Niente marca da bollo per i ricorsi al Giudice di Pace: il Ministero chiarisce, ma in ritardo

Niente marca da bollo per i ricorsi al Giudice di Pace: il Ministero chiarisce, ma in ritardo C'è una novità sui costi per iscrivere i ricorsi contro sanzioni amministrative presso i Giudici di Pace. Richiedere il pagamento della marca da bollo

C'è una novità sui costi per iscrivere i ricorsi contro sanzioni amministrative presso i Giudici di Pace. Richiedere il pagamento della marca da bollo

9 Ottobre 2010 - 09:10

C'è una bella novità sui costi per iscrivere i ricorsi contro sanzioni amministrative presso i Giudici di Pace. Da oggi, o meglio da sempre, richiedere il pagamento della marca da bollo da 8 euro è illegittimo, parola di Ministero.

Finora (per le multe entro 1.100 euro) si pagava il contributo di 33 euro più la marca da bollo da 8 euro, per un totale di 41 euro. Questo costituiva un'eccezione per le O.S.A. (opposizione alle sanzioni amministrative) rispetto agli altri affari trattati presso gli uffici del GdP, infatti per le citazioni per danni o per i decreti ingiuntivi l'obbligo della marca amministrativa da 8 euro scattava solo se il valore della causa superava i 1.033 euro, invece per le O.S.A. la legge entrata in vigore il 1 gennaio 2010 prevedeva espressamente il pagamento della marca da 8 euro.

Il 28 settembre scorso è uscita una nota del Ministero della Giustizia, secondo cui resta in vigore il principio, contenuto nella legge istitutiva del Giudice di Pace (risalente al 1991), per cui tutti gli affari sotto i 1.033 euro sono sottoposti soltanto al pagamento del contributo unificato (quindi i 33 euro) restando esenti da ogni altra imposta o tassa.

Di conseguenza per le sanzioni entro 1.033 euro si pagano 33 euro; tra 1.033 e 1.100 se ne pagano 41; oltre 1.100 se ne pagano 85 e poi via via secondo i vari scaglioni di valore.

Resta da vedere se c'è diritto al rimborso per i ricorsi iscritti dal 1 gennaio ad oggi: in pura linea teorica tale diritto c'è, ma la somma di 8 euro, l'impegno ed il tempo necessari per la procedura di recupero rendono una follia tentare di ottenere il rimborso.

Insoma, l'ennesima beffa all'italiana dove chi fa le leggi non conosce le procedure e i Ministeri devono metterci una pezza che spesso crea solo tanta confusione. Voci accreditate ci raccontano che tale circolare non sia giunta ancora ufficialmente a tutti gli uffici competenti e alcuni dipendenti stanno usando il passaparola per aiutarsi a gestire questa novità. Per evitare che qualcuno possa opporsi alla vostra richiesta di non pagare la marca da bollo pubblichiamo la circolare qui di seguito (cliccare sull'icona pdf).

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