[Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da ANVU » 07/07/2012, 11:09

Secondo la normativa sulla costruzione delle strade, una rotatoria di questo tipo non è possibile, in quanto la larghezza della corsia di marcia deve permettere il transito anche degli autocarri (se la rotatoria è ad una sola corsia). Altrimenti va posizionata apposita segnaletica verticale di preavviso e di divieto di transito agli autocarri.
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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da maxxis » 07/07/2012, 17:14

Comunque queste rotatorie spacciate per miracolo risolutorio di parecchi problemi derivanti dalla circolazione stradale.,proprio così non sono:roll:.,senza nulla togliere ai benefici che in certi frangenti bisogna accordare.,ma in altri bisogna stendere un velo di pietà.,voglio proprio vedere come farà un"ambulanza in emergenza a passare in una rotatoria dove presenzia una sola corsia di immissione completamente congestionata dal traffico pendolare e non solo..,ma a questa cosa il dott.Dondolini non pensa :??? :??? :grr :grr

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da GTturbo » 14/07/2012, 0:37

Infatti, secondo me, le rotonde funzionano solo quando sono di dimensioni "generose".
In altri casi sono solo un danno.
Tanto per fare un esempio dove abito ora ( a Siziano) hanno fatto due rotonde sulla Vigentina che sono incomprensibili.
Una all'ingresso del paese a la carreggiata di immissione a 2 corsie ( una che confluisce chi esce dal paese e una per chi è sulla provinciale) con riga continua, così si trova nella corsia di sx e deve svoltare a dx è costretto, a norma del C.d.S., a farsi tutta la rotonda e poi andare dove doveva.
L'altra è andata a sostituire un incrocio (sempre sulla provinciale), ma è talmente piccola che gli incidenti si sprecano e per risolvere il problema hanno pensato bene di abbassare il limite da 70 a 50 Km/h....anche se gli incidenti si facevano a 30....

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 23/07/2012, 22:30

ANVU ha scritto:
Altrimenti va posizionata apposita segnaletica verticale di preavviso e di divieto di transito agli autocarri.


Meravigliosa soluzione !!

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da boblibero » 17/05/2013, 11:52

In realtà si sbaglia completamente l'approccio, ed anche il Ministero non centra con metodo il problema nella risposta fornita nel 2008.
Il Codice della Strada non so nemmeno se parla mai delle rotatorie o rotonde (spesso usate in qualità di mini rotatorie nei centri abitati) che dir si voglia; il motivo è presto detto: per il codice della strada esiste un'unica regola di comportamento generale: chi proviene da destra ha la precedenza. Punto.
Non esiste altra regola se non quelle che identificano con segnaletica specifica obbligo a comportarsi in maniera difforme (Dare la precedenza, stop e quant'altro).
Quindi chi si immette in una rotonda per il codice della strada e come se accedesse ad una strada a senso unico verso destra e quindi ha la precedenza.
QUESTO PER QUANTO ATTIENE ALL'AUTOMOBILISTA.
Poi effettivamente nel regolamentare come costruire le strade i codici collegati al CdS danno specifiche che tuttavia implicitamente avvalorano quanto detto sopra e cioè che per motivi di scorrevolezza e poi di sicurezza devono avere gli accessi senza precedenze e quindi a tal uopo segnalati e inoltre devono all'interno della rotatoria segnalare anche la intersezione con strade che per motivi di flusso si prevede che mantengano lo status di precedenza prevista dal codice, così come si fa con qualsiasi intersezione tra strade.
Ma in mancanza di segnaletica (perché nella notte dei buontemponi le hanno cancellate, visto che le amministrazioni sicuramente le eseguono a regola d'arte) che accede nelle rotatorie ha la precedenza, con tutto il rispetto per mantenere la sicurezza guidando, quindi moderando la velocità e come sempre non cercando di far valere il proprio diritto con guida pericolosa (ma questo vale sempre: l'avere il diritto di precedenza non vuol dire guidare disinvoltamente ma sempre in maniera tale da evitare un eventuale incidente o anche la probabilità che esso possa avvenire).
Quindi il Ministero e molti istruttori di scuole guida sbagliano quando si riferiscono alla generalità delle rotonde laddove se fossero senza segnaletica devono avere quella specifica modalità di comportamento che l'unica grande regola nella guida: dare la precedenza a chi proviene da destra, anche se si immette nella propria corsia di marcia.


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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 18/05/2013, 23:48

Ma questo lo sapevamo tutti.

Ormai i "giovani" se le sono dimenticate...
ma le vecchie (rarissime) rotonde di trent'anni fa (poco spontaneo, ma era così) senza segnaletica,
prevedevano appunto la precedenza a destra (e quindi, a chi entrava).


(ma l'argomento della discussione verteva più specificamente sulle rotonde a più corsie...)

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da ANVU » 19/05/2013, 9:59

Si. Poi è stata introdotta la precedenza "alla francese", ossia la precedenza a chi è dentro la rotatoria, con apposizione del "dare la precedenza" a tutti gli ingressi del rondo'.
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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 19/05/2013, 22:05

"in quanto segnalato".

Però il quesito di Roberto è interessante...
Se ci troviamo in una rotonda vecchia maniera, senza segnali, e lo sappiamo (perchè la conosciamo da tempo), sappiamo anche come comportarci.

Ma se ci troviamo in una rotonda da tutti conosciuta "alla francese" (e del resto quelle vecchia maniera sono praticamente scomparse - o almeno io non ne conosco nessuna (quelle che lo erano sono state tutte modificate)),
e i segnali mancano "in quel momento" ... e capita un incidente ... chi ha ragione?

Altra domanda (inquietante)....

Il disegno delle rotatorie è regolamentato dal DM 19.04.2006.
(link:http://www.dica.units.it/perspage/perco ... .04.06.pdf )

L'art. 4.5.3 (fig. 11, pag. 26) prevede un "angolo di deviazione beta" (per limitare la velocità dei veicoli in immissione).
E in tale articolo, come è logico che sia, si parla di un angolo beta raccomandato "per ciascun braccio di IMMISSIONE".
Certo. E' per IMMETTERSI nella rotonda che bisogna rallentare....
Non ho trovato nessun articolo di legge che prescriva angoli di deviazione in uscita.
E anche questo è logico. Per quale motivo ostacolare l'uscita, ingolfando la rotonda ...????

E ALLORA PERCHE' (bestemmievariesolopensatenonlescrivosenosarebbemaleducazione....)
tutte le rotatorie che si vedono in giro hanno i bracci di entrata e uscita SIMMETRICI ????????????????????????????????
Il bello è che si trovano in commercio SOFTWARE DEDICATI (come questo: http://www.reteimprese.it/pro_A2121B1978)
che disegna proprio le rotonde con i bracci simmetrici. Entrambi radiali.
Cosa ci vuole a capire che il braccio in uscita deve essere TANGENZIALE ???
(quante bastonate nei malleoli dobbiamo dare ai nostri progettisti?)

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da boblibero » 01/06/2013, 0:54

La risposta al mio quesito è semplice: in mancanza di segnaletica chi entra nella rotatoria ha la precedenza. Non vi è nessun'altra regola.
Attenzione ho detto che ha la precedenza non che ha ragione poiché per la redistribuzione delle responsabilità può essere chiamato in causa l'ente gestore della strada che dovrà dimostrare di avere messo tutta la attenzione propria del buon padre di famiglia nel controllare la manutenzione della segnaletica, altrimenti dovrà concorrere anche al pagamento dei danni.
Ma il problema nell'uso delle rotonde è un altro: gli automobilisti (e gli istruttori che insegnano loro, mediamente) non sanno usarle.
Vediamo un esempio di rotonda cittadina che credo non essere nemmeno conforme a quanto prescritto dal C.d.S.: quella presente a Firenze nei pressi del Ponte alla Vittoria ovverosia nella p.za Taddeo Gaddi (http://goo.gl/maps/EcUYW di Google maps); guardatela in modalità satellitare e vedrete di cosa sto parlando.
In pratica gli automobilisti la tagliano ben bene e poi come elettroni impazziti pretendono di uscirne direttamente dalle corsie interne avanzando anche il diritto di precedenza su chi entrando se ne va ad occupare la corsia esterna acquisendo ovviamente la precedenza su chiunque rimanendo all'interno alla uscita successiva pretende di uscirne, non di rado senza neanche segnalare con l'uso delle frecce. tutto qui. quasi tutti i giorni avvengono piccoli incidenti di persone che da qualunque direzione provengano pretendono di avere lo stesso diritto "di precedenza". Ed è uno spasso nelle ore di punta, ma anche no, vedere il caos che si crea generato da coloro che dalle corsie interne pretendono di uscirne di brutto e coloro che entrando ambiscono a guadagnare la corsia interna per poi creare essi stessi lo stesso problema due uscite successive; che ne so, probabilmente lo fanno per consumare meno carburante, li spinge un senso ecologico che ai più sfugge; boh! Sta di fatto che possono continuare a guidare pur dimostrando di avere una così scarsa intelligenza che non avrebbe dovuto permettere loro di acquisire la patente, tanto saranno sempre un rischio per la propria a la altrui incolumità, soprattutto per coloro che vanno in bicicletta o in moto.
Secondo la mia opinione negli accessi alle rotonde dovrebbero mettere sempre e soltanto gli STOP e non i cartelli di "dare la precedenza", almeno imporrebbero alle auto di dover bloccare le ruote ed un vigile potrebbe mettersi seduto all'angolo e multare chiunque non blocca le ruote e poi riparte. Vedreste che dopo un paio di multe molti automobilisti imparerebbero ad usare anche le rotonde.
Rispondendo all'ANVU non è vero che è stata introdotta la rotonda alla francese, ma soltanto sono state date indicazioni sul modo di eseguire i manufatti stradali. Ciò non implica che il C.d.S. debba essere dimenticato e si conosca il decreto ministeriale col quale si indica come costruire le strade e in base a quello ci si deve comportare. Non è quello che viene insegnato nelle scuole guida (almeno credo) ma solo a saper usare il mezzo ed a conoscere quanto prescrive il Codice della Strada, nient'altro.
Quando ci si avvicina ad una rotonda molto semplicemente si deve rallentare adeguatamente e si applica il C.d.S. nella sua regola primaria e, se esistente, la segnaletica in loco. Nient'altro. E se i Vigili vengono chiamati a refertare un sinistro non applicano il decreto ministeriale citato da Mario ma bensì il Codice della Strada contestando agli autisti eventuali infrazioni al medesimo e solo a quello e le rotonde mi pare che nemmeno siano citate e pertanto siamo in presenza di semplici due strade che si incrociano. Se ci sono più corsie si dovranno usare le dovute accortezze per il cambio di corsia e se dobbiamo uscire lo possiamo fare solo ed esclusivamente dalla corsia più esterna segnalando ovviamente la manovra. Altrimenti ...MULTA.
Si è fatto un po' tardi... un saluto a TUTTI

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Re: [Rotatorie] Modalità di circolazione, Parla il Ministero

Messaggio da mariopagnanelli » 02/06/2013, 0:53

boblibero ha scritto: (...)
In pratica gli automobilisti la tagliano ben bene e poi come elettroni impazziti pretendono di uscirne direttamente dalle corsie interne avanzando anche il diritto di precedenza su chi entrando se ne va ad occupare la corsia esterna acquisendo ovviamente la precedenza su chiunque rimanendo all'interno alla uscita successiva pretende di uscirne, non di rado senza neanche segnalare con l'uso delle frecce. tutto qui. quasi tutti i giorni avvengono piccoli incidenti di persone che da qualunque direzione provengano pretendono di avere lo stesso diritto "di precedenza". Ed è uno spasso nelle ore di punta, ma anche no, vedere il caos che si crea generato da coloro che dalle corsie interne pretendono di uscirne di brutto e coloro che entrando ambiscono a guadagnare la corsia interna per poi creare essi stessi lo stesso problema due uscite successive(...)
Mi fa piacere che qualcun altro abbia fatto la mia stessa osservazione.

Basta applicare le normali REGOLE generali, e si capisce subito come ci si deve comportare.

Però per favore... rispondi anche alla mia osservazione successiva... !!
Come sono disegnate le uscite?
Che traiettoria teniamo, se seguiamo (beninteso - giustamente ...!) le regole?
Io faccio esattamente come te ... quindi noi lo sappiamo bene...
dalla corsia interna ti porti esternamente, poi devi scansare un ostacolo in uscita, e poi finalmente esci.
Uno scodinzolo incomprensibile. Un insulto al buon senso. Ti viene il voltastomaco.
Se vuoi fare una curva "fluida" , ( rispettando le leggi della fisica del "massimo raggio di curvatura" ...ma beninteso - andando contro a tutte le regole della circolazione ... !!!), devi fare proprio come gli "elettroni impazziti" che hai compiutamente descritto.
C'è una CONTRADDIZIONE assurda: da un lato il CdS ti prescrive un comportamento, e dall'altro. il disegno del manufatto te ne suggerisce un altro.
E ti sembra normale ?

Basterebbe uscire tangenziali, e si risolve tutto. E anche meccanicamente, questo disegno favorisce l'altra cosa che sottolineavi (minore velocità in entrata).
Compensata da una maggiore fluidità in uscita.
Maggiore sicurezza, migliore visibilità, maggiore comprensibilità e chiarezza, maggiore efficienza.

Però continuano a disegnarle sbagliate.

Io il forcone pronto ce l'ho...


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