Sondrio: 230 ragazzi hanno parlato di sicurezza stradale

Sondrio: 230 ragazzi hanno parlato di sicurezza stradale Si sono riuniti in una piazza dove

Si sono riuniti in una piazza dove, in sette stand, hanno potuto confrontarsi con gli esperti. Ma anche con i coetanei che un incidente stradale l'hanno già subito

4 Maggio 2011 - 05:05

Venerdì 29 aprile l'iniziativa itinerante “La piazza: luogo d'incontro per la Sicurezza Stradale” ha fatto tappa a Sondrio dove, in piazza Garibaldi, sono confluiti 230 alunni dell'Itis Enea Mattei guidati dal loro preside, Mario Messina. L'incontro fa parte di una serie di 10 che coinvolgono altrettante province lombarde

FORMAZIONE E INFORMAZIONE – Nei sette stand allestiti per l'occasione, gli intervenuti hanno potuto sottoporsi ad alcuni test visivi, partecipare a sessioni formative, ottenere informazioni dagli agenti della Polstrada di Sondrio e dai volontari del 118, simulare una prova pratica d'esame per il conseguimento del “patentino” per i ciclomotori e misurare la loro propensione al rischio parlando con degli psicologi. Inoltre, e questa è una parte dell'iniziativa che SicurAUTO.it ritiene particolarmente preziosa, hanno potuto interloquire con altri giovani che sono stati coninvolti in un incidente stradale in modo da venire a contatto con le loro esperienze.

NUMERI IMPORTANTI – Tiziana Pasini, la responsabile regionale del progetto presente all'iniziativa, ha affermato che «questo progetto itinerante, che avrà presto un sito dedicato, nasce a Brescia e vuole giungere in dieci province della Lombardia. Questa di Sondrio è la sesta tappa e abbiamo già ottenuto numeri importanti. Ovviamente l'obiettivo è di sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie, di far loro conoscere i fattori che bisogna tenere in considerazione quando si guida e i pericoli da non sottovalutare». Il preside dell'Itis “Enea Mattei”, da parte sua, ha commentato così la manifestazione: «Abbiamo deciso di aderire a questo progetto anche perchè ci sembrava che si adattasse molto bene al programma generale di educazione stradale. Dopo aver organizzato durante l'anno incontri su questo tema, ci sembrava un'occasione importante e una possibilità in più per concludere bene questo percorso educativo».

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