assiciates e TUV concordano nel porre proprio il modello di auto qui in oggetto ai vertici assoluti per affidabilità e col minor indice di difettosità). E' anche vero che i richiami diminuiscono la qualità percepita (e questo articolo ne è un esempio eloquente).

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