Aeolo A9: la franco-cinese di PSA vuole fare la tedesca

Aeolo A9: la franco-cinese di PSA vuole fare la tedesca La nuova berlina su base C5 nata dalla partnership tra PSA e Dongfeng rafforza il sodalizio ma nome e design sembrano tutt'altro che orientali

La nuova berlina su base C5 nata dalla partnership tra PSA e Dongfeng rafforza il sodalizio ma nome e design sembrano tutt'altro che orientali

15 Marzo 2016 - 01:03

I cinesi di Dongfeng presentano la nuova ammiraglia Aeolo A9, una ammiccante berlina su base Citroen, e dimostrano che certi vizi sono difficili da abbandonare. Basta un'occhiata al nuovo modello per scorgere somiglianze pericolose, per non parlare del nome. A Ingolstad qualcuno starà già affilando la mannaia.

IL SALVATORE DI PEUGEOT SGOMITA PER UN POSTO AL SOLE – Il costruttore Dongfeng vanta un solido accordo di partenariato con il Gruppo francese PSA; nel 2014 ha infatti partecipato alla cordata di salvataggio del marchio Peugeot, acquistando, per ben 800 milioni di euro, una quota societaria del 14% (leggi come i cinesi hanno salvato il Leone Peugeot). L'azienda orientale ha un passato da costruttore di camion ed è determinata a ritagliarsi un ruolo di rilievo nel panorama automobilistico nazionale. Dal 2009 lavora infatti a una gamma completa e la scorsa primavera ha immesso sul mercato cinese la Aeolo L6, primo frutto della join venture con PSA, allestita sulla piattaforma della Citroen C4.

PROPULSORE DEDICATO, MA LE MANCA L'ANIMA – La berlina Aeolo A9 origina dalla solida base della Citroen C5 ed è costruita negli stabilimenti di Wuhan, fondati da Dongfeng e dal Gruppo PSA (leggi delle altre importanti Joint Venture PSA). Frutto della partnership è anche l'unica motorizzazione con la quale viene al momento offerta la berlina. Si tratta di un quattro cilindri turbo benzina da 1.8 litri appositamente realizzato per questo progetto. Parlando di design la cinese è equilibrata ma sembra peccare per mancanza di personalità e per di più trasuda ispirazioni occidentali, portando alla mente celebri modelli di origine tedesca. Osservando il frontale della nuova berlina cinese si prova una sensazione di dejavu e per certi versi torna alla mente la precedente generazione di Volkswagen Passat.

IL NOME A9 POTREBBE SOLLEVARE UN POLVERONE – Ma se il sospetto di una eccessiva somiglianza può essere facilmente argomentato e smontato, difficilmente il Gruppo Volkswagen digerirà la scelta del nome A9. Già nel 2014, in occasione del Salone di Los Angeles, venne presentata la Audi A9 Prologue, il sontuoso concept di ammiraglia coupé che dovrebbe arrivare sul mercato nei prossimi anni. A Ingolstadt la pianificazione della nomenclatura dei modelli è scrupolosa e non è escluso che il nome A9 sia già stato brevettato. Del resto noi italiani abbiamo visto con quale determinazione Audi è riuscita ad accaparrarsi le sigle Q2 e Q4, strappandole rispettivamente ad Alfa Romeo e Maserati.

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