Mercato dell'auto 2012: un anno complicato per l'Europa (-7,8%)

Mercato dell'auto 2012: un anno complicato per l'Europa (-7,8%) Europa occidentale area critica in un mercato mondiale in crescita. Il mercato inglese l'unico a chiudere in attivo

Europa occidentale area critica in un mercato mondiale in crescita. Il mercato inglese l'unico a chiudere in attivo

18 Gennaio 2013 - 07:01

Anche a dicembre il mercato europeo dell'auto segna una flessione a doppia cifra. Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell'Unione Europea allargata e dell'EFTA1 nel mese sono state totalizzate 838.428 immatricolazioni, il 16% in meno rispetto a dicembre 2011. Nell'intero 2012, i volumi complessivi si attestano a 12.527.912 unità, con una contrazione del 7,8% rispetto al 2011.

ITALIA FANALINO DI CODA – “In un mercato mondiale complessivamente in crescita, l'Europa occidentale ha rappresentato nel 2012 un'area critica – dichiara Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. I maggiori mercati chiudono l'anno con il segno negativo, ad eccezione del Regno Unito, con pesanti perdite per l'Italia (-19,9%), la Francia (-13,9%) e la Spagna (-13,4%). Le persistenti difficoltà della situazione economica europea hanno continuato ad alimentare, durante l'anno da poco concluso, un clima di incertezza e sfiducia che accompagna anche questo inizio 2013. Nei singoli Paesi, l'industria automotive si prepara ad affrontare un anno ancora problematico, attrezzandosi per le sfide sempre più impegnative poste dalla competizione globale.

TARGET: 2 MILIONI DI IMMATRICOLAZIONI- L'Italia deve lavorare da subito per tornare a livelli di mercato analoghi a quelli di Francia e Regno Unito, ovvero attorno ai 2 milioni di immatricolazioni all'anno. Un obiettivo assolutamente raggiungibile purché rappresentanti della filiera e organi istituzionali mettano in campo un piano d'azione coordinato che punti a superare i limiti posti alla competitività e allo sviluppo da una serie di fattori penalizzanti, che vanno dalle misure sfavorevoli per il settore – come la riduzione della deducibilità del costo delle vetture aziendali, l'imposta sulle autovetture sportive, l'IPT – alle condizioni svantaggiose del sistema Paese – come i costi dell'energia e le condizioni di accesso al credito, per citarne solo alcune”.

ITALIA A 22,5% – Passando all'analisi dei singoli maggiori mercati, l'Italia chiude il mese di dicembre in ribasso del 22,5%, per un totale di 86.735 unità immatricolate, in linea con i volumi di dicembre 1993. Si tratta della tredicesima flessione consecutiva a doppia cifra. Nell'intero 2012, le immatricolazioni complessive ammontano a 1.402.089 unità, con una contrazione del 19,9% sul 2011. L'Italia ha quindi perso il 44% del mercato rispetto al picco di immatricolazioni del 2007 (2.493.105 unità). Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 50.653 immatricolazioni nel mese (-17,9%). Mantiene il segno positivo il marchio Jeep, con immatricolazioni in crescita dell'11,4% rispetto a dicembre 2011. Nel 2012, i volumi totalizzati in Europa si attestano a 798.542 unità (-15,8%). Sempre positiva la performance del marchio Jeep, in rialzo del 19%.

IN SPAGNA NOLEGGIO IN CRESCITA – La Spagna totalizza a dicembre 51.197 unità immatricolate, con una flessione del 23% rispetto a dicembre 2011. Nell'intero 2012 i volumi si attestano a 699.589 unità, pari al 13,4% in meno rispetto al 2011. Le vendite di vetture ai privati sono calate del 17,3% nel mese e del 12,9% nel 2012; per le vetture aziendali le flessioni sono state rispettivamente del 37,6% e del 19,4%, mentre il noleggio è risultato in crescita a dicembre (+11,6%), pur calando del 3,2% nel 2012. L'Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC fa notare che per effetto del Plan PIVE sono state registrate più di 1.500 prenotazioni di vetture al giorno nel mese. Dalla sua entrata in vigore ad oggi, il Piano ha superato le aspettative, facendo registrare quasi 65.000 operazioni e impegnando oltre l'80% dei fondi previsti, alimentando il recupero della fiducia e l'afflusso dei consumatori presso i concessionari e innescando, così, un virtuoso processo di rilancio dell'economia e di svecchiamento del parco circolante in chiave ambientale e tecnologica. L'Associazione sottolinea, quindi, l'importanza della continuità della misura, guardando a un 2013 ancora complicato dal punto di vista dell'andamento dei consumi.

FRANCIA PRIMA PER AUTO ELETTRICHE – La Francia a dicembre ha totalizzato 160.314 immatricolazioni, con una contrazione del 14,6% sullo stesso mese del 2011. A parità di giorni lavorativi, il calo risulta contenuto al 6% (20 giorni a dicembre 2012 contro 22 giorni l'anno precedente). Nel 2012 i volumi complessivi si attestano a 1.898.760 unità, con una flessione del 13,9% sull'anno precedente, che ha contato lo stesso numero di giorni lavorativi (253). Perde volumi anche il mercato dell'usato, con una flessione dell'1,3% nel 2012. La quota delle nuove vetture diesel immatricolate nel 2012 si attesta al 72,9%, in calo del 13,3% rispetto al 2011. Secondo AVERE – The European Association for Battery, Hybrid and Fuel Cell Electric Vehicels (associazione professionale per lo sviluppo della mobilità elettrica), nel 2012 la Francia si aggiudica la qualifica di primo mercato europeo per le vetture elettriche, rappresentando il 35% delle immatricolazioni nell'Unione europea, davanti alla Norvegia (15%) e alla Germania (13%).

GERMANIA: 2013 DENSO DI SFIDE – Il mercato tedesco registra a dicembre 204.331 immatricolazioni, con una flessione del 16,4% rispetto a dicembre 2011. Nel 2012 le immatricolazioni complessive raggiungono 3.082.504 unità, contenendo la contrazione al 2,9% sull'anno precedente. Il Presidente dell'Associazione tedesca dell'industria automotive VDA attribuisce il risultato di dicembre agli effetti di calendario (4 giorni lavorativi in meno rispetto a dicembre 2011). Rispetto al risultato annuale, sottolinea come la Germania abbia dimostrato di essere un mercato più forte di quello dell'Europa occidentale nel suo complesso, pur considerandolo un risultato non soddisfacente. Negli ultimi due anni, la crisi del debito nell'Eurozona ha prodotto un clima di forte incertezza presso i consumatori, deprimendone, in generale, il mood. Il 2013 si presenta ancora denso di sfide per l'industria automotive, che in Germania si aspetta una situazione economica stabile e volumi di vendite attorno ai 3 milioni di unità per il mercato dell'auto.

MERCATO INGLESE IN POSITIVO  – Il mercato inglese è l'unico a chiudere il mese con un segno positivo (+3,7%) per un totale di 123.557 immatricolazioni. Nel 2012 il mercato si attesta a 2.044.609 unità – il volume annuale più alto dal 2008 – in crescita del 5,3% rispetto al 2011, seppur ancora distante dai livelli pre-crisi del 2007 (-14,9%). Nell'anno da poco concluso, le vendite ai privati sono cresciute del 12,9%, complici la regolarità dei cicli di sostituzione delle vetture, le offerte promozionali e gli incentivi, nonché il passaggio di alcuni clienti dal mercato dell'usato al mercato del nuovo. Le vendite di vetture ad alimentazione alternativa sono cresciute del 9,4% nel 2012, raggiungendo una quota di penetrazione dell'1,4%, mentre la media delle emissioni di CO2 di tutte le vetture nuove vendute è scesa a 133,1 g/km, il 22,7% in meno rispetto a dieci anni fa. L'Associazione inglese dell'industria automotive SMMT prevede un 2013 stabile, in cui produttori e reti di vendita confermeranno l'impegno nell'offerta di vetture sempre più innovative ed efficienti.

In allegato le tabelle ANFIA relative alle immatricolazioni delle vetture in Europa nel mese di DICEMBRE 2012.

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