Scandalo General Motors, i difetti erano noti da anni

Scandalo General Motors, i difetti erano noti da anni GM ha ordinato un richiamo per 2

GM ha ordinato un richiamo per 2,59 milioni di auto e messo sotto inchiesta interna i due ingegneri responsabili

11 Aprile 2014 - 12:04

Ci sono nuovi sviluppi per lo scandalo che vede coinvolta General Motors e la NHTSA sospettata di negligenza e connivenza. La settimana scorsa il grande capo di GM, Mary Barra, ha testimoniato per due ore e mezza di fronte a trenta parlamentari della commissione Energia e Commercio, ma le sue risposte non sono state assolutamente soddisfacenti. Nel frattempo GM ha emesso un ulteriore richiamo che riguarda due milioni e seicentomila auto, vari modelli facenti parte della galassia di marchi del gruppo americano. La Barra si è mostrata molto disponibile, ma ha dribblato circa il 90% delle domande appellandosi al quinto emendamento:  “Questa materia è oggetto di un'inchiesta indipendente che abbiamo commissionato, e fino alla sua conclusione non sono in grado di rispondere”

LA TESTIMONIANZA DI MARY BARRA – Inoltre, Mary Barra non ha mai mancato di ricordare che ora c'è “una nuova cultura in GM, che vige sotto la mia guida, nella quale la sicurezza è diventato core business”. Dichiarazioni che sicuramente non soddisferanno i parenti delle vittime causate dalle auto GM, che ufficialmente sarebbero 13 ma potrebbero essere molte di più. Incidenti accaduti per via di una semplicissima molla dell'interruttore di accensione, che in caso di sconnessioni o portachiavi troppo pesanti, poteva scattare spegnendo l'auto durante la marcia e disattivando il servosterzo, il servofreno e ogni sistema di sicurezza, airbag compresi.  Molla che, per inciso, ha un costo industriale di 56 centesimi di dollaro al pezzo. Purtroppo, però, una inchiesta interna datata 2004 aveva giudicato questa somma eccessiva “in confronto al possibile costo delle effettive riparazioni che saranno probabilmente richieste in garanzia”.

56 CENTESIMI DI DIFFERENZA – Ora gli ingegneri che avevano firmato questo documento, Gary Altman e Ray DeGiorgio, sono stati invitati ad andare in ferie pagate, proprio perché messi sotto inchiesta dalla GM stessa. I due tecnici, inoltre, sarebbero responsabili dell'accettazione da parte di General Motors dei pezzi non conformi alle specifiche, forniti da Delphi. In dettaglio, nel 2002 è stato commissionato l'interruttore di accensione, con un preciso valore di coppia che la costante elastica della molla deve rispettare, per evitare un gioco eccessivo (quello che fa passare la chiave da On a Run). Il primo progetto prevedeva meno della metà degli Nm di coppia necessari, ed è stato approvato da GM. Due anni dopo, a seguito dell'inchiesta interna, il problema è stato riconosciuto, ma il costo della procedura di richiamo sarebbe stato di 76 cent per veicolo, mentre quello previsto per le possibili richieste di interventi in garanzia si sarebbe fermato a 20 cent.

SFUGGIRE A NHTSA – Quindi, altri due anni dopo, GM aveva deciso di cambiare interruttore, ma lasciando inalterato il codice identificativo del pezzo, una mossa astuta per evitare l'attenzione della NHTSA. Il nuovo interruttore aveva una molla più forte ma comunque non quanto previsto dal progetto. Ciononostante il nuovo pezzo è stato approvato e ai concessionari è stato detto di consigliare ai clienti di alleggerire i portachiavi. Il particolare del mancato cambio di codice è molto importante, perché potrebbe spiegare, almeno in parte, come sia stato possibile che a NHTSA sfuggisse tutta questa situazione. 

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