Prezzi benzina: dopo la flessione, a rischio rialzo per Sandy

Prezzi benzina: dopo la flessione, a rischio rialzo per Sandy I prezzi della benzina erano leggermente calati

I prezzi della benzina erano leggermente calati, ma il ciclone Sandy potrebbe farli alzare

31 Ottobre 2012 - 06:10

Automobilisti senza pace in fatto di prezzi del carburante: avevano trovato un minimo d'ossigeno, con un leggero ribasso dei listini, ma ora forse il ciclone Sandy farà di nuovo alzare le tariffe.

QUOTAZIONI – Come rilevava la Figisc (sindacato gestori) qualche giorno fa, la quotazione del greggio è di recente diminuita attestandosi da 87 ad 84 euro/barile. Anche l'andamento delle dinamiche dei prodotti raffinati è stato ribassista, con una variazione in diminuzione di 1,4 eurocent/litro per la benzina (con IVA) e di circa 2,6 per il gasolio. Il trasferimento di queste dinamiche si è riflesso in maniera differenziata sui prezzi alla pompa, che da venerdì scorso sono scesi per la benzina di -3,8 eurocent/litro e di -1,6 eurocent /litro per il gasolio. In un mese (dal 26 settembre), le quotazioni internazionali dei prodotti sono scese di 4,6 cent/litro per la benzina e di 2,3 per il gasolio, mentre i prezzi alla pompa sono calati di 4,7 cent/litro per la benzina e di 1,4 per il gasolio.

AL DISTRIBUTORE – Secondo Quotidiano Energia, con le quotazioni ancora in calo sui mercati internazionali, ci sono code di ribassi sulla benzina per i prezzi raccomandati, dopo la raffica di discese registrate nelle scorse ore. Gli interventi odierni sulla “verde”, secondo il monitoraggio di QE, sono quelli di Shell (- 1 cent euro/litro), Q8 (- 0,8) e TotalErg (-0,6). Prezzi sul territorio in contrazione costante. Le “punte” sono adesso per la benzina 1,917 euro/litro, per il diesel 1,815 e per il gpl 0,874. Le medie nazionali si posizionano invece a 1,856 euro/litro per la “verde”, 1,779 per il diesel e 0,851 per il gpl.

CICLONE – Ma il ciclone tropicale Sandy, abbattutosi anche su Giamaiaca e States, può cambiare le cose: ha portato una tempesta record a New York la sera del 29 ottobre, con strade e tunnel allagati pure a Manhattan. Il triste bilancio parziale dell'uragano è di una cinquantina di morti in USA, che vanno ad aggiungersi alle 69 delle isole caraibiche. Senza elettricità otto milioni e mezzo di persone e danni per 20 miliardi. Il presidente Obama dichiara lo stato di calamità. Al di là di questa tragedia, Sandy potrebbe anche far alzare il prezzo della benzina: ha quasi azzerato l'attività delle raffinerie dell'East Coast. Il passaggio di Sandy ha ridotto anche la domanda, alla luce della chiusura di aeroporti, uffici e scuole. Citigroup stima che il passaggio dell´uragano potrebbe portare a un calo delle richieste compreso tra gli 1,5 ed i 3 milioni di barili entro la fine della settimana. “Sandy – rilevano gli analisti di Bnp Paribas in un report – arriva in un momento in cui le scorte sono sotto gli standard: gli stock di benzina si attestano a 199 milioni di barili, 5 in meno rispetto alla media e cinque anni, mentre quelli di distillati sono pari a 188 milioni, 31 in meno rispetto al dato quinquennale”. E in generale l'allarme e il nervosismo sui mercati internazionali causato da Sandy rischia di far salire il prezzo della benzina.

ACCISA PROLUNGATA? – Intanto, il Governo Monti ha proposto di rendere strutturali fino al 2016 gli aiuti fiscali al cinema, nella Legge di stabilità: è un'accisa sul carburante, per il finanziamento alla cultura, introdotta nel marzo 2011. All'epoca, l'Esecutivo annunciò che le accise sarebbero salite di 1 o 2 centesimi per recuperare risorse da destinare all'industria cinematografica, evitando la tassa sul cinema. Un'accisa che avrebbe dovuto essere provvisoria, sino a fine dicembre 2013, ma rischia di essere allungata come minimo sino a fine 2016. Diventerà eterna come tutte le altre?

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