Test Lasertyre Optic e RF: due sistemi TPMS aftermarket

Test Lasertyre Optic e RF: due sistemi TPMS aftermarket SicurAUTO.it testa due sensori di pressione per pneumatici installabili aftermarket

SicurAUTO.it testa due sensori di pressione per pneumatici installabili aftermarket, si tratta di due interessanti prodotti Lasertyre l'Optic e il RF.

13 Giugno 2011 - 04:06

Un pacchetto di norme voluto dal Parlamento Europeo spingerà presto, si spera, il settore della mobilità privata e collettiva verso un traguardo importante: i dimezzamento delle morti causate da incidenti stradali. Una di queste normative, volte a incrementare la sicurezza stradale attraverso l'adozione di maggiori sistemi di sicurezza attiva su auto e veicoli commerciali, propone l'equipaggiamento obbligatorio per i veicoli immatricolati da fine anno 2012 di sistemi TPMS (Tyre Pressure Monitoring System). SicurAUTO.it ne ha testati alcuni installabili aftermarket.

ATTIVI O INDIRETTI? – Per apprezzare al meglio il test di questa settimana ed essere pronti a una scelta consapevole quando il mercato dell'auto sarà invaso da numerosi sistemi per il monitoraggio della pressione degli pneumatici, dal funzionamento in parte simile e dai nomi ricercati (come per gran parte degli accessori offerti dalle Case automobilistiche), è bene fare chiarezza sulle differenti tipologie di sistemi già esistenti e sul loro funzionamento. Il fine ultimo di tutti i sistemi TPMS è di allertare il conducente con allarmi sonori e visivi quando la pressione di gonfiaggio di uno o più pneumatici diminuisce rispetto al valore ottimale, ma il “mezzo” con cui avviene il rilevamento è decisivo sulla validità della segnalazione.

  • I sistemi attivi o diretti monitorano costantemente pressione di gonfiaggio e temperatura degli pneumatici attraverso sensori installati all'interno del cerchio, che trasmettono i dati attraverso segnali radio a bassa frequenza alla centralina di bordo del veicolo. In caso di foratura con perdita di pressione repentina si avrebbe una segnalazione quasi istantanea del singolo pneumatico fuori gioco garantendo alti margini di sicurezza. L'attendibilità del monitoraggio diretto fa pendere l'ago della bilancia verso costi più alti rispetto ad altri sistemi, ma trattandosi di sicurezza meglio disporre di qualcosa che faccia il suo lavoro e bene.
  • I sistemi indiretti sono parte integrante dei freni dell'auto, sfruttando i sensori dell'ABS apprendono i giri compiuti da ogni ruota e tramite un algoritmo realizzano una stima approssimativa della perdita di pressione dello pneumatico per la diversa velocità di rotazione rispetto agli altri. In caso di necessità comunicano al conducente che qualche pneumatico ha una pressione insufficiente. L'integrabilità del sistema, vantaggio non indifferente per i Costruttori che potranno così vendere una nuova tecnologia sulle radici di una già esistente, comporterebbe però una segnalazione non immediata di bassa pressione (tempi necessari all'analisi dei dati) e il rischio di illudere il sistema se tutti gli pneumatici sono sgonfi, ma alla stessa pressione.

CONTROLLO FREQUENTE – Controllare la pressione degli pneumatici almeno ogni mese è un'operazione nota ai più, ma la sua funzione spesso, per fretta o pigrizia, lascia spazio a una fugace occhiata alle ruote prima di salire a bordo o ad empiriche tecniche di valutazione soggettiva premendo il battistrada con il piede. Come per gli accumulatori di carica (le più note batterie di avviamento) soggette ad “auto scarica”, anche gli pneumatici con il tempo tendono a perdere una piccola quantità di aria, difficile da accertare con un semplice sguardo. Alla lunga, se non controllati, gli pneumatici sgonfi subiscono un'usura irregolare, gravano sul consumo di carburante e per le conseguenze che comportano, occupano i primi posti in vetta alle cause d'incidenti gravi. Laserline, affermata azienda italiana che opera nel settore della sicurezza, ha sviluppato Lasertyre, una linea di prodotti “made in Italy” di monitoraggio della pressione degli pneumatici declinata nei modelli Optic e RF.

OPTIC CAMBIA COLORE – Optic è un particolare sistema TPMS che consente il monitoraggio ottico della pressione con una semplice e veloce “occhiata” prima di salire in auto. I quattro sensori tarati (disponibili per pressioni da 1,6 a 3,6 bar), si sostituiscono ai tappini in plastica a protezione delle valvole e segnalano che la pressione degli pneumatici è diminuita con il cambiamento di colore della lente d'ispezione dal bianco al rosso. Ciò che differenzia Optic dai prodotti più economici o d'importazione è l'utilizzo di materiali di elevata qualità assemblati su linea automatizzata che integra 250 postazioni robotizzate, ottimizzata da un efficiente sistema di tracciabilità e monitoraggio del processo produttivo. Il cuore del sensore, composto di 31 elementi differenti, custodisce l'innovativo sistema che in caso di diminuzione della pressione del 10-20% rispetto al valore ottimale di gonfiaggio dello pneumatico avverte il conducente del pericolo di pressione insufficiente e si disimpegna automaticamente dall'ago della valvola per preservare la restante riserva di aria all'interno della ruota.

RF E' ATTIVO – RF è un sistema wireless attivo che fornisce una segnalazione immediata sullo stato di gonfiaggio degli pneumatici. I sensori montati alle valvole al posto dei tappini di protezione, monitorano costantemente la pressione e se avviene una diminuzione di circa il 10% rispetto al valore ottimale, inviano un segnale radio al ricevitore installato all'interno dell'abitacolo comunicando con avvertimenti sonori e visivi quali e quante ruote devono essere controllate. Ad ogni avviamento dell'auto il sistema si attiva comunicando con un sonoro bip che i sensori sono operativi, rassicurando fin da subito sull'efficienza delle gomme. In assenza di trasmissione dai sensori per oltre due minuti il sistema avverte il conducente che non vi è comunicazione radio, segnalando con precisione i sensori ammutoliti; in questi casi i sensori potrebbero aver esaurito la carica della batteria interna della durata di soli 5 anni. I sensori di ricambio, disponibili per pressioni di gonfiaggio da 1,6 a 3,6 bar, sono comunque facilmente sostituibili, acquistandoli singolarmente al prezzo di 30 euro (riferito a un sensore da 2,1 bar).

SEMPLICI E SICURI – L'installazione dei sensori Optic e RF è guidata da dettagliate istruzioni illustrate: dopo aver controllato che la pressione di gonfiaggio sia corretta, è sufficiente avvitare i sensori fino a fondo corsa senza l'utilizzo di particolari utensili mentre la rimozione, in caso di manutenzione dello pneumatico, avviene solo ed esclusivamente con la chiave antifurto in dotazione. Questa peculiarità rilevante dei sensori Lasertyre (considerando il costo dei ricambi) schiva i tentativi di furto e manomissione che scoraggiano talvolta gli automobilisti dall'uso di accessori evidenti. Poiché la tecnologia custodita dai sensori impone ingombri generosi (con dimensioni di 22 millimetri in lunghezza per Optic e 28 per RF) sebbene riescano a suscitare la curiosità dei passanti, un eccessivo interesse dei “ladri di antenne” sarebbe vanificato dal sistema antifurto della ghiera superiore che girerebbe a vuoto (in maniera analoga ai tappi di sicurezza dei medicinali).

QUESTIONE DI TEMPO – La scoperta di una foratura mentre si è al volante, in città, avviene percependo una maggiore rumorosità di rotolamento della gomma e un evidente cambiamento nella risposta dell'auto ai comandi; una vera seccatura cui si riesce facilmente a rimediare senza potenziali rischi. Proviamo a immaginare cosa succederebbe forando mentre si percorre un tratto autostradale… i ristretti margini di tempo per ravvisare il problema, dovuti alla maggiore velocità, basterebbero a convincerci che una manciata di secondi può evitare rischi inutili come l'esplosione dello pneumatico o la sua fuoriuscita dal cerchio.

IL TEST – Lo scopo del test è stato verificare le ambiziose prestazioni in fatto di rilevamento tempestivo dei kit Optic in black box (71 euro) e RF (165 euro, prezzo nettamente inferiore alla concorrenza che però si spinge a segnalare anche i valori di pressione e temperatura misurati). Accertata la corretta pressione di gonfiaggio a pneumatici freddi con il manometro digitale Laserline (venduto al prezzo di 11,50 euro o in dotazione nei kit metal case, zip case e black box) abbiamo sottoposto entrambi i kit a una prova di rilevamento di bassa pressione causata da una vite penetrata nel battistrada; una delle più comuni circostanze che provoca un lento sgonfiamento dello pneumatico senza mostrare apparentemente alcun sintomo di foratura. I risultati del test:

  • Optic fin dai primissimi istanti successivi alla foratura ha manifestato il cambiamento di colore della lente dal bianco al rosso, inizialmente con dei lievi riflessi che trasparivano una perdita di aria esigua e che si sono intensificati fino a coprire l'intera superficie della lente alla pressione misurata di 1,9 bar (rispetto alla pressione ottimale di 2,1). Quando il sensore ha mostrato con evidenza il segnale di allarme, lo pneumatico si mostrava sufficientemente gonfio tanto da garantire la percorrenza di strada sufficiente a raggiungere, con prudenza, l'officina più vicina.
  • Il sistema wireless RF concede il vantaggio di monitorare comodamente dall'interno dell'auto lo stato di gonfiaggio degli pneumatici. Dopo la foratura abbiamo atteso con l'auto ferma che il ricevitore segnalasse l'allarme di bassa pressione trasmesso dal sensore posto sulla ruota e dopo alcuni minuti l'eloquente segnale sonoro, associato a quello visivo indicante lo pneumatico sottopressione, ha risuonato nell'abitacolo, attirando l'attenzione del conducente ma senza tormentarne l'udito. La pressione di 1,85 bar (in linea con la soglia di allarme minima assicurata), misurata istantaneamente al segnale di allarme, anche in questa prova ha assicurato un ampio margine in termini di tempo utile e sicurezza per potersi accorgere dello pneumatico fuori gioco e rimediare fermandosi prontamente per la sostituzione della ruota danneggiata.

 

SECONDO NOI – La prova di foratura ha evidenziato ottime prestazioni per entrambi i prodotti, la cui utilità è certamente avvalorata dall'immediatezza del segnale di bassa pressione. Gli elevati standard qualitativi e la cura dei particolari che caratterizzano i sensori non passano inosservati; la giusta attenzione è dedicata anche ai pratici cofanetti che custodiscono i kit Optic disponibili nelle diverse configurazioni metal case (80 euro), laserline bag (30 euro) e zip case (75 euro) acquistabili direttamente dal sito Laserline. Migliorabili a nostro parere le finiture dell'unità di ricezione del sistema RF, le cui plastiche sono in lieve disaccordo con la qualità dei sensori. Infine, un consiglio agli habitué dei parcheggi stradali dove una manovra poco ponderata di fianco al marciapiede potrebbe non essere contemplata dalla sporgenza dei sensori dal cerchio; piccolo compromesso, o se vogliamo attenzione più che tollerabile per usufruire al meglio di un prodotto che soddisfa in pieno le aspettative in materia di sicurezza.

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