Volkswagen mette il sigillo top secret sugli esiti dell'indagine interna del Dieselgate, intanto la Procura apre un'indagine sui vertici di Wolfsburg
Come un focolaio difficile da spegnere, sempre pronto a divampare in un incendio, il Dieselgate continua a fornire argomenti a giornalisti di ogni settore e anche alla magistratura. Volkswagen ha praticamente concluso l'approfondita indagine interna ma ha deciso di metterne sotto chiave gli esiti e di non divulgare alcun report all'esterno dell'azienda. La decisione è dettata probabilmente dal desiderio di non aggravare la posizione dei manager e del personale responsabile; intanto la Procura di Stoccarda ha messo sotto indagine i vertici della Casa di Wolfsburg, scopriamo perché.
RIGOROSAMENTE SOTTOCHIAVE L'ESITO DELL'INDAGINE Subito dopo lo scoppio dello scandalo delle emissioni inquinanti che ha travolto come un fiume in piena Volkswagen, i vertici della Casa tedesca hanno commissionato un'indagine interna e indipendente, affidandone l'esecuzione a uno studio legale americano. Gli ispettori sono stati incaricati di ricostruire l'intera vicenda e accertare le responsabilità dell'accaduto (Intanto i motori richiamati per il Dieselgate girano male, scopri qui perché). Contrariamente a quanto promesso inizialmente da Wolfsburg, ciò di rendere pubblici i risultati dell'indagine, non verrà diffusa nessuna notizia in merito, tutto il lavoro degli investigatori è stato classificato top secret.
AZIONISTI DELUSI, LA TRASPARENZA SERVE ALL'IMMAGINE DEL BRAND Gli azionisti Volkswagen non hanno preso di buon grado la decisione del costruttore di tacere sulle verità scoperte e si sono apertamente dichiarati delusi. La pubblicazione dei risultati dell'indagine, secondo alcuni azionisti, avrebbe avuto un effetto benefico, dimostrando lealtà e trasparenza dell'azienda, alla delicata attività di recupero dell'immagine del marchio. Lo stesso Dieter Poetsch, presidente del consiglio di sorveglianza VW ha ammesso l'importanza della trasparenza ma ha motivato la scelta della Casa di secretare le informazioni come misura per scongiurare massicce conseguenze legali, soprattutto sul fronte americano del Dieselgate (Sapevi che Mercedes non venderà auto diesel negli USA?).
LA PROCURA FEDERALE DI STOCCARDA INDAGA SUI VERTICI VW Mentre a Wolfsburg si è deciso di lavare in casa i panni sporchi a Stoccarda la Procura federale ha avviato un'indagine che coinvolge l'AD Matthias Muller, l'ex CEO Martin Winterkorn e Dieter Poetsch, nata dopo la denuncia della BaFin, l'omologo tedesco della Consob, per presunta manipolazione del mercato azionario relativamente ai titoli di Porsche Automobil Holding SE (Scopri perché Piech è stato estromesso da tutte le cariche). L'accusa, nel dettaglio, è relativa alla mancata tempestiva comunicazione da parte di VW ai mercati dell'esplosione dello scandalo delle emissioni inquinanti. Quale sarà il finale di questo nuovo fronte del Dieselgate? I giudici tedeschi saranno ispirati dai colleghi d'oltreoceano o si manterrà la linea soft seguita fino ad ora?
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