RCA: l'Aneis contesta la Vicari

RCA: l'Aneis contesta la Vicari Decreto RC Auto: l'Associazione nazionale esperti infortunistica stradale contro la senatrice Vicari

Decreto RC Auto: l'Associazione nazionale esperti infortunistica stradale contro la senatrice Vicari

23 Gennaio 2014 - 05:01

L'articolo 8 del decreto Destinazione Italia, che rivoluziona la RCA, tocca punti così delicati da scatenare polemiche quotidiane. Adesso, l'Aneis (Associazione nazionale esperti infortunistica stradale) si scaglia contro la senatrice Simona Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico. Che ha fortemente spinto a favore dell'emanazione del decreto in questione. SicurAUTO.it ha sentito direttamente il presidente dell'Aneis, Luigi Cipriano, che ironizza: “È bello sapere che il sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari è soddisfatta di tutte le novità sulla RC Auto introdotte, causa l'urgenza, con decreto legge”. E qui sta la prima frecciata: “Dove sta l'urgenza? Perché un decreto?”. Non solo: “È soddisfacente sapere che l'opposizione alla norma (riparazione presso carrozzerie convenzionate e divieto di cessione del credito) da parte dei carrozzieri non trova alcuna giustificazione: tanto che importa della libera concorrenza? Che importa della sopravvivenza di migliaia e migliaia di artigiani e piccole imprese che, fino a ora, hanno contribuito con il proprio onesto lavoro a sostenere l'economia italiana?”. Ecco il secondo affondo di Cipriano, in riferimento alle due norme che considera “regali alle Assicurazioni”.

TESTIMONIANZE E FRETTA – “È rassicurante sapere – ironizza ancora Cipriano – che finalmente i testimoni di un sinistro, non indicati nel frettoloso e spesso incompleto rapporto della Polizia intervenuta per i rilievi, non saranno ammessi”. Inoltre, “rincuora sapere che il diritto al risarcimento decadrà in caso di richiesta presentata oltre novanta giorni dal fatto e così, finalmente, le Compagnie potranno archiviare il caso in modo da evitare le denunce tardive. Insomma, giustizia è fatta”. Cipriano considera anche queste norme regali alle Compagnie. In definitiva, se i carrozzieri, gli avvocati, i patrocinatori stragiudiziali, i medici, i periti e l'associazione delle vittime della strada protestano energicamente, il sottosegretario Simona Vicari difende altrettanto energicamente le norme sulla RC Auto contenute nel decreto: “Almeno una persona – dice Cipriano – è convinta della bontà del decreto, già, perché anche le Compagnie non ne sono più tanto convinte”. Il riferimento è alle critiche che le stesse Assicurazioni hanno mosso al decreto.

L'INVITO ALLA SENATRICE – Cipriano invita la Vicari, prima della conversione in legge del decreto, a ricevere una delegazione di esperti professionisti del settore RC Auto, e rappresentanti delle vittime della strada, “al fine di acquisire maggiori conoscenze ed elementi di valutazione onde evitare interventi a strenua difesa di norme per molti aspetti incostituzionali, comunque penalizzanti soprattutto per i cittadini danneggiati e per oneste categorie di lavoratori. Norme, come da oltre un decennio siamo abituati a vedere e subire, tutte a favore della lobby delle Compagnie assicuratrici”. Perché non va dimenticato un dato, denuncia l'Aneis a SicurAUTO.it: “Dal 2000 a oggi, le RCA sono salite del 195%, mentre i sinistri e le vittime sono in costante fortissimo calo: e allora, ci sono già i margini per una riduzione fortissima delle tariffe. A che serve un decreto che fa altri regali alle Compagnie?”.

IL SECONDO FRONTE CALDO – Poi Cipriano si riferisce al danno biologico, ossia alle macrolesioni, i cui risarcimenti potrebbero essere dimezzati in futuro: questo è un secondo fronte, che non ha a che fare col decreto Destinazione Italia. “Si rammaricheranno moltissimo, invece, tutti quei mistificatori che non hanno più l'uso delle gambe, paraplegici, invalidi e vittime della strada nell'apprendere che nel decreto legge non è stato possibile inserire le tabelle per il risarcimento delle lesioni gravi sul territorio nazionale e, fino a quando ciò non avverrà, dovranno essere risarciti con qualche soldo in più, come da tabelle di Milano validate, sicuramente per errore, dalla Cassazione”. In compenso, ci sono altre norme che rischiano seriamente di ledere i diritti dei danneggiati, con lesioni lievi…

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