Roma, Uber attiva la Linea U: ecco quanto costa e come funziona

Roma, Uber attiva la Linea U: ecco quanto costa e come funziona In occasione del Giubileo

In occasione del Giubileo, la Linea U di Uber sarà attiva a Roma dalle 8 alle 20 tutti i giorni fino al 24 dicembre: prezzi popolari per i fedeli

10 Dicembre 2015 - 08:12

Roma, ecco la prima “metropolitana virtuale”. A crearla è Uber, l'app californiana che con le sue berline nere (UberBlack, il Noleggio con conducente) ha portato una straordinaria ventata di novità nel settore della mobilità, tanto da raggiungere una valutazione stellare. Ma che c'entra la “”metropolitana virtuale”? Semplice: parte oggi ka Linea U, il progetto di mobilità partecipata lanciato da Uber in Italia. Pensata per il Giubileo, la Linea U, sarà attiva a Roma dalle 8 alle 20 tutti i giorni fino al 24 dicembre: è una linea di connessione metropolitana che metterà in contatto 9 punti della città al costo di 5 euro a corsa. Ed ecco tutte le fermate che da domani la comporranno: Piazza Euclide, Piazza Fiume, Piazza dei Cinquecento, San Giovanni, Piramide, Stazione Trastevere, Sant'Andrea della Valle, Castel Sant'Angelo e Piazza Mazzini. L'altro punto forte del test (perché tale è, poi si vedrà se trasformarlo in qualcosa di definitivo) è che il percorso è il risultato della consultazione che si è appena conclusa sul sito linea-u.it . La Linea U è prima di tutto il risultato di oltre 50.000 votazioni e dà una visione precisa di Roma. Si compone di 9 fermate, e copre una superficie cittadina di quasi 30 milioni di metri quadrati. Un servizio di trasporto on demand, tarato sulle esigenze dell'utente, trasparente e affidabile effettuato con le classiche berline nere guidate da autisti professionisti.

FACILE DA USARE – Aprendo l'applicazione l'utente potrà riconoscere le zone coperte dal servizio e, se si troverà nei pressi, sarà invitato a spostarsi per raggiungerle. Una volta raggiunta la zona sarà possibile muovere il cursore sulla Linea U e appariranno sulla mappa della città delle icone raffiguranti vagoncini della metropolitana con relativo tempo d'attesa visibile. Dopo aver richiesto la Linea U, partendo da una delle 9 zone prescelte, ci si potrà quindi recare in una delle altre 9 fermate, direttamente e senza soste intermedie, al costo di 5 euro. Come sempre il percorso d'arrivo dell'auto, così come quello del viaggio, sarà tracciato e consultabile in ogni momento e il pagamento sarà elettronico e automatico a fine corsa. Ogni tratta sarà condivisibile per tragitto e prezzo con una o più persone, quante sarà stabilito a seconda che il servizio venga effettuato con auto o van. Per condividere la corsa sarà sufficiente attivare la funzione “Divisione Corsa” dall'applicazione e inserire il contatto della persona con la quale si vuole viaggiare. Morale: usare la Linea U con 3 amici costerà meno di un biglietto dell'autobus. Una volta in macchina resta comunque la possibilità di cambiare percorso e abbandonare la linea U per altri tragitti, la tariffa in questo caso non sarà più 5 euro ma la standard Uber Black.

LOW COST -Carlo Tursi, General Manager di Uber in Italia, parla giustamente di costi bassi: “Con la Linea U, dimostriamo le potenzialità della nostra app capace di offrire un servizio on demand sempre studiato sulle esigenze dei consumatori, con maggiori possibilità di scelta a prezzi popolari per rendere la città realmente più accessibile. Roma è una città che necessita di nuove offerte di mobilità che possano fare fronte a una domanda sempre crescente. Nell'ora di punta solo il 28% della domanda complessiva di mobilità trova soddisfazione nei mezzi pubblici. E tra scioperi e guasti è sempre più evidente che serva un supporto per aiutare la città a muoversi, anche in vista dell'arrivo, fra turisti e pellegrini, di 33 milioni di persone”.

PALLA AL PARLAMENTO – Tursi torna alla carica in fatto di nuove norme (vedi qui il richiamo dell'Antitrust al Parlamento): “In un contesto regolatorio maggiormente aperto al mercato, alla tecnologia e alla concorrenza, applicazioni come la nostra potrebbero mettere ancor di più la piattaforma tecnologica al servizio delle città in cui operano, con soluzioni innovative che migliorino concretamente la vita dei cittadini. In altri Paesi abbiamo creato decine, in alcuni casi centinaia di migliaia di opportunità di lavoro. Potremmo farlo anche in Italia, a beneficio di tutti”. Vedremo se e come i politici recepiranno il messaggio (forse temono di scontentare la lobby dei taxisti, che vede Uber come fumo negli occhi), che è quello di modernizzare un Codice della Strada vecchissimo, non al passo con le nuove forme di mobilità, per favorire il Noleggio con conducente di UberBlack. In quanto a UberPop, i taxi alternativi guidati da privati, il discorso è molto più delicato e complesso, perché vede protagonisti privati cittadini senza licenza.

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