Salvagente Nissan per l'auto elettrica

Salvagente Nissan per l'auto elettrica La scossa tarda ad arrivare sul mercato e in Italia sconti-ecologici sempre più alti

La scossa tarda ad arrivare sul mercato e in Italia sconti-ecologici sempre più alti, ben 8.550 euro sulla Nissan Leaf

8 Febbraio 2013 - 10:02

In un periodo in cui l'acquisto dell'auto, in Europa e in Italia, è puntualmente rinviato per una serie di valide ragioni, si fa sempre più difficile il cammino per quella elettrica. La scossa, insomma, non la vuole prendere nessuno ed il Marketing di quei costruttori che l'hanno realizzata non sanno più cosa inventarsi per attrarre la clientela.

I DATI SI COMMENTANO DA SE – La stagione dei saldi ha lunga vita, esattamente il contrario della durata delle batterie necessarie per farle muovere con una autonomia antistress. E per il logorio della vita moderna, rispolverando uno degli spot del Carosello tv, occorrerebbero fiumi di Cynar. Le belle statuine elettriche vorrebbero scrollarsi di dosso questa definizione, vorrebbero una volta per tutte privarsi della fascia, stile miss, di show cars, perchè nei Saloni dell'auto hanno sempre addosso i riflettori della notorietà. Ma una volta che si spengono le luci della ribalta ecco che le sirene elettriche ammaliano poco. Costano troppo e vengono snobbate e gli uomini del Marketing vogliono far muovere queste “marionette” ecologiche che assicurano emissioni zero. Le cifre, i numeri delle vendite sono eloquenti, non hanno bisogno di commenti. Nello scorso anno sono state vendute in Italia 520 auto elettriche con una quota dello 0,04% contro le 305 del 2011: tredici le offerte in listino (Citroen C Zero Aidream Attraction e Seduction, Mitsubishi i-MiEV, Nissan Leaf, Peugeot iON Access e Active, Renault Fluence ZE Dynamique, Smart Fortwo Electrict Drive Cabrio e Coupè ed ancora Tesla Roadster, Fiat 500, Think City e Fiat Qubo. Sul podio delle più vendute, a pari merito, Citroen C-Zero e Nissan Leaf con 146 unità a testa.

MANCA UNA STRATEGIA DI SUPPORTO – Ad inizio di questo mese, l'Acea (Associazione dei Costruttori europei di veicoli) ha fatto il punto sulla E-Mobility rivedendo verso il basso le previsioni di vendita dei veicoli elettrici nei prossimi anni (dando una forchetta che va dal 2 all'8% del mercato totale). L'Acea ha confermato l'assenza di una strategia di supporto al lancio del veicolo elettrico. Appare evidente che è necessario creare infrastrutture per favorirne la diffusione. Da notare che Enel ed Eni hanno concluso un accordo per l'installazione di colonnine di ricarica presso le stazioni di distribuzione dei carburanti. Lungaggini che lasciano sempre più perplesso il potenziale cliente che non vuole saperne di guidare con l'ansia di rimanere per strada con le batterie scariche.

L'IMPEGNO DI NISSAN – A correre ai ripari per venire incontro al cliente riottoso è stata, in questi giorni, la Nissan che già in gennaio aveva operato un primo ritocco di 3.000 euro sul prezzo della Leaf. Una politica che parte da lontano visto che la Casa giapponese ha scontato negli Usa del 18% questo modello che non ha soddisfatto gli obiettivi iniziali (meno della metà delle 20.000 unità previste nel 2012): oltreoceano il prezzo per il model year 2013 della S è sceso di 6.400 dollari ad una base di 28.800 dollari. In Italia Nissan ha lanciato la rivoluzione elettrica per tutti anticipando gli eco-incentivi statali e garantendo un beneficio cliente di 5.550 euro sull'acquisto della Leaf con il prezzo chiavi in mano di 29.950 euro. Eletta Auto dell'Anno in Europa, in Giappone e nel mondo nel 2011, Leaf ha raggiunto il traguardo delle 50.000 unità vendute a livello internazionale. Con un chilometraggio cumulativo di oltre 238 milioni di chilometri, il modello vuole essere la prova tangibile che i veicoli alimentati a batteria sono pronti a dare un contributo significativo alla riduzione delle emissioni su scala mondiale. Progressi anche dall'Opel Ampera che nei primi 10 mesi del 2012 è risultata la più venduta in Europa. Cifre e numeri, per il momento, bocciano l'auto elettrica. Ma la profezia di Rick Wagoner, uno degli ultimi presidenti della General Motors si sta rivelando esatta, occorre ancora attendere molti, molti anni per vedere una maggiore presenza di questi silenziosi veicoli sulle strade del mondo.

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