[Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

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mariopagnanelli
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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 06/09/2009, 23:08

SirEdward ha scritto:Senza offesa, ma perché non aspetti che siano passate le auto già in rotatoria, prima di immetterti? Fosse pure sulla corsia più a destra?
Porta pazienza... l'ho riletta tre volte ma non ho capito la tua risposta proprio al 100%...

Sulle rotatorie a corsia unica, niente da dire, è come dici tu.

Io mi riferivo alle rotatorie a due corsie.
A cosa servono due corsie, se devi aspettare che siano libere tutte e due?
Se uno sta nella corsia centrale, è come la corsia di sorpasso in autostrada: mi comunica che deve proseguire.
Io trovo libera la corsia esterna, e mi immetto. Perchè non dovrei farlo?
Se costui. dalla corsia centrale, invece di proseguire, esce tagliandomi la strada, non sarà come uno che dalla corsia di sorpasso in autostrada si butta direttamente nell'uscita?
Se la corsia esterna era libera per me, la era anche per lui. Per quale motivo non dovrebbe spostarsi per tempo su quella esterna, prima che io mi immetta, se vuole uscire?


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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da SirEdward » 07/09/2009, 7:42

Tranquillo, mi rendo conto che senza disegni è complicato spiegare bene la cosa... ci riprovo:

Tu dici che se la corsia è libera per te, allora era libera anche per lui, ma questo non è quasi mai vero, e minore è il diametro della rotonda, meno vero è il tuo ragionamento.

Facciamo conto di avere una rotonda standard a "due corsie" e quattro uscite/entrate, disposte, per comodità, a 90° l'una dall'altra; la corsia di deflusso si trova, in ogni uscita/entrata, subito prima della relativa corsia di immissione, cosicché se io considero la prima corsia di deflusso dopo il mio ingresso (A), nel giro di pochi metri tale uscita sarà seguita da una corsia di immissione (uscita B-immissione B -------- uscita C-immissione C --------- uscita D-immissione D ---------- uscita A-immissione A ----------uscita B...). Questo è logico, si tratta dei due sensi di marcia della strada che interseca la rotonda in quel punto. Lo stesso vale per la seconda uscita, e così via.

Tra la corsia di uscita e quella di entrata, provenienti da una stessa strada, a volte non c'è che lo spazio di uno spartitraffico di pochi metri; più la rotonda è stretta, più lo spartitraffico è piccolo. A volte questa distanza è lo spazio di un'auto, su rotonde che mantengono tuttavia lo spazio per due veicoli affiancati.

Guardiamo ora la situazione con gli occhi di chi sta percorrendo la rotonda: prendiamo un veicolo che entra all'uscita A (corsia di immissione A) e debba uscire all'uscita D (corsia di deflusso D - terza uscita della rotonda); dal momento che non deve uscire all'uscita B (deflusso B - prima uscita), il veicolo si porta correttamente al centro della rotatoria, sulla corsia interna della stessa. Il veicolo passa l'uscita B e arriva all'uscita C. Arrivando in prossimità dell'uscita C, è chiaro che il veicolo non potrà spostarsi sulla corsia esterna, in previsione della sua uscita, se non dopo aver passato la corsia di deflusso C (uscita C - seconda uscita); se facesse diversamente, potrebbe tagliare la strada alle auto che intendono imboccare la corsia di deflusso C (uscita C), togliendo senso all'intero concetto di tenere la corsia interna.

Passata la corsia di deflusso C (uscita C), il veicolo può cominciare a portarsi a destra: mette la freccia e si sposta. Ma attenzione, dal momento che l'area tra la corsia di deflusso C e la corsia di immissione della stessa uscita è così piccolo, la manovra difficilmente verrà compiuta completamente in quello spazio. Il veicolo impegnato in rotonda arriverà quindi davanti alle auto che attendono di dargli la precedenza, in un momento in cui la sua manovra di spostamento a destra non sarà stata ancora completata, o addirittura in un momento in cui la sua manovra non sarà neppure cominciata, a seconda della rotonda presa in esame.

Se in quel punto (corsia di immissione C) si trovasse un veicolo che segue il tuo ragionamento e che, guardando la posizione del veicolo all'interno della rotonda, valutasse di entrare in quel momento perché "la corsia è libera", il veicolo già in percorrenza troverebbe la sua traiettoria occupata di colpo da un veicolo, veicolo che oltretutto avrebbe anche l'obbligo di attendere il suo turno.

Cosa rimane da fare a questo punto al veicolo già impegnato in rotatoria? Si ritrova di colpo un veicolo in traiettoria, al quale ora egli dovrebbe pure dare la precedenza, in completo opposto alla situazione presente giusto il secondo precedente!!! Le possibilità a questo punto sono 3: 1) Il veicolo che era già in rotonda accelera (a causa del veicolo entrante) per passare davanti e riuscire a buttarsi a capofitto nella corsia che gli interessa sperando di essere veloce. Rischio elevato, tensione, clacson spianato. 2) il veicolo che era già in rotonda frena, suona il clacson perché si è trovato, a tutti gli effetti, la strada tagliata, lascia scorrere il veicolo entrante e spera con tutto il cuore che non ci sia, all'interno del proprio angolo morto posteriore destro, un altro veicolo entrante che abbia seguito il primo, perché ora non ci sarebbe nemmeno più il tempo di laciarlo passare. 3) il veicolo che era già in rotonda cambia traiettoria, riportandosi sulla corsia più interna, ma non riesce poi a compiere in sicurezza tutta la manovra di uscita ed è costretto a rifarsi tutta la rotonda per ritentare al secondo passaggio.

Il punto di fondo è che il veicolo in corsia interna in rotonda non dovrebbe spostarsi sulla corsia esterna prima di un'uscita (corsia di deflusso), perché altrimenti il rischio di tagliare la strada a qualcuno è elevato (per difficoltà di visione e perché la corsia esterna è usata da veicoli che legittimamente la percorrono per i loro scopi); allo stesso tempo, se si seguisse il tuo sistema di immissione, l'auto già in corsia interna potrebbe difficilmente spostarsi a destra dopo l'ultima uscita (corsia di deflusso+immissione) per la presenza di veicoli che "tanto la corsia destra è libera e quindi mi immetto", lasciando al poveraccio al centro della rotonda uno spazio di manovra esiguo tra una corsia di deflusso e una di immissione. Il risultato è che il poveraccio si ritroverebbe a rischiare un incidente oppure continuare a girare in tondo in rotonda fino a esaurimento del carburante.

Se invece i veicoli in immissione attendessero che la rotonda sia vuota (o almeno che lo sia la corsia subito a sinistra di quella sulla quale desiderano immettersi), questo problema verrebbe risolto, perché i veicoli in rotonda avrebbero tutto il tempo (un quarto di rotonda, in una situazione ideale, per potersi portare in sicurezza sulla corsia di destra in previsione della loro uscita.

Spero di essere riuscito a spiegarmi efficacemente!

Le due corsie, per come la vedo io, servono per permettere a due veicoli di entrare in rotonda contemporaneamente, non per permettere a un veicolo di entrare mentre ne sopraggiunge un altro, allo stesso modo in cui una doppia corsia di deflusso serve per permettere a due veicoli di uscire contemporaneamente.

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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da Massy » 07/09/2009, 21:10

Boh, io son l'idea che se si rispettasse la legge e si facessero rotatorie ad una sola corsia non ci sarebbero mai problemi, o comunque ce ne sarebbero infinitamente meno.

E se poi le facessero tutte uguali, inteso come segnaletica, ancora meglio.
Ad oggi vedo rotatorie con precedenza a destra, altre con il dare precedenza, altre ancora con semaforo ( ??? ). E' ovvio che tutto ciò crea confusione... :)
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Quando inizierò a capire che sbaglio più di quanto possa immaginare starò meglio.

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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 08/09/2009, 1:13

Comunque una cosa è evidente:
in mancanza di una regolamentazione specifica e dettagliata le interpretazioni possono essere molteplici, tutte con la loro logica, e finchè non si stabilisce una regola certa ci sarà sempre indecisione, che causerà inefficienza e pericolo.

Poi:le rotonde sono FATTE MALE !!!!
Tra la corsia di uscita e quella di entrata, provenienti da una stessa strada, a volte non c'è che lo spazio di uno spartitraffico di pochi metri; più la rotonda è stretta, più lo spartitraffico è piccolo. A volte questa distanza è lo spazio di un'auto, su rotonde che mantengono tuttavia lo spazio per due veicoli affiancati.
E ti sembra normale?
Lo spazio per farlo ci sarebbe benissimo, ma non si fa quasi mai: la corsia di uscita deve staccarsi TANGENTE !!!!!
Qualcuno mi vuole spiegare che cosa ci hanno nella testa gli ingegneri delle opere pubbliche che disegnano le corsie di uscita a 90° ??? Io tutte le volte che passo da lì divento furioso. Lo prendo come un insulto personale alla dignità della persona.
Il famoso sasso lanciato da Davide a Golia con la fionda è roba di migliaia di anni fa...
La pompa centrifuga è roba del secolo scorso...
Se un ingegnere non capisce una cosa così banale, va RADIATO DALL'ALBO! Vergogna della categoria! Via a calci nel sedere!!


Basterebbe uscire tangente, che chi deve uscire esce meglio (accelerando, facendo meglio la curva, e liberando la rotonda prima),
e chi deve portarsi fuori dalla corsia centrale ha modo di farlo senza i problemi che menzionavi.


(rincaro la dose....i sostenitori delle rotonde affermano che servono per rendere il traffico più scorrevole.... FALSO!
Le rotonde rendono il traffico più scorrevole...se ce n'è poco!
Ma proprio quando il traffico è più sostenuto, per i motivi che dicevamo, si inchioda tutto il meccanismo.
Come termine di paragone si prendono i semafori attuali...STUPIDI ! Fatti ancora con i concetti degli anni '40, a periodo di commutazione FISSO ....mi viene da piangere!!
Ma perchè non si decidono una buona volta a fare semafori inteligenti, controreazionati dal traffico, a periodo di commutazione variabile, come negli altri paesi civili???
Scusate lo sfogo... ai limiti dell' off topic...non ne posso più! )

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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da SirEdward » 08/09/2009, 12:31

Massy ha scritto:Boh, io son l'idea che se si rispettasse la legge e si facessero rotatorie ad una sola corsia non ci sarebbero mai problemi, o comunque ce ne sarebbero infinitamente meno.
Su questo non sono d'accordo. In giro per l'europa ho visto rotonde a più di una corsia. Se sono fatte bene e con regole chiare, non c'è problema. La differenza vera è che noi delle rotatorie abusiamo, anche quando un semaforo sarebbe sufficiente. (e il motivo è che tutti gridano alla sicurezza ma nessuno vuole i photored... (chissà come mai...) quindi si costruiscono rotonde).
E se poi le facessero tutte uguali, inteso come segnaletica, ancora meglio.
Ad oggi vedo rotatorie con precedenza a destra, altre con il dare precedenza, altre ancora con semaforo ( ??? ). E' ovvio che tutto ciò crea confusione..
Su questo sono completamente d'accordo con te!
mariopagnanelli ha scritto:Comunque una cosa è evidente:
in mancanza di una regolamentazione specifica e dettagliata le interpretazioni possono essere molteplici, tutte con la loro logica, e finchè non si stabilisce una regola certa ci sarà sempre indecisione, che causerà inefficienza e pericolo.
Di sicuro in mancanza di una regolamentazione specifica le persone si adatteranno a quello che ritengono più logico per sé stessi, e questo creerà confusione. Ma non è affatto vero che ogni logica è uguale a un'altra. Prova il mio metodo: vedrai che nessuno ti suonerà più e rischierai molti meno incidenti. E' meglio aspettare un secondo di più che creare situazioni potenzialmente pericolose, secondo me.
Poi:le rotonde sono FATTE MALE !!!!
Sì, spesso sì. Ma non è sempre così facile.
Lo spazio per farlo ci sarebbe benissimo, ma non si fa quasi mai: la corsia di uscita deve staccarsi TANGENTE !!!!!
Qualcuno mi vuole spiegare che cosa ci hanno nella testa gli ingegneri delle opere pubbliche che disegnano le corsie di uscita a 90° ??? Io tutte le volte che passo da lì divento furioso. Lo prendo come un insulto personale alla dignità della persona.
Il famoso sasso lanciato da Davide a Golia con la fionda è roba di migliaia di anni fa...
La pompa centrifuga è roba del secolo scorso...
Se un ingegnere non capisce una cosa così banale, va RADIATO DALL'ALBO! Vergogna della categoria! Via a calci nel sedere!!

Basterebbe uscire tangente, che chi deve uscire esce meglio (accelerando, facendo meglio la curva, e liberando la rotonda prima),
e chi deve portarsi fuori dalla corsia centrale ha modo di farlo senza i problemi che menzionavi.
Le rotonde sono fatte come sono fatte per una serie di motivi: il primo è che spesso le rotonde sostituiscono un incrocio già esistente, e non c'è la possibilità fisica di modificare le strade per adattarle ad altra geometria (palazzi, terreni privati, contiguità delle strade, numero delle strade, sfalsamento delle stesse, etc. Il secondo motivo è che esistono delle linee guida ben precise che prevedono il generale rallentamento del traffico in modo da garantire più sicurezza. Questo significa che una curva in più è meglio di una curva in meno, che una strada stretta è meglio di una strada larga, che una geometria strana è meglio di una geometria lineare. Normalmente considero questo atteggiamento di rallentare il traffico (invece di educare) come se fosse una emerita scemenza, ma nel caso la cosa non mi trova nemmeno del tutto contrario. Per tre motivi: il primo, comunque relativo, è che se fai un'uscita tangenziale alla rotonda le auto in percorrenza tenderanno ad andare più veloci davvero, con un reale aumento dei rischi per chi si immette. Il secondo, ancora parziale, è che questo aumento di velocità incide sulla mobilità pedonale, perché gli attraversamenti in prossimità delle rotonde, già meno visibili, diverrebbero più pericolosi di quanto già non siano (frenare un'auto che sta ancora curvando è più complesso, e l'attraversamento è meno visibile). Il terzo motivo è invece molto concreto. Nonostante non ami per nulla la categoria, i ciclisti nelle rotonde hanno grandi difficoltà, e non è nemmeno colpa loro. Per fare una rotonda con uscite tangenziali, bisognerebbe prima fare sottopassi per le biciclette, altrimenti il rischio di incidenti con questo tipo di utenti sarebbe innalzato ulteriormente per via della maggiore velocità dei veicoli.

Anche la questione dell'entrata di cui stavamo parlando poco fa non verrebbe risolta. Anzi, il sistema delle rotonde con uscite tangenziali pone in maggior risalto la funzionalità del mio punto di vista. Se infatti si fanno le uscite (corsie di deglusso) tangenziali alla rotonda, si dovrebbero spostare anche le corsie di immissione, altrimenti il problema del conflitto tra chi entra e chi è già in rotonda permane invariato perché permane invariato lo spazio libero che permette a chi percorre la rotonda di portarsi a destra. Per aumentare questo spazio, le corsie di immissione dovrebbero essere spostate "più avanti", vicine alla corsia di deflusso appartenente all'uscita successiva, praticamente tangenti anch'esse, questa volta in entrata, alla rotonda. Questo però fa sì che un veicolo in immissione debba attraversare, in pratica, la corsia esterna della rotonda in prossimità di una delle uscite (corsie di deflusso), rendendo necessario per chi si immette attendere che la rotonda intera, non solo la corsia esterna, sia libera. Chi deve uscire, infatti, può decidere di farlo in sicurezza anche in prossimità dell'uscita, non solo con largo anticipo; è chi si immette che ha il segnale di precedenza.

Questo comportamento è quello che io propongo di fare sempre, non solo quando costretti dagli eventi, per avere maggiore sicurezza. Aspettare che l'intera rotonda sia libera prima di immettersi, per qualsiasi destinazione.

In sostanza, fare le uscite tangenziali non produrrebbe quasi nessun vantaggio in termini di sicurezza, mentre genererebbe una lunga serie di problemi legati alla coesistenza di diverse tipologie di veicoli o anche solo di più di un veicolo.
(rincaro la dose....i sostenitori delle rotonde affermano che servono per rendere il traffico più scorrevole.... FALSO!
Le rotonde rendono il traffico più scorrevole...se ce n'è poco!
Ma proprio quando il traffico è più sostenuto, per i motivi che dicevamo, si inchioda tutto il meccanismo.
Questo è verissimo. Le rotonde fluidificano il traffico quando ce n'è poco perché tagliano i tempi morti dei semafori, ma quando ce n'è molto non sono in grado di arrestare uno dei flussi di traffico per permettere maggiore scorrimento dove si formano tappi e blocchi.

Molti problemi potrebbero essere risolti con i semafori intelligenti: più il sistema semaforico è avanzato, infatti,minori sono i vantaggi di una rotonda. Come esperienza porto nuovamente le strade estere, in particolare Germania e paesi nordici. Semafori a go-go, anche troppi, in certi momenti, ma difficilmente troppo lunghi o lenti. Il nostro paese su questo fronte, è arretrato; il paragone con i semafori di Milano, ad esempio, è umiliante per le bolge dantesche create dalla rete semaforica della città lombarda.


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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 08/09/2009, 23:15

Anche la questione dell'entrata di cui stavamo parlando poco fa non verrebbe risolta. Anzi, il sistema delle rotonde con uscite tangenziali pone in maggior risalto la funzionalità del mio punto di vista. Se infatti si fanno le uscite (corsie di deglusso) tangenziali alla rotonda, si dovrebbero spostare anche le corsie di immissione, altrimenti il problema del conflitto tra chi entra e chi è già in rotonda permane invariato perché permane invariato lo spazio libero che permette a chi percorre la rotonda di portarsi a destra. Per aumentare questo spazio, le corsie di immissione dovrebbero essere spostate "più avanti", vicine alla corsia di deflusso appartenente all'uscita successiva, praticamente tangenti anch'esse, questa volta in entrata, alla rotonda. Questo però fa sì che un veicolo in immissione debba attraversare, in pratica, la corsia esterna della rotonda in prossimità di una delle uscite (corsie di deflusso), rendendo necessario per chi si immette attendere che la rotonda intera, non solo la corsia esterna, sia libera. Chi deve uscire, infatti, può decidere di farlo in sicurezza anche in prossimità dell'uscita, non solo con largo anticipo; è chi si immette che ha il segnale di precedenza.
Eri partito tanto bene...nella parte precedente avevi detto quasi tutte cose condivisibili e ragionevoli... qui hai rovinato tutto! In questa parte non ne hai detta una giusta!
Specialmente l'ultima frase: per favore riguardati lo schemino postato da Ottobre Rosso. Guarda la macchina a sinistra che deve fare il cambio di corsia, dove comincia la sua manovra. Non è solo un'idea mia.
Se uno non sa bene dove deve uscire, nessuno lo obbliga a spostarsi nella corsia centrale. Si fa piano piano tutto il giro esterno ed esce quando gli pare
Questo comportamento è quello che io propongo di fare sempre, non solo quando costretti dagli eventi, per avere maggiore sicurezza. Aspettare che l'intera rotonda sia libera prima di immettersi, per qualsiasi destinazione.
Ma sai che code saltano fuori se dovessimo davvero fare tutti così? Una vita in colonna...
Prova a fare una botta di conti...nelle ore di punta quando la strada è satura crei una coda di 20 km che procede ai 10 km/h !!
(non sto esagerando conti alla mano).

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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da SirEdward » 09/09/2009, 0:10

Eri partito tanto bene...nella parte precedente avevi detto quasi tutte cose condivisibili e ragionevoli... qui hai rovinato tutto! In questa parte non ne hai detta una giusta!
Specialmente l'ultima frase: per favore riguardati lo schemino postato da Ottobre Rosso. Guarda la macchina a sinistra che deve fare il cambio di corsia, dove comincia la sua manovra. Non è solo un'idea mia.
Se uno non sa bene dove deve uscire, nessuno lo obbliga a spostarsi nella corsia centrale. Si fa piano piano tutto il giro esterno ed esce quando gli pare
Fammi capire, tutto il resto della risposta, quando parlo di ciclisti e pedoni, non ti pare nemmeno commentabile, ma in questo punto non ne ho detta una giusta? Sono contento.

Tralasciando: ho riguardato lo schemino di Ottobre Rosso, dove è espressamente chiarito il comportamento da tenere in caso non si esca alla prima uscita, e fare piano tutto il giro esterno uscendo quando pare e piace non fa parte di quello schema, anzi, tale comportamento è specificamente escluso.

Quanto alla manovra, quello schemino mostra proprio quello che ti ho detto. Che cosa succerebbe se, di colpo, di fianco all'auto sulla sinistra che deve fare il cambio di corsia, comparisse un'altra auto appena entrada dall'immissione a sinistra? Come potrebbe l'auto in corsia interna completare in sicurezza la manovra, a quel punto? Quando e dove nella rotonda potrebbe l'auto in corsia interna spostarsi a destra in tranquillità senza rischiare di avere auto "appena-entrate-perché-la-corsia-era-libera" pericolosamente in mezzo?

E perché, semplicemente, non conviene attendere che entrambe le corsie siano libere? Io lo faccio sempre, e di sicuro non sono spesso il veicolo più lento a immettersi fra tutti quelli di volta in volta in attesa.
(citazioneQuesto comportamento è quello che io propongo di fare sempre, non solo quando costretti dagli eventi, per avere maggiore sicurezza. Aspettare che l'intera rotonda sia libera prima di immettersi, per qualsiasi destinazione.(citazione)

Ma sai che code saltano fuori se dovessimo davvero fare tutti così? Una vita in colonna...
Ma sai quanti incidenti si rischiano entrando a caso mentre la gente è impegnata in rotonda e magari vuole spostarsi a destra per uscire? Più o meno uno ogni colpo di clacson ricevuto, se devo essere schietto e valutare secondo il mio pensiero. Preferisci perdere un briciolo di tempo o rischiare di perdere molto più tempo e denaro a litigare con uno a proposito di quanti metri dall'immissione vi siete urtati, per decidere se la precedenza dovevi darla tu perché eri ancora in entrata o già lui perché eri già in percorrenza?

Comunque, di rotonde ne vedo davvero tante, e non mi capita spessissimo di vedere gente che si immette secondo le modalità che tu prediligi. Nonostante questo, il traffico non è afflitto da code infinite.

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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 09/09/2009, 22:46

Comunque, di rotonde ne vedo davvero tante, e non mi capita spessissimo di vedere gente che si immette secondo le modalità che tu prediligi. Nonostante questo, il traffico non è afflitto da code infinite.
Si vede che a Bologna state bene, che di rotonde ne avete poche e gigantesche... (almeno...in questo momento mi vengono in mente solo quelle della tangenziale...)
Vieni a vedere a Ferrara.... c'è da mettersi a piangere!!

(P.S. capiamoci bene!... Quello che dico io potrebbe funzionare se ci fosse una normativa dettagliata che lo prevede...
ma siccome non c'è, e il mondo è vario, per il momento ci si prende a fare come dici tu...)

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Re: [ROTATORIE] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 19/10/2009, 0:37

Guardiamo ora la situazione con gli occhi di chi sta percorrendo la rotonda: prendiamo un veicolo che entra all'uscita A (corsia di immissione A) e debba uscire all'uscita D (corsia di deflusso D - terza uscita della rotonda); dal momento che non deve uscire all'uscita B (deflusso B - prima uscita), il veicolo si porta correttamente al centro della rotatoria, sulla corsia interna della stessa. Il veicolo passa l'uscita B e arriva all'uscita C. Arrivando in prossimità dell'uscita C, è chiaro che il veicolo non potrà spostarsi sulla corsia esterna, in previsione della sua uscita, se non dopo aver passato la corsia di deflusso C (uscita C - seconda uscita); se facesse diversamente, potrebbe tagliare la strada alle auto che intendono imboccare la corsia di deflusso C (uscita C), togliendo senso all'intero concetto di tenere la corsia interna.
Porta pazienza...rileggendo a distanza di un bel pò di tempo ho trovato l'inghippo.
(si vede che la prima volta non avevo letto bene).

Quello che io sostengo, è che chi vuole uscire dalla rotonda, e sta percorrendo la corsia centrale, dovrebbe portarsi per tempo in quella esterna, in modo da segnalare la propria intenzione, e in modo da non tagliare la strada a nessuno.
Quanto per tempo? dalla uscita precedente.
Nel caso del tuo esempio: il veicolo che entra da A e che deve uscire all'uscita D, per il mio modo di vedere inizia a portarsi verso l'esterno già all'uscita C. (proprio per impedire di entrare a chi volesse entrare da C).
Tu sostieni che non può ("se facesse diversamente, potrebbe tagliare la strada alle auto che intendono imboccare la corsia di deflusso C (uscita C)")...
Però tu stesso dici che chi entra da C deve dargli la precedenza !!!
Ma se chi entra da C deve dargli la precedenza, sta fermo , lo lascia passare, e nessuno gli taglia la strada.
Ecco che perdono di significato le ultime due righe:("se facesse diversamente, potrebbe tagliare la strada alle auto che intendono imboccare la corsia di deflusso C (uscita C), togliendo senso all'intero concetto di tenere la corsia interna").

Alla fine, diciamo una cosa molto simile. Entrambi diciamo che se sto entrando da C, devo dare la precedenza a chi è entrato da A.
Con una piccola differenza: che io trovo migliore che chi deve uscire da D, già a C inizi ad allargare, facendomi capire che mi devo accodare a lui, e non affiancarmi

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da ZiONE » 05/07/2012, 16:44

Avrei bisogno di un chiarimento sapete dirmi se è a norma una rotatoria dove gli autocarri non riescono a percorrerla completamente se non fermandosi ed effettuando manovra??? personalmente ritengo di no ma se possibile vorrei sapere se esiste una normativa chiara in merito grazie


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