Risarcimento lesioni fisiche: le compagnie contro il M5S

Risarcimento lesioni fisiche: le compagnie contro il M5S M5S

M5S, FI e Sel vogliono abolire l'obbligo di accertamento strumentale e l'Ania minaccia nuovi rincari delle assicurazioni

1 Febbraio 2016 - 08:02

Rca: in Senato si gioca una partita molto importante. Il Disegno legge Concorrenza attende l'ok definitivo dell'Aula per diventare legge, ma c'è una pioggia di emendamenti (modifiche) al testo su cui si è acceso il dibattito. M5S, FI e Sel vogliono abolire l'obbligo di accertamento strumentale per le lesioni fisiche, introdotto nel 2012, e già smontato dai Tribunali, perché troppo favorevole alle assicurazioni: vedi qui. La norma è nata quattro anni fa per combattere le frodi (colpi di frusta fasulli, basati solo sulle dichiarazioni dei danneggiati, dicono le compagnie); ma correttamente M5S, FI e Sel vogliono difendere gli interessi degli automobilisti: spesso, ci sono lesioni vere ed esistenti che non emergono dal solo esame strumentale; occorre la valutazione del medico specialista. Questi emendamenti hanno causato un'esplosione d'ira dell'Ania (Associazione delle assicurazioni), ovviamente interessate a tutelare i propri interessi: meno rimborsi, più profitti (vedi qui).

“PROPOSTE INACCETTABILI” – Passando in rassegna le richieste di modifica presentate al Senato, l'Ania parla di “proposte inaccettabili”. L'allarme è in particolare per gli emendamenti presentati da M5S, FI e Sel che aboliscono l'obbligo di accertamento strumentale (la radiografia) dei colpi di frusta. La norma del 2012 che ha introdotto quel tipo di accertamento, spiega il direttore generale Dario Focarelli, ha permesso una diminuzione dei danni fisici lievi da 580.000 del 2011 a 370.000 nel 2014, 210.000 feriti in meno, con risparmi per 1 miliardo l'anno. La dimostrazione, spiega, che in moltissimi casi i danni denunciati alle compagnie erano inesistenti o si trattava di frodi.

QUANTI SOLDI BALLANO – La riduzione del costo dei risarcimenti legati alle microlesioni si è tradotta in un risparmio di 25 euro a polizza, calcola l'Ania: tenuto conto che in Italia ci sono oltre 40 milioni di polizze Rc auto, il risparmio è stato di un miliardo l'anno. Noi aggiungiamo che questo risparmio è a favore delle compagnie, che già ottengono profitti stellari. A fronte di una fortissima diminuzione del traffico, dei sinistri e dei risarcimenti.

SECONDA SPALLATA – Ma l'Ania rincara la dose. La parte del provvedimento relativa alla Rc auto, spiega Focarelli, è già stata “annacquata” alla Camera e rischia ora di essere snaturata al Senato. Perché “annacquata”? Ecco la nostra spiegazione: perché il testo originario includeva il risarcimento in forma specifica: l'obbligo sostanziale per l'automobilista di rivolgersi alla carrozzeria convenzionata con la compagnia (vedi qui). L'Ania parla quindi di futuri aumenti dei prezzi Rca. Ed è in allarme per le tabelle sul danno biologico. Alla Camera sono state assunte come punto di riferimento per tutta Italia le tabelle applicate a Milano: una scelta, sostiene l'Associazione, che di per sé non avrebbe alcun effetto sui prezzi. L'obiettivo delle assicurazioni? Dimezzare i risarcimenti a chi subisce una grave lesione fisica: vedi qui.

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