Incidente Riccardo Sarfatti: non è morto per colpa della cintura

La notizia della morte del politico Riccardo Sarfatti è di poche ore fa, e leggendo i vari articoli sembra che l'uomo sia rimasto intrappolato nell'auto per colpa della cintura di sicurezza. Ma una notizia del genere può creare falsi allarmismi e alimentare le paure di chi non usa la cintura perchè ha “paura di rimanere intrappolato”.

Basterebbero le sole foto per capire che da un urto del genere, senza cintura, bene che vada, si riporta un trauma cranico e probabilmente si resta incoscienti per qualche minuto, anche perchè l'airbag potrebbe aver causato lesioni interne (ricodiamo che airbag e cintura lavorano in totale sincronia, senza cintura l'airbag ci esplode in faccia…). Quindi è difficile che si abbia la forza di uscire da un'auto che affonda.

Ma i principali media, sempre in cerca di titoli shock, si sono invece accaniti sulle dichiarazioni del primo soccorritore che avrebbe sentito dire dalla vittima: “non posso uscire perché sono legato”. Ma la notizia non è stata poi approfondita dopo l'estrazione dell'auto dal lago.

Noi, che da sempre ci battiamo per l'uso della cintura di sicurezza sempre e comunque, abbiamo contattato la Stazione dei Carabinieri di Menaggio e parlando con il comandante abbiamo scoperto che: “l'uomo al momento del rinvenimento dell'auto era sdraiato sul sedile posteriore”. Quindi era riuscito a slacciare la cintura e aveva provato ad uscire dall'auto da dietro, posizione compatibile visto che il peso del motore fa affondare l'auto con il muso. Oppure potrebbe essersi slacciato e la forza dell'acqua potrebbe averlo trascinato verso il sedile posteriore.

Sta di fatto che Riccardo Sarfatti è andato fuori strada per un colpo di sonno ed è poi finito contro la ringhiera del lago (troppo fragile per fermare l'auto in corsa), finendo inabissato. Quindi il vero motivo della sua morte va imputato a questo. Guidare quando si è stanchi può essere fatale per noi e per gli altri, ricordatelo.