Batterie auto elettriche: Toyota ha il segreto della leggerezza in pugno

Batterie auto elettriche: Toyota ha il segreto della leggerezza in pugno Da un recente studio è emerso che i ricercatori Toyota hanno la soluzione per batterie leggere ed energetiche

Da un recente studio è emerso che i ricercatori Toyota hanno la soluzione per batterie leggere ed energetiche, ma restano alcuni ostacoli da superare

6 Maggio 2016 - 08:05

Il centro ricerca e sviluppo nordamericano Toyota è impegnato nello sviluppo di una nuova generazione di batterie da destinare ad un campo di applicazione molto vasto, dalla mobilità elettrica all'elettronica di largo consumo. Chimici e ingegneri lavorano a capo chino sulla messa a punto di una nuova tecnologia che esula dall'impiego del litio in favore del magnesio. La sperimentazione è promettente ma bisognerà lavorare e investire ancora tanto.

LE BATTERIE CHE FRENANO L'ELETTRICO La diffusione delle auto elettriche è fortemente condizionata da numerosi fattori e tra questi le problematiche legate a batterie e autonomia. Attualmente la tecnologia più diffusa è quella delle celle agli ioni di litio, la quale ormai ha svelato tutte le sue debolezze e limiti. Questa tipologia di batterie prevede l'impiego di robuste barre di grafite grazie alle quali fissare il volatile litio Questo comporta un maggiore peso degli accumulatori e limita la quantità di metallo utilizzabile, il che si traduce in una autonomia ridotta in rapporto alle dimensioni e peso degli accumulatori. Inoltre le batterie agli ioni di litio sono tendenzialmente instabili, anche per via dell'elettrolita liquido sul quale si basa il funzionamento di questi accumulatori. Toyota ha già dichiarato di lavorare a una nuova generazione di batterie al litio con elettrolita allo stato solido, ma le ultime recenti scoperte potrebbero cambiare il corso della storia e rivoluzionare il settore della mobilità elettrica.

STABILITA' ED EFFICIENZA CON IL MAGNESIO Come tutte le grandi scoperte, anche quella fatta da un ingegnere chimico Toyota è avvenuta per caso. Rana Mohtadi stava effettuando uno studio sui materiali per lo stoccaggio dell'idrogeno quando si è ritrovato a confrontarsi con il magnesio. Li si è accesa la lampadina ed è nata l'idea di poter realizzare una batteria al magnesio. Questo metallo è molto più stabile del litio e possiede una maggiore densità energetica; ciò significa che a parità di dimensioni dell'accumulatore, questo può immagazzinare più energia. Quindi, al momento in linea teorica, è possibile realizzare batterie più compatte, leggere, con maggiore durata e soprattutto più sicure rispetto a quelle agli ioni di litio (leggi la Tesla Model 3 potrebbe far fuori tutte le riserve di litio)

MANCA L'ELETTROLITA COMPATIBILE Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Angewandte Chemie International Edition e sono stati riportati i primi successi della sperimentazione. Lo stesso Mohtadi ha descritto con entusiasmo la scoperta e le potenzialità del materiale, dichiarando di stare lavorando alla ricerca di un elettrolita compatibile con il magnesio, in mancanza del quale la sperimentazione e lo sviluppo dei nuovi accumulatori non possono proseguire. Spegnendo un po' gli entusiasmi Toyota ha dichiarato che potrebbero trascorrere anche 20 anni prima che le batterie al magnesio possano arrivare sul mercato. Sinceramente, vista l'enfasi con la quale è stata diramata la notizia, quattro lustri per mettere a punto una nuova batteria sembrano una valutazione fin troppo cauta. Magari, vista l'importanza strategica del componente, il costruttore giapponese preferisce continuare a lavorare con un profilo basso e non attirare ulteriormente l'attenzione della concorrenza (Leggi LG e la Gigafactory europea).

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