Alcol zero: nella proposta iniziale c'erano anche gli over 65, ma poi sono spariti…

Alcol zero: nella proposta iniziale c'erano anche gli over 65, ma poi sono spariti… Un'inchiesta di SicurAUTO.it scopre che ad essere inclusi nella tolleranza zero dovevano esserci anche gli over 65

Un'inchiesta di SicurAUTO.it scopre che ad essere inclusi nella tolleranza zero dovevano esserci anche gli over 65, ma alla fine sono spariti dalla legge. I politici si sono salvati la bevuta.

10 Settembre 2010 - 05:09

Mente in Italia circa il 74% dei morti ha più di 30 anni, la scienza dice che l'alcol zero deve essere esteso agli over 65 e i giovani sono sempre meno presenti nella vita politica del nostro paese, il Parlamento approva una legge discriminatoria per i giovani sotto lo sguardo inerme e distratto di chi, invece, dovrebbe tutelarli.

Lo abbiamo sentito più volte, i giovani sono i più massacrati del nuovo codice della strada, per loro tantissime restrizioni e poche aperture di credito (vedi foglio rosa a 17 anni). La norma più severa riguarda l'alcol zero alla guida dallo scooterino fino ai 21 anni. Tuttavia un'inchiesta di SicurAUTO.it ha scoperto che ad essere inclusi in questa tolleranza zero dovevano esserci anche gli over 65, poi magicamente spariti.

La notizia è di quelle forti perchè è l'ennesima riprova che in Italia la sicurezza stradale si affronta a convenienza. Ad agosto, mentre i politici facevano a gara per rilasciare interviste sul nuovo codice della strada e l'alcol zero, noi, indignati per la disparità di trattamento verso i giovani, abbiamo voluto vederci chiaro. Così abbiamo contattato la Società Italiana Alcologia, promotrice dell'emendamento sull'alcol zero, e discutendo delle motivazioni alla base dell'alcol zero abbiamo scoperto che nella loro proposta erano inclusi anche gli over 65.

Nel documento ufficiale, scaricabile dal loro sito, si legge testualmente:

“E' da ribadire, peraltro, che se si accetta il criterio di una maggiore vulnerabilità giovanile agli effetti di quantità pur moderate di alcol e di conseguenza si scelga di adottare il limite zero sino ai 21 anni è allora indispensabile adottare tale livello anche al di sopra dei 65 anni di età, età in cui si riduce drasticamente la capacità di metabolizzare l'alcol”.

Gli esperti della SIA sono stati molto chiari: se si accetta l'alcol zero per gli under 21, bisogna assolutamente estendere tale limitazione agli over 65. Ed invece i politici hanno ascoltato solo ciò che gli conveniva. Come mai le due commissioni di Camera e Senato hanno stralciato questa parte della proposta? Il dubbio che abbiano voluto escludersi dall'alcol zero (tanti politici sono over 65 o vicini a quell'età), e che non abbiano voluto approvare una norma troppo anti-popolare, è forte. Mente i giovani, che in Italia contano meno di una moneta da 3 euro, possono essere facilmente castigati. Tanto i media ci marciano parecchio sulle stragi del sabato sera e a tutelare i loro diritti non c'è nessuno.

A dir la verità ci sarebbe il Forum Nazionale dei Giovani che nasce con l'obiettivo di “ottenere il pieno riconoscimento legislativo di un organismo istituzionale di rappresentanza giovanile all'interno dei meccanismi di formulazione e implementazione delle politiche pubbliche con una ricaduta sui giovani, nonchè rappresentare gli interessi e le istanze comuni delle organizzazioni giovanili, a livello locale, nazionale, europeo e internazionale presso enti pubblici, società private e altre organizzazioni economiche e sociali” (vedi descrizione del FNG).

Tuttavia in questi mesi non sono state prese posizioni forti dal Forum che, a parte qualche comunicato radio, non ha per nulla battagliato contro tale norma. Neanche una protesta pubblica, nemmeno un comunicato stampa sul sito della campagna nazionale Bastaunattimo o del suo Presidente Carmelo Lentino.

Da noi contattato Lentino dichiara: “abbiamo fatto varie interviste alla radio nei giorni di approvazione del DDL 120/10, non siamo d'accordo su questa discriminazione, ma più di questo non potevamo fare”. Informato sulla questione degli over 65 risponde: “sinceramente non lo sapevo, se così fosse la cosa è ancora più grave perchè la discriminazione sarebbe più evidente”. Tuttavia nemmeno questa notizia sembra accendere in lui una voglia di protesta, ci dice solo che ad ottobre lanceranno una nuova campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale, ma nessuna iniziativa che possa tutelare gli interessi, ormai lesi, dei giovani.

Sembra assurdo che a battagliare per loro, scrivendo delle disparità subite, ci sia praticamente solo SicurAUTO.it (per quanto personalmente ho 31 anni suonati…), mentre un soggetto istituzionalmente forte (?) come il Forum Nazionale dei Giovani nemmeno era a conoscenza di tale “magheggio” parlamentare. Ma dove stavano i loro esponenti durante l'iter parlamentare della legge 120/10 visto che sono finanziati dallo Stato per stare “all'interno dei meccanismi di formulazione e implementazione delle politiche pubbliche con una ricaduta sui giovani”?

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3 Commenti

Claudio
15:34, 10 Settembre 2010

Anche il Sole 24 Ore ha citato la nostra inchiesta.http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/09/la-riforma-e-la-misteriosa-sparizione-dellalcol-zero-per-gli-anziani.htmlSperiamo che la notizia si diffonda.Appena avremo repliche ufficiali da Giachino, Valducci e Cicolani (che abbiamo contattato), le pubblicheremo.

francesco
16:50, 10 Settembre 2010

noi over 65 siamo più pericolosi avendo i riflessi più lenti.

Giorgio
14:40, 11 Settembre 2010

Penso che le modifiche del nuovo CDS, siano solo state improntate esclusivamente, come metodo veloce per mettere le mani in tasca ai cittadini con l'alibi della sicurezza. Di sicurezza reale si è parlato molto poco e come realizzarla.Di metodi ce ne sono parecchi e a bassissimo costo, ma non vi è interesse economico.Per quanto riguarda il problema dell'alcol, visitate il sito http://www.riflessometro.it/ , qui potrete trovare molti documenti interessanti, e interessanti saranno quelli che verranno inseriti a breve.Dobbiamo ricordare che ogni soggetto all'assunzione di alcol o altre sostanze che riducono l'idoneità psicofisica, agiscono in modo diverso da soggetto a soggetto, ma il CDS li mette tutti sullo stesso “calderone”, con conseguenze devastanti.

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