Ragusa: autovelox folle flasha e spaventa tutti

Ragusa: autovelox folle flasha e spaventa tutti In quel di Ragusa

In quel di Ragusa, il flash dell'autovelox installato sulla Vittoria-Scoglitti fa tilt: per un'ora, fotografava tutte le vetture

28 Ottobre 2013 - 05:10

Rispetti il limite di velocità, sei prudente, eppure un autovelox ti flasha: possibile? Sì, in provincia di Ragusa, dove il flash dell'autovelox installato sulla Vittoria-Scoglitti è impazzito. E così, come racconta il Corriere di Ragusa, che ha percorso quel tratto di strada dalle 19 alle 20 di lunedì 21 ottobre, anche sotto il limite di 60 km/h, s'è visto fotografare dalla macchinetta, che attribuiva eccessi di velocità a tutti i mezzi. Al comando di Polizia municipale sono arrivate segnalazioni, tanto che il comandante Cosimo Costa ha dovuto rassicurare ufficialmente gli automobilisti e scusarsi per l'inconveniente.

TUTTE FOTOGRAFATE – “A partire dalle 19 – ha spiegato Costa -, il flash dell'autovelox ha iniziato ad accendersi a ogni passaggio di auto”, e questo indipendentemente dalla velocità con cui la stessa transitava. Normale che il flash abbia ingenerato negli automobilisti la preoccupazione che potesse essere elevata a loro carico la sanzione per eccesso di velocità, nonostante che gli stessi avessero percorso quel tratto di strada mantenendo l'andatura al di sotto del limite consentito (che è di 60 Km/h). Sono pertanto pervenute alcune telefonate al Comando di Polizia municipale che descrivevano l'accaduto e chiedevano l'intervento di una pattuglia sul posto per una verifica.

SOLUZIONE VELOCE – “Il personale di Polizia municipale – ha aggiunto Costa – si è subito reso conto di ciò che stava accadendo e ha prontamente rintracciato il personale tecnico. Questo si è recato sul posto per ristabilire il normale funzionamento del flash e ha accertato che nessuno scatto era stato registrato dall'apparecchiatura in quel frangente”. Il Comando di Polizia municipale si è scusato per l'inconveniente e nel contempo ha rassicurato tutti gli automobilisti che sono transitati sulla S.P. 17 dalle ore 19 alle ore 20 (ora in cui è stata ristabilita la funzionalità del flash) che nessuno di loro sarà raggiunto da verbale per eccesso di velocità, in quanto l'apparecchiatura non ha registrato alcuna violazione.

DISAVVENTURA FINITA – È un bene che l'ente locale sia stato così sollecito nell'intervento, tranquillizzando immediatamente gli automobilisti: ovviamente, se invece al flash dovesse corrispondere una multa, e se la famigerata busta verde con all'interno il verbale dovesse arrivre a cada del proprietario dell'auto transitante fra le 19 e le 20 nel tratto “incriminato”, basterebbe difendersi in autotutela al Comando di polizia municipale. Sarà sufficiente ricordare l'accaduto, anche attraverso una stampata di un articolo di un mezzo di comunicazione che ha riportato la “momentanea follia” dell'autovelox. È stata anche la prova che quelle macchinette (il discorso vale per tutti gli strumenti in Italia) non sono infallibili, e che necessitano di tarature periodiche (pur restando regolari, secondo la giurisprudenza prevalente), non solo di una singola omologazione.  La questione della taratura è molto strana. Nel 2005, come spiega Maurizio Caprino sul blog Strade sicure, in assenza di leggi nazionali o direttive europee specifiche, i ministeri delle Infrastrutture e dell'Interno concertarono un'interpretazione per uscire dall'assedio di un contenzioso che rischiava di travolgere loro e i Comuni dotati di misuratori di velocità. Con un paio di circolari, confermarono che non esiste alcun obbligo legale di taratura, ma stabilirono la prassi secondo cui gli apparecchi vanno tarati solo quando si vuole utilizzarli in modalità automatica (cioè senza il presidio di agenti). Il tutto dovuto al fatto che non c'erano abbastanza laboratori accreditati a fare tutte le tarature, che sono le uniche operazioni con le quali possono essere scoperti i minimi scarti di misura dovuti a quelle piccolissime deformazioni o ad altre cause impercettibili. Insomma, nessun obbligo di taratura, ma una prassi (a certe condizioni della Polstrada): bizzarro, no?

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