Multe Milano: il Comune dice addio a Equitalia

Multe Milano: il Comune dice addio a Equitalia Milano darà l'addio a Equitalia: a fine 2013

Milano darà l'addio a Equitalia: a fine 2013, il Comune abbandonerà l'agenzia e si riscuoterà da sé crediti e multe

2 Settembre 2013 - 05:09

Dal 2014, il Comune di Milano effettuerà in proprio la riscossione di tributi locali e multe stradali: secondo indiscrezioni, Palazzo Marino darà infatti l'addio a Equitalia, l'agenzia per la riscossione dei crediti.

TASSE E VERBALI – Sono in ballo arretrati di tasse e imposte, e anche multe stradali: divieti di sosta, Area C (ricordiamo che, in un anno, scattano verbali per 50 milioni di euro solo per il mancato pagamento del ticket d'ingresso in centro). Il Comune, inoltre, creerà un task force per scovare chi dichiara un falso reddito, più basso, al fine di beneficiare di agevolazioni e incentivi. Gran parte del lavoro passerà all'ufficio Direzione entrate, assessorato al Bilancio. Tarsu, Tares, ma anche ex Ici, Cosap, senza dimenticare gli affitti delle case del Comune, e poi le multe stradali.

QUANTI SOLDI MANCANO – L'amministrazione vuole far pagare al milanese non più di 1.012 euro per la pratica di esazione svolta dal Comune, contro circa l'8 per cento imposto da Equitalia. L'assessore al Bilancio, Francesca Balzani si dice “convinta che la riscossione gestita internamente eviterà molte farraginosità, perché consentirà procedure personalizzate. E l'intenzione è anche quella di alleggerire i costi del cittadino”. Ovviamente, occorre che da Roma arrivi il segnale giusto: il Governo deve varare un decreto ponte per il passaggio di consegne Equitalia-Comune. Serve un regolamento che disciplini per esempio le posizioni già pendenti. Parliamo, dal 2000 al 2011, di arretrati per 816 milioni, con le contravvenzioni al Codice della strada che sono la parte più importante dei potenziali incassi. I tecnici del settore procedure sanzionatorie del Comune stimano si tratti di verbali non pagati fra gli 800mila e un milione e 50mila, per un valore fino a 137 milioni di euro. Palazzo Marino intende recuperare in tre anni 96 milioni di euro di tasse arretrate.

SMARCARSI DA EQUITALIA – D'altronde, a maggio 2013, Equitalia, l'agente nazionale della riscossione (che raccoglie le entrate anche per gli Enti locali) aveva scritto a 6.000 degli 8.000 Comuni italiani per chiedere di non inviare più ruoli: non avrebbe più riscosso le vecchie multe non pagate dagli automobilisti. Dopodiché, è arrivata una proroga di sei mesi: Equitalia ancora “al lavoro” per i Comuni. Così, gli enti locali sono a posto per tutto il 2013. È anche possibile che scatti l'ennesima proroga, ma intanto i Comuni cercano altre soluzioni, Milano per prima. Senza considerare le parole del sindaco Pisapia: “Non è possibile certo ignorare come i tagli subiti dal Comune di Milano negli ultimi anni, a cui si aggiunge il rischio di ulteriori penalizzazioni, rendano difficili le scelte legate al bilancio. Da parte mia però voglio assicurare tutti che, come abbiamo sempre fatto, alla base della nostra azione ci sarà soprattutto il criterio dell'equità. Proprio per questo è assolutamente necessario che il Governo mantenga l'impegno preso con l'Anci di garantire ai Comuni tutte le risorse che sarebbero derivate dall'Imu. Non possiamo però affrontare la crisi da soli, per questo ci vuole uno sforzo congiunto di tutti i protagonisti della vita cittadina. Questa collaborazione potrà essere fondamentale per affrontare la difficile congiuntura che stiamo vivendo e favorirà la ripresa economica e sociale per cui tutti ci stiamo impegnando”. Insomma, senza Imu, il Comune avrà ancora più bisogno del denaro dei cittadini per far fronte alle spese e al rosso di bilancio: un tentativo di raddrizzare la baracca che passa anche attraverso la riscossione delle vecchie multe stradali non pagate.

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