Buche Roma: danni per 243 milioni di euro!

Buche Roma: danni per 243 milioni di euro! Allagamenti

Allagamenti, voragini, smottamenti: la capitale ha strade disastrate

10 Febbraio 2014 - 06:02

Come SicurAUTO.it aveva denunciato pochi giorni fa, per via della pioggia, a Roma ci sono crateri sparsi ovunque, con gravi problemi anche per la sicurezza stradale. Poche ore fa, una nuova frana causata dal maltempo a Monte Mario ha determinato la chiusura integrale di due importanti strade del quadrante nord ovest: la strada Panoramica, e la via Trionfale nel tratto compreso tra via San Tommaso d'Aquino e la Panoramica stessa. Al fine di limitare i disagi alla viabilità dell'intero quadrante il Campidoglio e il Corpo di Polizia locale di Roma hanno predisposto un piano per convertire la rete stradale alternativa a via Trionfale in corridoi ad alta percorribilità, attraverso apposita segnaletica per indirizzare i flussi, controlli continui per la repressione delle doppie file, orari alternativi di raccolta dei rifiuti da parte di Ama e la predisposizione di divieti di carico/scarico merci con la sola concessione della fascia oraria 12.00/14.00. I corridoi alternativi a via Trionfale sono: via della Camilluccia, per chi proviene dalle zone Trionfale e Monte Mario Alto; viale delle Medaglie d'Oro, per chi proviene dalle zone Balduina, Trionfale/Stresa/Mario Fani; via della Pineta Sacchetti, per chi proviene dai quartieri Torrevecchia, Ottavia e Palmarola. Le chiusure al traffico di via Trionfale si aggiungono alle limitazioni al momento esistenti su altre vie del quadrante interessate da dissesti causati dal maltempo. Si invitano pertanto i cittadini a limitare al massimo gli spostamenti in direzione di via Trionfale e a utilizzare la viabilità alternativa descritta.

UN DISASTRO – S'è trattato, va detto, di un fenomeno meteorologico di portata eccezionale, definito dagli esperti “alluvione lampo”. Tra il 30 e il 31 gennaio, in solo 12 ore, è caduto il 15% della pioggia che normalmente si riversa sulla capitale in un anno. Allagamenti, voragini, smottamenti hanno interessato gran parte della capitale soprattutto nella zona a nord e nell'area prossima al litorale con la conseguente interruzione di servizi e l'apertura di criticità nella viabilità e nel trasporto pubblico. Il totale dei danni causati nel territorio cittadino ammonta, secondo i dati diffusi dal Campidoglio, a oltre 243 milioni di euro, il 90% dei quali riguarda edifici e infrastrutture. L'amministrazione capitolina ha attivato tutte le strutture di soccorso e assistenza. Settecento gli interventi effettuati in questa settimana anche con l'ausilio di volontari, “sturate” 25.000 caditoie e aspirati con le idrovore 500 milioni di litri d'acqua. Oltre 150 le tonnellate di materiali ingombranti rimosse dall'AMA. Evacuati 150 nuclei familiari, distribuiti 6000 pasti, accolte in strutture ricettive circa 300 persone. A disposizione dei cittadini una serie di numeri: per segnalazioni e richieste di intervento 06.67109200 o 800.854854 presso la Protezione civile in funzione 24 ore al giorno oltre al numero verde 800.44.00.22 SOS. Per informazioni sulla viabilità 06.67691 della Polizia locale; per informazioni sul trasporto pubblico 06.57003 dell'Agenzia della mobilità.

STRADE: E TUTTI I NODI VENNERO AL PETTINE – Come sempre accade in Italia, ora – cioè quand'ormai è tardi – si discute delle caude del disastro. Il sindaco Ignazio Marino ha posto l'accento sull'edilizia spontanea: “I sopralluoghi di questi giorni sono serviti, tra l'altro, a far emergere in modo drammatico un dato: in molte zone alluvionate esiste un'edilizia spontanea, nata decenni fa, che ha compromesso il delicato equilibrio idrogeologico della città, favorendo gli allagamenti. Un dato oggettivo che non si può rimuovere ma dal quale occorre ripartire”. Nel contempo, sul tema fognature sono stati sbloccati 60 milioni di euro fermi da sette anni a causa del Patto di stabilità, ed è stato avviato un “proficuo lavoro con i consorzi dei residenti per costruire la rete idrica e le fogne dove non ci sono, anche per mettere in sicurezza il territorio”. Intanto, circolare in macchina (o coi mezzi di superficie) significa esporsi a rischi per il mezzo, che può danneggiarsi per via delle buche; e gli incidenti sono in agguato, con grave pregiudizio della sicurezza stradale. La Città Eterna, gioiello del pianeta, messa in ginocchio dalla pioggia: incredibile. Se vi muovete in macchina, tenete gli occhi aperti: voragini come quelle nella foto si possono aprire da un momento all'altro. 

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1 Commento

Franco
17:02, 5 Gennaio 2017

Siete un giornale di BUFALE,la foto e`del 2014!

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