L'Intelligenza Artificiale conquista l'Automotive: 14 miliardi di dollari

L'Intelligenza Artificiale conquista l'Automotive: 14 miliardi di dollari I veicoli sono l'ideale per l'Intelligenza Artificiale: guida autonoma

I veicoli sono l'ideale per l'Intelligenza Artificiale: guida autonoma, servizi e comfort a bordo muoveranno miliardi di dollari, 14 entro il 2025

9 Agosto 2017 - 03:08

Quello che sembrava futuribile è già attuale e così la frontiera del possibile si è spostata in territori che sembravano fantascientifici solo pochi anni addietro. Volete un esempio? L'Intelligenza Artificiale, che sembrava soltanto materia per Isaac Asimov e e altri scrittori di Science Fiction, è oggi un settore industriale consolidato con tanto di ricerca applicata ,business plan, stime e investimenti. L'automotive è in prima fila in questa frontiera (leggi che perfino un fornitore “classico” come Valeo apre un centro tecnologico per l'Intelligenza Artificiale e le auto robot) tecnologica e un recente studio evidenzia le ricadute dell'AI nel settore, elenca i campi di applicazione e ne quantifica i ricavi, in aumento vertiginoso in pochi anni.

MOLTISSIMI RICAVI IN POCO TEMPO Lo studio si deve a Tractica, società di market intelligence focalizzata nelle interazioni umane con le tecnologie. Il rapporto cita una cifra che, alta in assoluto, diventa strabiliante pensando alla base di partenza: 14 miliardi di dollari di ricavi nel 2025, partendo dai 404 milioni dell'anno scorso.

Questo raccolto rigoglioso, secondo Tractica, implica un tasso annuo composto di crescita del 48,3% e deriva da campi di applicazione che coprono praticamente tutto il settore: oltre alla sin troppo ovvia guida autonoma abbiamo servizi personalizzati di bordo, costruzione di modelli del mondo reale, manutenzione predittiva (leggi delle gomme Pirelli Connesso già pronte per il mercato), localizzazione e mappatura, fusione dei dati dei sensori, previsione della domanda di trasporto pubblico e dei flussi di traffico (sapevi che il traffico dipende da 1 auto su 10? Leggi dell'algoritmo anti ingorgo), simulazione per “addestrare” l'AI, riconoscimento di stanchezza, emozioni, gesti e tanto altro ancora.

GUIDA AUTONOMA E NON SOLO È quindi evidente che l'AI non è limitata alla guida autonoma (leggi che Nvidia, molto avanti nell'Intelligenza Artificiale, sta collaudando la sua auto-robot): secondo Keith Kirkpatrick, principal analyst di Tractica, Fornitori e Costruttori si rendono conto che i “motori” dell'AI possono essere usati anche per rendere la vita di bordo più confortevole. Pensiamo alle tecniche di processamento del linguaggio naturale (NLP) e a quelle di machine learning: grazie a loro si potranno creare assistenti virtuali che non solo risponderanno a comandi vocali formulati in linguaggio naturale ma che potrebbero dedurre, dalle abitudini umane, quali azioni compiere senza bisogno di un comando diretto.

Queste tecnologie stanno già arrivando nei veicoli, anche se la loro introduzione avviene con gradualità per ragioni che vanno dalla necessità di garantire la sicurezza, alla volontà di garantire un funzionamento naturale e più agevole possibile, passando per i tempi di accettazione da parte del pubblico.

ACQUISIZIONI A RITMO SERRATO Tractica ritiene che, se ad oggi il mercato dei sistemi AI è in uno stato comparabile all'infanzia, un futuro di forte crescita è praticamente assicurato. I sistemi di Intelligenza Artificiale, detto in sintesi, utilizzano dati e algoritmi per imitare le funzioni cognitive della mente umana, ad esempio la sua capacità di imparare e risolvere i problemi in modo indipendente. In pratica si vuole coniugare, segnatamente nell'automotive, un meccanismo di azione potente e flessibile come quello umano con i fulminei tempi di reazione, i “sensi” sviluppati (pensiamo alla comunicazione Vehicle-to-Infrastructure) e la precisione delle macchine. Alle sirene dell'AI non rimangono immuni persino Case “compassate” come Mercedes (leggi degli accordi Mercedes-Nvidia per portare l'AI nelle automobili) ma sono le aziende dell'Hi-Tech che fanno incetta di nomi specializzati. Nei primi 7 mesi dell'anno Baidu ne ha comprate 3, Google e Apple 2 mentre Amazon, Microsoft, Sophos, Ford (sappiamo dell'acquisizione di Argo AI), Meltwater Group e Spotify una ciascuno.

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